
Cirò Marina. Un uomo è stato tratto in salvo, con un intervento particolarmente complesso, dopo essere caduto in un pozzo artesiano a Cirò Marina.
Il fatto è accaduto intorno a mezzogiorno, quando è stata allertata la sala operativa del comando provinciale dei vigili del fuoco di Crotone.
Sul posto è intervenuta subito la squadra del distaccamento di Cirò Marina che ha potuto accertare che all'interno del pozzo si trovava un uomo di 58 anni, caduto mentre effettuava alcuni lavori nel recinto della propria abitazione.
Il pozzo, della profondità di circa 12 metri con la presenza d'acqua, ha portato i vigili del fuoco ad un intervento con personale specializzato.
Per questo, sono state impegnate due unità Speleo Alpino Fluviali, specialisti in questo tipo d'interventi, ed un'autoscala.
Complesse le operazioni di salvataggio per la troppa vicinanza di cavi elettrici che hanno reso difficili le manovre dell'autoscala, usata per il recupero del ferito.
Una volta recuperato, l'uomo è stato consegnato alle cure dei sanitari del 118 presenti durante tutta l'operazione sul posto, mentre le indagini sono state avviate da carabinieri e ispettorato del lavoro.
Crotone- I finanzieri della Guardia di Finanza di Crotone hanno scoperto e denunciato un commerciante completamente sconosciuto al fisco e che ha, inoltre, percepito illegalmente il reddito di cittadinanza.
L’uomo, che si occupa di vendere frutta, è stato segnalato all’Agenzia delle Entrate per l'omessa installazione del misuratore fiscale, che è punita con una sanzione da 1.000 a 4.000 euro, e per i conseguenti sviluppi in qualità di evasore totale.
Gli accertamenti dei finanzieri hanno rilevato che, nei mesi di maggio, giugno e luglio, il fruttivendolo ha anche percepito il reddito di cittadinanza per un totale di 2.673,33 euro in modo del tutto illegale, stando alle indagini svolte.
Per questo motivo è stato denunciato alla Procura della Repubblica con l'accusa di truffa ai danni dello Stato e rischia una pena dai due ai sette anni di reclusione.
Ora rischia fino a 7 anni di carcere
Petilia Policastro. Un uomo di 39 anni, Alberto Luca Valentino, incensurato, residente a Caccuri e nato in provincia di Milano, è stato ucciso nella località Cavone Grande, nella frazione Pagliarelle di Petilia Policastro, con un colpo d'arma da fuoco in faccia.
Il corpo senza vita è stato rinvenuto dai carabinieri nella tarda serata di ieri in seguito all'allarme dei passanti.
Era poco distante dall'auto che peraltro intralciava la viabilità.
Sono in corso le indagini.
Sul luogo dell’omicidio sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro e del Reparto operativo del Comando provinciale di Crotone che hanno avviato le indagini.
E’ stata usata con un’arma di piccolo calibro, verosimilmente una pistola, per uccidere Alberto Luca Valentino.
Il cadavere dell'uomo, che lavorava come bracciante agricolo alle dipendenze di un’azienda, è stato trovato dai carabinieri a seguito di una segnalazione giunta al 112 sulla presenza di un ferito a terra.
L’omicidio, secondo le prime ipotesi, sarebbe avvenuto nella tarda serata di ieri o nella notte su una stradina sterrata della località montana Cavone Grande che l’uomo ha raggiunto a bordo della sua utilitaria ritrovata a poca distanza dal cadavere. Valentino, molto probabilmente, aveva un appuntamento con qualcuno, la stessa persona che poi avrebbe fatto fuoco uccidendolo.
Gli investigatori dei carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro e del Reparto operativo del Comando provinciale di Crotone che conducono le indagini con il coordinamento della Procura di Crotone sul movente non si sbilanciano e dicono di non escludere alcuna pista.
L’uomo era sposato e padre di due figli
ByIlquotidianodelsud