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sequestro mirto 2Si comunica quanto segue, nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

COSENZA 29 maggio 2024 – Nei giorni scorsi i militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Rossano unitamente ai colleghi dei Nuclei di Castrovillari hanno provveduto a porre sotto sequestro preventivo una struttura abitativa realizzata su due piani in località Castellodel Comune di Crosia. L’attività d’indagine del Nucleo Carabinieri Forestale di Rossano e i rilievi effettuati dagli stessi hanno permesso di accertare che tale struttura è stata realizzata in violazionedella disciplina pianificatoria urbanistica e i cui titoli di autorizzazione sono ritenuti in contrasto con le normative previste. In particolare, si è rilevato l'insussistenza "agli atti del Comune di Crosia di titoli edilizi di legittimazione del fabbricato composto da una struttura su due piani per oltre 180 metri quadri di superficie abitativa e un manufatto di calcestruzzo da adibire a piscina di circa 50 metri quadri. Insussistenza dovuta al fatto che, nonostante la pratica fosse stata presentata dal 2022 al Comune, la stessa attualmente risulta essere ancora in fase di istruttoria e non è stato rilasciato nessun permesso di costruire. Per tale motivo si è proceduto al sequestro preventivo, convalidato dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Castrovillari e al deferimento, ciascuno in relazione alla qualità ricoperta, del committente dell’opera, della ditta esecutrice, del progettista delle opere strutturali e del direttore dei lavori delle opere architettoniche. Si fa inoltre presente che tale attività di controllo urbanistico da parte dei militari dell’Arma Forestale nel comune di Crosia è in atto da diverso tempo e che tutti i ricorsi presentati in Cassazione sulle lottizzazioni sequestrate nei mesi scorsi sono stati rigettati.

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conteLunedì 26 febbraio 2024: Elezioni regionali in Sardegna. Vince Alessandra Todde del Movimento 5 Stelle alleata col Pd di Elly Schlein. Il candidato del centro destra sonoramente sconfitto nella sua città che amministra. Era nato in Sardegna un asse Pd-M5Stelle, che pareva dovesse durare a lungo. Conte e Schlein prendono lo stesso aereo e vanno a Cagliari a festeggiare l’inaspettata vittoria. Baci, abbracci, dolci a profusione, champagne, balli e insieme cantano “Bella ciao”. Era nato il campo largo? Macché, anche quella sera Conte parlò di campo giusto. Vabbè, la differenza pareva irrisoria, sempre di campo si parlava però. C’era l’Abruzzo dopo poche settimane. E’ arrivata la prima sconfitta del campo largo. E’ stato un incidente di percorso, scrissero i giornaloni. Quella sconfitta ha lasciato degli strascichi. Brucia ancora e le ferite non si sono ancora rimarginate. Arriviamo in Puglia e c’è un vero terremoto in quel di Bari. Centinaia di politici del Pd inquisiti e arrestati. Un assessore regionale della giunta del governatore Emiliano costretta a dimettersi. E cosa fa il leader dei grillini il Giuseppi di trumpiana memoria? Cavalca lo scandalo e accusa il Pd di corruzione elettorale. Va all’attacco e ritira il suo partito dalle primarie di Bari. Si doveva scegliere il candidato sindaco del capoluogo che doveva sfidare il candidato del centro destra nelle prossime elezioni amministrative del 9 giugno prossimo venturo. Ma a giugno, dopo tutto questo terremoto giudiziario, ci saranno le elezioni amministrative? Non credo. La Commissione d’inchiesta voluta dal Ministro Piantedosi valuterà la situazione che si è creata dopo il terremoto che ha sconvolto i piani del Sindaco De Caro, del Governatore Emiliano e del segretario del Pd Elly Schlein. Elly Shlein, poveretta, costretta ad ingoiare ancora dei rospi, lei che sin dalla sua nomina a segretario del Pd, ha cercato di mettere in piedi una alternativa credibile alla destra. Niente primarie a Bari, niente campo largo neppure a Torino. E anche in Piemonte problemi giudiziarie per il Pd, scambio di voti, compravendita di consensi, arresti e dimissioni. Pd e M5Stelle ognuno per la sua strada. Fra poche settimane scadrà il termine per la presentazione delle liste per le Europee. Si candiderà? Chi saranno gli altri candidati? Ci saranno Strada, Annunziata, Salis, Ruotolo, De Caro, Nardella, Bonaccini? Ha perso Ignazio Marino, l’ex Sindaco di Roma, il quale si è già candidato coi Verdi e Sinistra. Ha ancora il dente avvelenato perché fu costretto ad abbandonare anticipatamente la comoda poltrona di Sindaco di Roma. Ma c’è qualcuno che ancora non si arrende. L’alternativa al centro destra c’è e giura che si farà dopo il voto europeo. Deve passare la nottata, quando i fatti di Bari e di Torino saranno completamente dimenticati. Conte oggi contesta il Pd e il suo segretario, fa il ruvido, lo scontroso, l’offeso, ma lo sanno tutti anche i bambini dell’asilo nido che lui vuole essere al centro dell’attenzione, vuole a tutti i costi tornare a Palazzo Chigi. Con chi? Da solo? Macché! Col Pd e con Elly Schlein. Solo e soltanto con la sinistra può perseguire il suo sogno, il suo disegno. Ma se Forza Italia e ancora La Lega fossero disponibili, anche con loro farebbe una alleanza governativa. La farebbe anche col diavolo se fosse necessario. Non ci sono ostacoli quando c’è un nobile fine da raggiungere. E il fine per Conte è Palazzo Chigi. Vuole Palazzo Chigi, punto. E soffre, soffre e piange e si dispera come un bambino capriccioso, perché Elly Schlein e Co. non l’hanno ancora capito. Non c’è maggior dolore che ricordarsi del tempo felice nella miseria, dice il sommo poeta al Canto V dell’Inferno. Conte rimpiange ancora ciò che ha perso.

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93231 amantea castello di amanteaAlcuni anni fa quando ancora nel mio paesello San Pietro in Amantea, una volta Frazione di Amantea ma ora Comune autonomo, esistevano le scuole materne, elementari e medie, ed io insegnavo nelle scuole di San Pietro-Centro, alla dirigente scolastica Prof.ssa N.N., proveniente dalla Liguria, i familiari spesso le chiedevano se per caso avesse incontrato qualche mafioso operante nella zona di Amantea e paesi limitrofi e se lei o la scuola avessero ricevuto delle minacce. Rispondeva seccata:- Ad Amantea e dintorni la mafia non esiste ed io non ho incontrato neppure un solo mafioso-. Questo alcuni anni fa. Ma ora? Leggendo i giornali regionali e i giornali on line ora Amantea è nel mirino della criminalità organizzata. Infatti alcuni giorni orsono sono state danneggiate le vetrate degli uffici comunali con alcuni colpi di pistola. Sorte analoga ha subito una agenzia di onoranze funebri. L’altro giorno una macchina Fiat parcheggiata in località Coreca, popolosa e rinomata Frazione del Comune di Amantea, è stata completamente incendiata da ignoti. Sono accorsi prontamente i Vigili del Fuoco di Paola, hanno spento l’incendio, ma la macchina era ormai completamente distrutta. I Carabinieri della locale Stazione di Amantea stanno facendo i primi accertamenti. Si tratta come hanno rivelato evidentemente di una azione dolosa come gli spari alle vetrate del Comune e all’Agenzia di onoranze funebri. Ma non era Amantea la regina del Tirreno? La bella, la nobile, la rinomata cittadina del basso tirreno cosentino fino agli anni 80 era la meta preferita e prediletta non solo dei cosentini ma anche dei tanti turisti provenienti dal Nord Italia. Affollavano la città, la spiaggia di Amantea, della Tonnara, di Coreca e di Campora San Giovanni e gli alberghi e le case in affitto erano sempre pieni di turisti e villeggianti. Ora, secondo Saverio Paletta, giornalista de “i Calabresi”, Amantea è precipitata in un declino che non mostra vie d’uscita. Il motivo? La mafia. E non solo. La caduta dei massi che hanno ostruito la strada che dal centro storico va alla marina ancora non sono stati rimossi. I residenti e la circolazione dei veicoli subiscono gravi disagi. Per non parlare dei vari commissariamenti del Comune che negli anni passati ci sono stati per infiltrazione mafiosa. Un Sindaco donna, la Sig.ra Sabatino, il primo Sindaco donna dopo 70 anni è stato addirittura disarcionato dalla sua stessa maggioranza.

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