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Era bella la mountain bike legata ad un palo in via Gregorio VII, a pochi passi dal Vaticano.

 

Bella, da rubare.

Una cosa da niente per chi sa come fare e dove collocare subito la bici

E così si appresta a portarla via

Sono le 1430 , un’ora con scarsa folla

Uno sguardo intorno poi pronti via.

Pensava di salirci in groppa e di andare via con facilità

Ma non è andata così

Lì nei pressi il proprietario che si accorge del tentativo di furto

Raggiunge il ladro e perso il controllo lo colpisce più volte lasciandolo a terra sanguinante

Poi chiama i carabinieri che arrivano immediatamente

Loro non si danno ammalati come i vigili urbani

I carabinieri prendono in consegna il ladro , acquisiscono le generalità del proprietario della bici

Poi una delle volanti, a sirene spiegate si dirige verso l'ospedale Fatebenefratelli sull'Isola Tiberina, dove l'uomo, in manette, si è fatto medicare un taglio alla testa.

Il ladro stentava a credere a ciò che era appena accaduto.

Più che il fatto di essere stato arrestato, ciò che non riusciva proprio ad accettare erano le botte ricevute.

E, tanto per restare in atmosfera natalizia, al carabiniere che lo accompagnava nella corsia del pronto soccorso ripeteva sconsolato: «M'ha gonfiato come 'na zampogna»

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Questa Italia è sempre più assurda. Roba da ex manicomi. Volete un esempio? Eccovelo! 
In Calabria ci sono 1.358 unità eccedenti nelle ex amministrazioni provinciali così ripartite:

Catanzaro: 259 dipendenti, 11 milioni

Cosenza: 514 dipendenti, 23,2 milioni

Crotone: 154 dipendenti, 6,1 milioni

Reggio Calabria: 239 dipendenti, 8,4 milioni

Vibo Valentia: 192 dipendenti, 7,2 milioni

In tutto i dipendenti a tempo indeterminato nelle Province italiane sono 31.400.

Di questi le eccedenze dovrebbero riguardare 15.700 lavoratori.

Nelle città metropolitane i dipendenti a tempo indeterminato sono 12mila, di cui 3.600 in esubero, per una spesa di circa 55 milioni di euro.

Insomma parliamo di 19.300 esuberi da ricollocare

Ma parliamo della Calabria

In Calabria mediamente le province devono ricollocare 1.358 dipendenti; una media di 3.3 persone per comune

In provincia di Cosenza occorre ricollocare 514 dipendenti; una media di 3.3 persone per comune

Non poche.

Ma allora perché queste persone non vengono avviate nei posti vacanti che esistono nei comuni ed i comuni bandiscono concorsi per le loro assunzioni?

Queste persone verranno poi inviate nei comuni in soprannumero e quindi senza le economie cercate o verranno dismessi dal lavoro e diventeranno i nuovi precari della PA ?

Ovvii gli scioperi e le reazioni.

Il Ministro Madia dichiara : "Garantiremo un posto a tutti".

Ma come ci chiediamo? Ed ecco le risposte.

8.000 lavorano nei Centri per l'impiego e verranno ricollocati nello Stato.

Dei 12.000 circa che restano 3.000 sono in zona pensione e quindi nel giro di un paio d’anni saranno espulsi dal sistema lavorativo

Rimangono allora 9.000 dipendenti che messi in mobilità dovranno trovare una collocazione entro i prossimi due anni o verranno messi fuori servizio, conservando però l'80 per cento dello stipendio.

La legge Del Rio però prevede il riassorbimento di una parte del personale da parte dello Stato, per esempio l'agenzia delle Entrate, o da parte delle Regioni e dei Comuni.

Ed infatti fa eco la Madia la quale cerca di gettare acqua sul fuoco spiegando che «Abbiamo bloccato tutte le assunzioni. Proprio per dare priorità insieme ai vincitori di concorso non assunti alla mobilità delle Province».

Ma è sicuro il ministro che ubbidiranno tali norme?

Od i comuni , le regioni e gli enti statali bandiranno i concorsi e faranno ben diversamente?

Ed in questo caso cosa farà il ministro? Annullerà i concorsi banditi?

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La gente stava uscendo dai negozi dove aveva fatto gli ultimi acquisti. 
Qualcuno era invece indaffarata ai fornelli per preparare il pranzo della vigilia di Natale mentre i ragazzi preparavano la tavola.

 

I negozi stavano per chiudere e le commesse si accingevano ad andare a casa a preparare da mangiare.

Il pensiero di tutti, grandi ( si anche loro) e piccoli , era rivolto alla mezzanotte quando dovunque arriva Babbo Natale ,magari con la slitta e le renne, in quella che è la più nota favola moderna

Ed invece alle 12.40 nel Molise , in provincia di Campobasso , arriva il terremoto.

Una forte scossa di 4,2 M con ipocentro a soli 17,6 km di profondità

Siamo ad nord-est di Campobasso , ad ovest di San Severo di Puglia.

Siamo anche nei pressi di San Giuliano di Puglia, il comune che il 31 ottobre del 2002 aveva subito un terremoto di magnitudo 5.7 che aveva causato il crollo di una scuola elementare provocando 30 morti.

Dopo 12 anni nel Molise torna l’incubo di forti scosse telluriche

Tra i comuni più vicini (CB) Colletorto a 6 km. , Altezza s.l.m Mt. 515, (CB) Bonefro a 7 km. , Altezza s.l.m Mt. 620, CB) Macchia Valfortore a 7 km. , Altezza s.l.m Mt. 477, (FG) Carlantino a 9 km.,| Altezza s.l.m Mt. 558, (CB) Monacilioni a 10 km.,| Altezza s.l.m Mt. 590

Per fortuna non si segnalano danni a persone e cose.

Si vede che babbo natale qualcosa ha fatto!

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