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GRAVE SITUAZIONE DI PERICOLO PER I PEDONI SEGNALATA DAL SODALIZIO CHE SI BATTE DA ANNI PER UNA STATALE 106 PIÙ SICURA E DENUNCIA L’INERZIA E L’IMMOBILISMO DI ANAS SPA

statale106-calopezzatiL’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” comunica di aver inoltrato una segnalazione, con il supporto tecnico-giuridico di Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, nella quale evidenzia la grave situazione di pericolo presente alla chilometrica 316 della Statale 106 nel comune di Calopezzati.

Qui, il sodalizio che da anni si batte per una Statale 106 più sicura e moderna, lo scorso 18 aprile aveva già denunciato delle condizioni di pericolo: vi è la presenza di un canale di scorrimento posto al di sotto della strada rispetto alla carreggiata e, seppure lato monte vi era un guardrail, lato mare questo è stato divelto nel 2018 a seguito di un incidente stradale e da allora l'Anas Spa ha collocato dei New Jersey in plastica vuoti senza mai intervenire per circa 2 anni salvo poi – grazie ad una segnalazione della scrivente O.d.V. - sostituire i New Jersey in plastica con quelli in cemento che peraltro risultano mal segnalati (soprattutto nelle ore notturne).

Ad oggi - esattamente dopo oltre 6 anni dall’incidente del 2018 - l'Anas Spa non è intervenuta con l'installazione del guardrail che, lato mare, si rende necessaria fino allo svincolo atteso che un mezzo che percorre la Statale 106 potrebbe uscire fuori strada e ledere l'incolumità di chi percorre a piedi, oppure con altro mezzo, l’arteria viaria comunale che porta al mare posta al di sotto della carreggiata stradale, oppure potrebbe urtare contro il palo dell'illuminazione posto sullo svincolo e senza alcuna protezione.

Alle suddette problematiche l’Anas Spa non ha mai risposto né tanto meno è mai intervenuta al fine di garantire sicurezza per tutti i cittadini automobilisti.

In più, da circa 10 giorni, le condizioni di pericolo alla chilometrica 316 sono peggiorate poiché il guardrail lato monte è stato divelto e l’Anas Spa ha ben pensato di collocare i soliti New Jersey in plastica vuoti che non impediscono, ad un qualsiasi mezzo che percorre la Statale 106, di precipitare sul letto del torrente posto al di sotto e che, inoltre, può colpire uno dei tanti pedoni che utilizza un percorso pedonale attiguo per recarsi al mare.

Tutti i pericoli rappresentati insistono in un tratto di strada compreso in un più esteso ed ampio rettilineo nel quale si registrano velocità di percorrenza delle auto piuttosto elevate e, purtroppo, già teatro di innumerevoli incidenti stradali mortali.

Basta Vittime sulla Strada Statale 106, infine, nel rimarcare che l’intervento è imprescindibile non solo per la sicurezza degli utenti dalla strada, tanti, che percorrono la Statale 106 in corrispondenza di quel ponte, ma soprattutto per i pedoni, ha sottolineato l’inerzia e l’immobilismo di Anas Spa che in quattro anni non riesce ancora oggi ad intervenire per risolvere con la massima sollecitudine il problema.

Anche per questo, l’invio della segnalazione, è stato inoltrato a tutela della stessa Anas perché, qualora dovesse accadere in quel punto un ulteriore sinistro stradale e dei veicoli dovessero precipitare nel letto del fiume o, ancora peggio, investire un pedone, l’Ente gestore ne sarà corresponsabile e dovrà risponderne.

Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 26 agosto 2024

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tv natuzzaOggi, venerdì 23 agosto si celebra in Calabria il centenario della nascita di Natuzza Evolo, mistica di Parati che diceva di parlare con la Madonna e Gesù.

Il docufilm "Il Rifugio delle Anime. Storia di Natuzza Evolo" firmato da Pino Nano e Maurizio Pizzuto, prodotto da Studio Colosseo per RAI Documentari, è ancora reperibile in qualsiasi momento su Rai Play.

Lo Speciale ripercorre nei minimi dettagli la storia di questa donna, nata nel 1924 a Paravati di Mileto in Calabria,  e oggi sotto la lente del Vaticano. Le emografie lasciate dalle stimmate su fazzoletti e stoffe, la sua capacità di comunicare con i morti e le testimonianze che le attribuiscono il dono della bilocazione sono attentamente soppesate per il processo di beatificazione.

Il documentario traccia in maniera definitiva il percorso spirituale di questa donna che per tutta la vita si adoperò perché venisse realizzata la Chiesa Cuore Immacolato di Maria Rifugio e che oggi 23 agosto sarà ufficialmente "elevata" a Santuario alle ore 18.30.

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cosenza ospedaleFranca Melfi, originaria di Oriolo Calabro, punto fondamentale di riferimento e tutor europeo per la Chirurgia robotica, lascia il centro specialistico di Pisa per concludere la sua brillante carriera all’Ospedale Annunziata di Cosenza e soprattutto per insegnare all’Università della Calabria ad Arcavacata. Auguro buon lavoro all’illustre collega, la nostra chirurgia è gia in motivato fermento per condividere importanti risultati con la specialista di chirurgia toracica e con chi è chiamata a formare i nuovi professionisti calabresi del futuro. Il suo talento e l’esperienza internazionale saranno molto utili alla Calabria del presente. Lo dichiara il deputato Simona Loizzo

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