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Targhe e convegni antimafia non servono.

Ed infatti lo si è visto presiedere un seminario sulla prevenzione della corruzione.

Ora è stamattina agli arresti domiciliari Nicolò Ferrara, imprenditore, 57 anni, sindaco di Calatafimi e presidente del consorzio provinciale per la legalità e lo sviluppo.

In questa veste di presidente nel dicembre scorso, in Prefettura a Trapani, aveva parlato di contrasto alla corruzione in una assemblea di amministratori e funzionari di enti locali.

E’ accusato di avere intascato una mazzetta nell'aggiudicazione di un'asta per la vendita di automezzi comunali da dismettere.

Ferrara è accusato dei reati di corruzione, falsità ideologica e turbativa d'asta.

Il sindaco Ferrara è praticamente reo confesso.

A parte le intercettazioni telefoniche che lo hanno incastrato, svelati anche altri reati di abuso. Lui stesso, sentito dai pm della Procura di Trapani, titolari dell'indagine, Trinchillo e Belvisi, ha ammesso di aver preso quei soldi: dapprima si è giustificato dicendo di averli usati per far beneficienza, poi, cambiando versione, di averli spesi per saldare propri debiti: "La consegna di quei soldi non è legata a quanto contestato ovvero la vendita di mezzi comunali ma è bensì legato ad un impegno di contribuzione di carattere volontario per la beneficienza preso qualche anno addietro rispetto alla data della gara. In particolare tale donazione era totalmente libera e riguardava la risposta verso le esorbitanti richieste che pervengono dalla sede municipale da parte di persone in stato di bisogno".

Stesso provvedimento per gli imprenditori palermitani Ettore ed Enrico Crisafulli, padre e figlio, di 69 e 34 anni, per intestazione fittizia di beni..

I due palermitani gestiscono una impresa edile, la "Simaco" che si è aggiudicata i lavori di urbanizzazione primaria di contrada Sasi, nel paese trapanese. Un loro dipendente avrebbe denunciato presunte pressioni circa l’assunzione di lavoratori da parte di tecnici incaricati dal Comune.

Alcuni, che si sono presentati come mandati dal Comune, si erano presentati a lui chiedendo assunzioni, "Qui si fa come diciamo noi o non lavora nessuno".

Da qui è partita l’indagine che, secondo indiscrezioni, coinvolgerebbe altre otto persone tra cui alcuni dipendenti comunali. L'inchiesta è ancora in corso.

Sono stati anche notificati 8 avvisi di garanzia e perquisizioni sono state compiute a Calatafimi, Palermo, Salaparuta e Roma.

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Francesco neri militante di M5S pubblica la foto del libro di Augias che brucia nel camino

Augias spiega all’Ansa : “E’ il gesto di un esaltato però gli esaltati non saltano fuori se non possono contare su un ambiente che nella loro eccitazione ritengono favorevole. Lui ha sbagliato, ma ha contato su un’atmosfera che considerava favorevole. Quello che mi inquieta è che questo ragazzo pensa di fare una novità e non si rende conto di ripetere un gesto storico”.

Neri risponde con questa lettera:

“Io ho bruciato il libro di Corrado Augias.

Libro comprato direttamente da Corrado Augias a Zagarolo, quando venne.

Autografato.
Augias, persona lucida, concreta, di grande cultura.

Io amo i libri, me ne circondo, da sempre.

Amo i libri perchè sono il simbolo del sapere, in simboli, trasmesso.

Provo profonda indignazione invece per la menzogna.

E ancor di più quando questa approfitta della conoscenza per essere più incisiva.

Il Sapere mentire meglio.

Il Sapere ingannare meglio.

Il Sapere raccontare meglio le menzogne che permettono a Lei di mantenere uno stile di vita lontano dalla sanità pubblica italiana, nella sua bella casa di Parigi, Augias.

Menzogne che Le permettono di stare ben lontano dagli affanni di chi ha un piccolo stipendio o di chi lo stipendio non ce l’ha affatto, sig, Augias.

Le menzogne che le permettono di attaccare la Resistenza , e gli unici che la fanno, in questo momento.

Lei è fascista ,sig, Augias.

Ha posto il suo sapere e il suo ben parlare al servizio della menzogna, funzionale al mantenimento del suo status economico e sociale.

E chi è in difficoltà, chi è disperato, chi non ha lavoro, chi non ha niente, si arrangi.

Io, che non rappresento altri che me stesso, con tutti i limiti del caso, non sono d’accordo.

Chi sa, deve lavorare per gli altri. La conoscenza se è finalizzata solo al nostro tornaconto personale è poco, se è finalizzata all’inganno del prossimo è il male assoluto.

In quel camino io ho bruciato l’ipocrisia. Il nostro male più grande.

Conclude Augias a AdnKronos “Voglio sperare che sia il gesto isolato di uno sconsiderato. Quello che mi preoccupa è che ufficialmente nessuno del suo stesso movimento lo abbia sconfessato, facendogli notare la gravità di ciò che ha fatto. L’autore del gesto non si è reso conto della gravità di quello che stava facendo forse perché è giovane e non sa che negli anni Trenta queste cose sono già avvenute. Con esiti tragici. Il mio auspicio è che si faccia politica, perché i movimenti di protesta nascono nell’inerzia della politica. Purtroppo in Italia la politica manca da troppo tempo”.

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Mistero della fede: annunciamo…..

Mistero del lavoro, annunciamo la diminuzione degli occupati in attesa dell’aumenti dei disoccupati

Abituati ad essere credenti anche in politica ecco cosa leggiamo sul web( il messaggero)
“Secondo gli ultimi dati Istat, a dicembre il tasso di disoccupazione è pari al 12,7%, in calo di 0,1 punti percentuali rispetto a novembre ma in crescita di 1,2 punti percentuali nei dodici mesi.

Il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 229 mila, diminuisce dell'1,0% rispetto al mese precedente (-32 mila) mentre aumenta del 10,0% su base annua (+293 mila).
Continuano a scendere invece gli occupati: a dicembre erano 22 milioni 270 mila, in diminuzione dello 0,1% rispetto al mese precedente (-25 mila) e dell'1,9% su base annua (-424 mila).

Il tasso di occupazione, pari al 55,3%, diminuisce così 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e di 1,0 punti a livello tendenziale.

Al 41,6%, dunque ai massimi dal 1977, il tasso di disoccupazione dei 15-24enni. La percentuale risulta in diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente ma in aumento di 4,2 punti nel confronto tendenziale.

Il dato degli occupati - commenta la Confcommercio - è preoccupante anche perché si associa a una riduzione del complesso delle forze di lavoro”, cadute sui livelli minimi dal 2004.
“In attesa di archiviare la lunga crisi dell'economia italiana, il mercato del lavoro propone segnali di una conclamata patologia che il paese non sembra in grado di contrastare”.

Un'analisi più attenta rivela che nel periodo più acuto della crisi (2008-2009) la caduta dell'occupazione è stata meno forte (474 mila unità) di quella riportata (700 mila unità) nel periodo immediatamente seguente (2012-2013).

”E' difficile ipotizzare una ripresa significativa dell'economia senza espansione dell'occupazione” constata amaramente l'associazione dei commercianti italiani, che rappresentano una larga parte del PMI.

La soluzione?

Politiche per il lavoro e riduzione del carico fiscale e burocratico.

Misure queste che non sono più rinviabili, secondo l'ufficio studi di Confcommercio

NdR. Dove sono finiti coloro che non sono né occupati né disoccupati?

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