Ferrara.Violentata a turno per 16 ore da quattro uomini in una casa del centro storico di Ferrara, mentre un rottweiler faceva la guardia.
La vittima è una giovane prostituta romena che con la sua denuncia è riuscita a far arrestare il suo aguzzino, capo di un gruppo di tunisini, e far venire alla luce violenze e abusi subite dalle ragazze di strada.
Ora il Comune annuncia che intende costituirsi parte civile nel processo che ci sarà, assicurando alla giovane assistenza legale.
L'uomo arrestato dalla squadra mobile è un tusinino di 30 anni, Hamba Chawki, con precedenti per droga e che secondo ipotesi investigative era diventato l'incubo delle ragazze che lavorano in strada a Ferrara.
Due di loro, romene, secondo le denunce raccolte, erano state violentate dall'uomo e in gruppo.
Ora Chawki è in carcere accusato di violenza sessuale, violenza sessuale di gruppo e sequestro di persona: una delle ragazze era stata tenuta in una casa in via Aguiari e violentata da poco dopo la mezzanotte fino alle quattro del pomeriggio dopo e controllata da rottweiler che le impediva di fuggire.
Un'altra ragazza invece era invece riuscita a fuggire lanciandosi dal primo piano, con indosso solo una maglietta: dopo aver pattuito un rapporto era stata portata nella casa e violentata.
Il giorno dopo aveva sporto denuncia.
In un millennio e mezzo l'abbazia di Montecassino è stata distrutta ben quattro volte, tre per mano degli uomini ed una per cause naturali.
La prima distruzione avvenne tra gli anni 577 e 589 ad opera dei Longobardi.
La seconda distruzione nell'883 ad opera dei Saraceni.
La terza distruzione nel 1349 a causa di un terremoto ... quindi un evento naturale
La quarta tra il 15 e il 18 febbraio del 1944 a causa dei bombardamenti Alleati.
Il 15 febbraio fu sganciata la prima serie di bombe (253,000 Kg ad alto potenziale esplosivo). La seconda ondata di bombardieri sganciò altri 100,000 Kg di bombe.
Il monastero e la basilica furono ridotte a macerie, solo le mura esterne, la scala d'ingresso e parte della torretta resistettero alle bombe.
Le forze aeree alleate continuarono ad attaccare le rovine senza causare eccessive perdite ai tedeschi che avevano provveduto a nascondere le armi pesanti.
In totale, durante la battaglia di Montecassino, che si sviluppò da gennaio a maggio del 1944, persero la vita circa 135mila tra alleati e tedeschi.
L'abbazia fu poi ricostruita nel Dopoguerra, cercando di mantenere fede il più possibile alla struttura architettonica originale.
L'azienda, in pochi anni era passata da 300 ad appena 110 dipendenti (la stragrande maggioranza dei quali oggi in cassa integrazione) e proprio pochi giorni fa, il 9 gennaio, aveva presentato richiesta di concordato.
La azienda era specializzata nella produzione di libri particolarmente prestigiosi (edizioni limitate anche da 2.500 euro a copia), ma da tempo versava in condizioni particolarmente difficili.
La crisi ma anche qualche imprevisto, tra cui una liquidazione particolarmente dispendiosa di alcuni soci un paio di anni fa, sembravano infatti non lasciare molte alternative.
Non usa mezzi termini Mario Grillo, amministratore unico della Zanardi Editoriale di Padova, quando dice che la azienda aveva :«Una montagna di debiti che hanno fatto emergere anche degli errori di gestione. Ormai il rischio di dover chiudere era diventato veramente alto».
Una montagna di debiti che ha stritolato Giorgio Zanardi, 74anni, titolare e fondatore dell'azienda assieme al fratello Rodolfo.
Zanardi è stato trovato giovedì mattina con una corda legata al collo, dentro la sua azienda, poco lontano dal suo ufficio.
Sul tavolo un biglietto che parlava di ragioni economico-finanziarie all'ordine del suo gesto.
Giorgio Zanardi lascia una moglie e due figlie, entrambe dipendenti dell'azienda di famiglia ed entrambe in cassa integrazione.
A trovare il 74enne privo di vita è stato questa mattina il capo reparto. Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del Suem, i carabinieri di Padova e i vigli del fuoco. Purtroppo per l'uomo non c'è stato nulla da fare.
Nei biglietti lasciati prima del suicidio dall'imprenditore, compaiono alcuni messaggi inequivocabili sui problemi finanziari dell'azienda e su alcuni problemi di salute.
In lacrime i dipendenti dell'azienda, quegli stessi che mesi addietro avevano accettato di non percepire lo stipendio pur di permettere il pagamento dei fornitori, e quindi la sopravvivenza dell'impresa.