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Dott. Giuseppe Nasso Anthea Hospital Bari GVM CareResearchPubblicato sulla rivista internazionale “Reviews in Cardiovascular Medicine” lo studio del dott. Giuseppe Nasso, responsabile della Cardiochirurgia all’Anthea Hospital di Bari, relativo ad una metodica ideata per migliorare l’esito degli interventi complessi di riparazione mitralica

Bari, novembre 2023 – “Quando è possibile, è sempre meglio riparare”. Questo monito, oltre che nell’ambito dell’attualità dell’economia circolare, trova forte riscontro anche nel campo della cardiochirurgia in particolare delle valvole: è risaputo ormai come gli interventi di riparazione delle valvole del cuore siano preferibili alla sostituzione, soprattutto per i vantaggi in termini di sopravvivenza e di qualità di vita.

A tal proposito, ilcalabresedott. Giuseppe Nasso, responsabile della Cardiochirurgia di Anthea Hospital di Bari, insieme al prof. Giuseppe Speziale, Direttore del Dipartimento Cardiovascolare di Anthea Hospital e Vicepresidente di GVM Care & Research, e ai colleghi cardiologi e cardiochirurghi, ha pubblicato recentemente sullarivista di rilievo internazionale “Reviews in Cardiovascular Medicine” lo studio comparativo dal titolo “Comparisonbetween Track Technique and ConventionalApproach for MeasuringArtificialChordae in the Treatment of AnteriorLeafletProlapse and FlailduringMitral Valve Repair” (Comparazione tra la tecnica a “Binario” e l’approccio convenzionale per la misurazione delle corde artificiali nel trattamento del prolasso del lembo anteriore durante la riparazione della valvola mitrale), relativo ad una nuova metodica, ideata e messa a punto proprio dall’équipe del dott. Nasso ad Anthea Hospital, per migliorare l’esito e la qualità degli interventi di riparazione mitralica.

Lo studio ha posto a confronto tecniche tradizionali con il nuovo approccio per l’impianto di corde tendinee artificiali, elementi che servono ad unire i lembi della valvola mitrale al muscolo cardiaco quando si riscontra un’insufficienza mitralica, condizione che spesso vede queste corde allungate o rotte.

“La parte difficile di un intervento di questo tipo è calcolare la giusta lunghezza delle nuove corde – spiega il dott. Nasso –. Con questa tecnica riusciamo a calcolare con precisione la lunghezza delle corde artificiali impiantate per fare in modo che i lembi valvolari si tocchino tra di loro in misura maggiore (coaptationlenght) rispetto ad una tecnica standard per avere una perfetta chiusura della valvola. La complessità del calcolo è dovuta al fatto che durante gli interventi di riparazione valvolare mitralica il cuore è assolutamente fermo, quindi tutti i punti di repere dinamici della contrazione vengono persi. Finora il calcolo era basato principalmente sull’esperienza del chirurgo e non su parametri totalmente standardizzati – continua il dott. Nasso –. Abbiamo dunque ideato una sorta di binario, una guida ideale che unisce la base di impianto del lembo anteriore con la base di impianto del lembo posteriore della valvola mitrale e questo determina, anche a cuore fermo, l’altezza sulla quale è possibile calcolare su basi oggettive la corretta lunghezza delle corde da impiantare”.

In un primo studio, pubblicato nel 2022, si annunciava il funzionamento di tale tecnica, definita appunto “track technique”. L’oggetto della recente pubblicazione di “Reviews in Cardiovascular Medicine” è invece uno studio retrospettivo che confronta la “tecnica del binario” con le tecniche standard per il calcolo della giusta lunghezza delle corde tendinee.

“Abbiamo dimostrato che questa tecnica non solo è equiparabile alle altre ma che è anche vantaggiosa rispetto a un parametro chiamato “coaptationlength” ovvero i due lembi, a valvola chiusa, hanno una maggiore superficie di giunzione, di coaptazione appunto– racconta il dott. Nasso –. Mi spiego: pensiamo alla tenda della doccia che poggia sul bordo della vasca; se questa è a filo con il bordo rischia di far fuoriuscire l’acqua, mentre se ha un “margine aggiuntivo” permette di non far uscire nemmeno una goccia. Dunque, affinché la chiusura dei due lembi sia ermetica ci deve essere un margine di sicurezza tra i due lembi, che idealmente dovrebbe essere maggiore a 10mm. Infine, questo calcolo scientifico ha il vantaggio di essere molto semplice ed intuitivo per il chirurgo”.

Il prossimo passo sarà verificare la durabilità: solo con un follow-up a distanza di anni sarà possibile per gli specialisti dimostrare anche un possibile ulteriore vantaggio in termini di durata della riparazione.

Anthea Hospital è centro di riferimento per il trattamento delle patologie mitraliche, in particolare proprio per gli approcci riparativi mininvasivi delle valvole cardiache.

Ufficio stampa GVM Care & Research

Elena Sabino – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. – 392 4132100

Ilenia Franchi – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. – 393 9079914

Mauro Perego – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. – 393 8188596

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CROSIA (CS) – Martedì 14 Novembre 2023 - Il Tribunale di Castrovillari con sentenza emessa dal Giudice monocratico dott. Luca Fragolino nell’udienza di giovedì 9 novembre scorso, al termine di una lunga vicenda giudiziaria, ha assolto il sindaco del Comune di Crosia Antonio Russo, perché “il fatto non è previsto dalla legge come reato” e dalle residue imputazioni perché “il fatto non costituisce rdepuratore crosia neweato”, il responsabile dell’area tecnica Luigi Lepera e il gestore dell’impianto. Inoltre, è stato disposto il dissequestro dello stesso impianto di depurazione. Dopo nove anni si chiude, di fatto, una triste vicenda per la città e per l’Amministrazione comunale con una sentenza che restituisce giustizia.

I fatti contestati si riferiscono al 2014, dopo appena un mese dall’insediamento del sindaco Russo in cui erano state ravvisate presunte irregolarità nella gestione dell’impianto di depurazione del Comune ionico per il cattivo funzionamento del carroponte e con conseguente scarico delle acque non a norma, che avevano condotto anche al sequestro del sito di Contrada Pantano.

L’impianto accusatorio comprendeva, quindi, un nutrito ordine di imputazioni, poiché si contestava al sindaco e ai responsabili dell’Area Tecnica la mancata riparazione del carro ponte; lo scarico di reflui fognari non depurati, con valori batteriologici relativi al parametro escherichia coli superiori a quelli previsti dalla legge. Nel corso dell’istruttoria dibattimentale, era pienamente emersa l’estraneità ai fatti contestati del primo cittadino che appena insediatosi aveva adottato apposito atto deliberativo al fine di consentire la riparazione del carro ponte dimostrando la straordinarietà dell’evento non dovuto, quindi, a negligenza o cattiva gestione della struttura depurativa, nonostante la manutenzione fosse a carico della ditta gestrice a mente del capitolato d’oneri.   

Il Tribunale ha accolto in pieno le tesi difensive dell’avv. Francesco Coppola difensore del sindaco e dell’Avv. Aldo Zagarese difensore del responsabile dell’ufficio tecnico arch. Luigi Lepera, secondo cui la rottura improvvisa del carro ponte non poteva essere addebitata al sindaco che ad appena un mese dall’insediamento della giunta del Comune di Crosia, si era attivato per l’approvazione di una delibera che disponeva un intervento urgente di ripristino del carro ponte e provvedere a quanto necessario per il corretto funzionamento dell’impianto.

Con la sentenza di venerdì scorso, inoltre, il giudice ha anche disposto il dissequestro e la restituzione dell’impianto al proprietario e cioè il Comune stesso. Il sindaco Russo si dice estremamente soddisfatto per il proscioglimento sottolineando di aver sempre confidato nel corso della giustizia. Non solo. L’attenzione scrupolosa verso l’ambiente e la salubrità delle acque dimostrata dal Primo cittadino e allo stesso tempo la capacità di intercettare finanziamento extrabilancio, in questi anni, ha prodotto un progetto di riqualificazione del depuratore comunale – in fase di ultimazione - per un importo di 3 milioni di euro che ha aumentato la capacità dell’impianto fino a 25mila abitanti, risolvendo una serie di problemi infrastrutturali e garantendo il miglioramento della depurazione. 

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Mirto 4Si comunica quanto segue, nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

COSENZA 10 novembre 2023 – I militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Rossano unitamente ai colleghi del Nucleo di Castrovillari e con il supporto dei militari della locale Stazione Carabinieri hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo urgente finalizzato alla confisca emesso dal Pubblico Ministero della Procura di Castrovillari, diretta dal Dott. Alessandro D’Alessio. Il sequestro,convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari,riguarda due terreni in località Fiumarella nel comune di Crosia sui quali insistono rispettivamente, quattro e due fabbricati bifamiliari. Le strutture, in gran parte ancora in corso d’opera, sono state poste sotto sequestro perché realizzate in violazione alla normativa urbanistica. Dalle indagini del Nucleo Carabinieri di Rossano, coordinate dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, è infatti emerso, a livello di probabilità e salvi i successivi accertamenti e verifiche, che i titoli abitativi sono stati concessi, qualificando i terreni quali “espansione turistica” anziché a “destinazione agricola”. In tale modo i terreni oggetto del sequestro sono stati qualificati in maniera illegittima, consentendo così di edificare una volumetria di gran lunga superiore a quella realmente acconsentita.

Per tali motivazioni, ed in virtù di un radicale stravolgimento del naturale assetto del territorio, l’Autorità Giudiziaria ha ipotizzato, così come era già accaduto nel mese di settembre con un precedente sequestro confermato anche dal giudice del Riesame del Tribunale di Cosenza, il reato di “Lottizzazione abusiva” oltre che la probabile sussistenza di reati contro la Pubblica Amministrazione. A seguito di ciò, si è proceduto al sequestro delle dodici unità abitative e al deferimento di nove persone, quali le ditte esecutrici, i progettisti, direttori dei lavori e tecnici comunali del settore urbanistica, che a vario titolo dovranno rispondere di violazione urbanistica, abuso d’ufficio e collusione. Il valore delle opere sequestrate si ipotizza essere non inferiore a € 1.500.000.

Tutti gli indagati, atteso l’attuale stato del procedimento, potranno far valere la propria versione che sarà accuratamente sottoposta a verifica.

La citata operazione di Polizia Giudiziaria si innesta nell’ ambito della rigorosa attività di verifica del rispetto delle regole che devono accompagnare lo sviluppo edilizio nel circondario del Tribunale di Castrovillari e nell’ambito delle attività di verifica dell’ operato di tutti i soggetti che potrebbero essere coinvolti nei fatti.

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