Il volo Ryanair FR3397 da Crotone a Bergamo avrebbe dovuto essere un breve tragitto mattutino, ma si è trasformato in un'esperienza lunga e frustrante per i passeggeri a bordo. Con un ritardo di quasi quattro ore, il volo di ieri, martedì 16 aprile, previsto per le 10:35 è giunto solamente alle 16:45, causando disagi e interruzioni nei programmi di viaggio dei passeggeri.
L'attesa prolungata è stata fonte di crescente frustrazione tra coloro che aspettavano di raggiungere la loro destinazione in modo tempestivo. Secondo quanto analizzato da ItaliaRimborso, specializzati nel supportare i passeggeri nei casi di ritardi e cancellazioni dei voli, i passeggeri del volo FR3397 hanno diritto a un risarcimento di 250 euro in base alle normative europee sui diritti dei passeggeri aerei. Questo risarcimento è previsto per i voli che subiscono ritardi superiori a tre ore e che operano all'interno dell'Unione Europea o partono da essa.
Tuttavia, nonostante le normative chiare e le richieste di risarcimento, i passeggeri spesso trovano difficoltà nel ottenere ciò che è loro dovuto. Le compagnie aeree possono essere riluttanti a fornire i compensi dovuti, costringendo i passeggeri a lottare per i propri diritti attraverso procedure complesse e spesso frustranti. Questo episodio mette in luce l'importanza di team come ItaliaRimborso, che lavorano per proteggere i diritti dei passeggeri e assicurare che le compagnie aeree rispettino le normative stabilite per garantire una compensazione equa in caso di ritardi e cancellazioni.
È fondamentale che i passeggeri siano informati dei loro diritti e in grado di far valere tali diritti quando necessario. Solo attraverso un impegno collettivo per l'equità e il rispetto dei diritti dei passeggeri è possibile garantire un'esperienza di viaggio più sicura, affidabile e soddisfacente per tutti. Per chi ha ricevuto il disservizio sul volo in ritardo Ryanair Crotone può compilare il form su www.italiarimborso.it
Costituito il Business Plan di una nuova compagnia aerea jonica. Occasione propizia per rivitalizzare un intero comparto economico.
È stato realizzato il documento d'intenti aziendale della neo compagnia aerea, Jonica Airways. Si materializza la costituzione di una S.Coop.r.l.( Società Cooperativa r.l.) come viatico per una Public Company che possa poi tradursi in società per azioni. Il progetto, cogliendo l'attuale condizione di difficoltà sommata alla precarietà infrastrutturale che l'intera fascia Jonica vive da troppo tempo, vuole rilanciare un basilare concetto di cittadinanza attiva.
La costituenda società mira a rilanciare lo scalo di Sant'Anna nella duplice veste di trasposto civile e cargo. Il programma ambizioso, per la prima volta, rilascia una rinnovata visione di territorio che tiene insieme tutta la linea dell'Arco Jonico Sibarita e Crotoniate allargandosi fino al Metapontino.
Pertanto, a fianco l'offerta voli in campo civile che dallo scalo pitagorico raggiungeranno alcune fra le principali località nazionali ed internazionali, l'idea progettuale apre al mercato cargo in considerazione dell'alta vocazione agricola dei territori jonici ed in generale del Mezzogiorno tutto.
Si ipotizza quindi un sistema Hub-Spoke tra il Crotonese, la Sibaritide ed il Metapontino con la crescita esponenziale di flussi commerciali da e per lo scalo di Sant'Anna e tra i principali Asset della mobilità del Golfo di Taranto.
Un'opportunità irripetibile per tutta la classe imprenditoriale del settore agrumicolo Sibarita. In tempi competitivi, infatti, grazie al trasporto aereo cargo, si potrebbero destinare i prodotti agroalimentari sui mercati nazionali ed europei, abbattendo gli esorbitanti costi del trasporto su gomma. Il tutto accompagnato, in ottica green, da una conseguente riduzione delle emissioni di CO² nell'atmosfera.
Tutto ciò, giocoforza, ripunterebbe i fari del Governo sulle difficoltà, legate alla mobilità, che l'area dell'Arco Jonico vive. Non è un mistero che, se l'aumento dei flussi tra Sibaritide e Crotoniate dovesse incrementarsi, inevitabilmente, questo porterebbe ad una serie di investimenti per migliorare, complessivamente, il settore dei trasporti nell'area.
Viepiù, un'opportunità che potrebbe riverberare notevoli migliorie in campo di indotti lavorativi e complessivamente concorrere ad una rilancio del territorio jonico nella più complessiva rifunzionalizzazione del Sistema Calabria.
Ora più che mai, ritengo sia necessario che le Istituzioni stiano vicine alla nuova sfida imprenditoriale. La stessa infatti, come sopra significato, se adeguatamente suffragata, potrebbe rivelarsi foriera di benefici e profittevole per tutta la classe imprenditoriale jonica con riverberi interessanti nel campo delle opportunità di lavoro. Potrebbero crearsi, pertanto, tutti i presupposti necessari alla nascita di un vero e proprio ecosistema dei commerci in cui il territorio dell'Arco Jonico sarebbe, davvero, artefice del proprio destino e crocevia di un nuovo core business aziendale.
Con la costruzione di un Brand rivolto alle peculiarità dell'Arco Jonico e delle sue attrattività turistiche, culturali, paesaggistiche e produttive, in simbiosi con le proprie Istituzioni democratiche e non in contrasto, mi auguro, che gli Enti locali, e soprattutto le due città di Crotone e Corigliano-Rossano, possano iniziare una politica di dialogo finalizzata ad un rilancio complessivo dell'area. L'auspicio è che anche il nuovo Governo regionale voglia accompagnare questa scommessa di civiltà e di sviluppo.
La consapevolezza che deve risiedere in tali progettualità è crederci fino in fondo, accompagnando, per quanto possibile, lo sforzo imprenditoriale che riverberebbe benessere ad un vasto territorio.
Domenico Mazza — Cofondatore Comitato per la Provincia della Magna Grecia
CROTONE – La Digos di Crotone ha notificato ieri mattina un provvedimento cautelare emesso dal Gip Michele Ciociola su richiesta del pubblico ministero Alessandro Rho a carico del sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, dell’assessore allo sport, Giuseppe Frisenda, ( entrambi nella foto), il dirigente tecnico comunale Giuseppe Germinara e di due dirigenti di società sportive, Daniele Paonessa delegato del Coni provinciale e Emilio Ape ex presidente del Consorzio Daippo, con l’accusa a vario titolo di abuso d’ufficio e turbativa d’asta.
Il provvedimento disposto dal magistrato è il divieto di dimora, pertanto, il primo cittadino di Crotone, assieme agli altri quattro indagati, sarà costretto a lasciare la città.
La misura cautelare si inserisce nell’ambito dell’inchiesta avviata dalla Procura in riferimento a presunte irregolarità nella gestione della piscina comunale e, in particolare, riguardo ad un affidamento diretto.
Il commento del procuratore di Crotone, Giuseppe Capoccia
Secondo il procuratore della Repubblica di Crotone, Giuseppe Capoccia, ha precisato che la misura «si tratta di una misura ponderata e scelta per non essere inutilmente devastante, ma era assolutamente necessaria».
«Può sembrare – ha aggiunto il procuratore Capoccia – che grandi scorrettezze non siano state commesse perché ormai tutto è diventato normale, ma non è questa la legalità».
Nell’ambito della stessa inchiesta viene contestato il reato di abuso d’ufficio a Gianfranco De Martino, ex dirigente del settore Lavori pubblici del Comune di Crotone, ed all’attuale dirigente dello stesso settore, Giuseppe Germinara.