
Gli abitanti del quartiere da tempo chiedevano dossi artificiali
Ore di grande angoscia a Isola Capo Rizzuto per il piccolo di 9 anni che stato investito da una moto pirata nel tardo pomeriggio di venerdì da una moto in corsa.
Il bambino è in coma ed è ricoverato presso l’ospedale “Pugliese” di Catanzaro, mentre nella sala d’attesa i familiari aspettano trepidanti notizie positive.
Il fatto si è verificato nel quartiere “Spartitore”, in una zona di medio traffico, all’incrocio tra Via Libertà e Via Karl Marx.
Erano le 17.30 circa quando il piccolo, residente in zona, si trovava in strada, probabilmente con altri coetanei, quando all’improvviso è stato colpito in pieno da una moto da sterrato col conducente che è scappato subito dopo.
Il giovane è stato subito soccorso da alcuni passati e subito dopo sono giunti sul posto anche i familiari, immediato è stato anche l’intervento dell’ambulanza locale che ha trasportato il piccolo presso l’ospedale catanzarese.
Già in passato questo tratto di strada è stato oggetto di proteste da parte dei cittadini locali, in quanto spesso auto e moto superano abbondantemente i limiti di velocità agevolati dal lungo rettilineo.
Solo nell’ultimo mese tre cani sono stati uccisi dall’alta velocità e spesso i residenti si trovano i segni della notte sulle loro auto, tamponate o graffiate. Lo scorso anno l’associazione “Il Tiglio” aveva persino protocollato, presso il comune di Isola Capo Rizzuto, una richiesta per l’installazione di dossi proprio nei pressi del tratto dell’incidente.
Ndr. Ci sono altre soluzioni ai dossi. Un vigile no?Un Tutor no?
Piangiamo anche noi i quattro morti della tragedia di Isola Capo Rizzuto.
Ma soprattutto le loro famiglie, i loro parenti, i loro amici
Parliamo di Massimo Marrelli, 59-enne imprenditore sanitario, proprietario di diverse aziende, e molto conosciuto nel crotonese.
E parliamo di tre operai : Mario Cristofaro, 49-enne residente a Crotone, Luigi Ennio Colacino, 45-enne di Cutro (provincia di Crotone), e Santo Bruno, 53-enne residente ad Iisola di Capo Rizzuto.
Ancora non è chiara la dinamica del crollo del costone scavato per l'esecuzione di lavori di somma urgenza di una condotta fognaria messa fuori uso dalle cattive
condizioni meteorologiche.
Qualcuno ha parlato di uno scavo profondo 5-6 metri e realizzato senza alcuna protezione, limite tecnico questo che potrebbe essere la causa del crollo di numerosi metri cubi di terreno.
Opportunamente quindi è stato aperto un fascicolo di inchiesta da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone.
La magistratura ha anche disposto l'esame autoptico e gli accertamenti medico-legali sui corpi senza vita della quattro vittime.
Il Dottor Andrea Corvino, sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Crotone, stamane ha compiuto un primo sopralluogo sul luogo della tragedia.
Sul luogo della strage sono giunti anche il personale dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro e i Carabinieri della compagnia di Crotone, per avviare le prime indagini e appurare eventuali responsabilità.
Come è possibile scavare una buca così profonda senza temere il crollo dei costoni e la certa morte di chi vi stava dentro?.
Chiediamo a chi di dovere di educare chiunque domani si accinga a fare cose similari e di affidarsi a tecnici che sappiano i rischi ai quali si va incontro
La vita umana è una soltanto ed è doveroso tutelarla sempre!
ISOLA CAPO RIZZUTO - Il Massimo Marrelli e tre operai sono morti dopo essere rimasti sepolti da un costone dove erano in corso dei lavori di riparazione di una condotta fognaria in seguito a una frana.
Quattro persone sono morte, a causa del cedimento di un costone di argilla nella località Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto (KR) nel giardino dell’abitazione dello stesso Marrelli
I quattro, tra cui Massimo Marrelli, 59 anni, noto imprenditore crotonese della sanità stavano effettuando dei lavori ad una condotta fognaria quando una delle pareti ha ceduto.
Santo Bruno 53 anni di Isola Capo Rizzuto, Luigi Ennio Colacino 45 anni di Cutro e Mario Cristoforo 49 anni di origine napoletana ma residente a Crotone
Prima sono stati recuperati i corpi di due operai, poi, intorno alle 5, quello di Marrelli e, poco prima delle 6, quello della quarta vittima.
La tragedia si è compiuta poco prima della mezzanotte di ieri ma soltanto nelle prime ore del giorno si è avuto conferma di quattro vittime accertate.
Sul posto, sotto una pioggia intensa, stanno operando freneticamente carabinieri, vigili del fuoco, sanitari del 118, ispettori del lavoro.