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Scrivevamo nei giorni scorsi, tra i primi, l’articolo dal seguente titolo :” Attenzione virus in arrivo! Una bella trappola!” nel quale scrivevamo : “Quando li apri si trova dentro un link ipertestuale. Se lo apri dentro c’è la sorpresa , un virus che induce il vostro computer a sparare messaggi a tutti gli indirizzi mail presenti nel vs PC”

Non tutti i nostri lettori hanno compreso il suggerimento e forse non comprendendolo hanno aperto il link e si sono trovati il virus che ha letteralmente oscurato il loro pc.

Ora stanno arrivando messaggi di posta elettronica in cui si avvisa che si deve essere rimborsati per alcuni acquisti fatti e poi resi al venditore o nei quali si invia documentazione contabile e si chiede di scaricare un modulo allegato.

E' la nuova truffa on line segnalata dalla Polizia Postale e delle Telecomunicazioni di Catania, che invita a non aprire gli allegati, che infettano il pc, criptano i dati della vittima e richiedono un pagamento per la decrittazione, causando anche gravi danni ai computer.

Noi ve lo ricordiamo, poi….fate come volete.

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I Nas hanno sequestrato un caseificio e denunciato il titolare senza credere che fosse un miracolo.

A Serre in provincia di Salerno i carabinieri dei Nas di Salerno, in un'operazione coordinata dalla Procura della Repubblica della città campana, hanno ispezionato e sequestrato un caseificio che produceva mozzarelle senza approvvigionarsi di latte. Un miracolo!

Hanno trovato ingenti quantitativi di cagliata proveniente dall'est Europa e vari tipi di prodotti caseari provenienti da altri caseifici e dalla grande distribuzione alimentare.

Alcuni di questi prodotti - hanno riferito gli investigatori - erano scaduti e altri in stato di alterazione.

Nell'operazione sono stati sequestrati anche 700 chili di prodotti caseari non tracciati e di prodotti in corso di lavorazione.

Secondo gli investigatori, vista l'assenza di latte da utilizzare come materia prima nel caseificio si produceva mozzarella mescolando alla cagliata i latticini ritirati dal mercato, aggiungendo prodotti chimici (come acido citrico e ipoclorito di sodio, anch'essi trovati dai carabinieri nel caseificio) per rendere le mozzarelle artificiosamente più presentabili e gustose.

Sempre secondo i carabinieri l'affumicatura di alcuni prodotti avveniva utilizzando il retro di un furgone in disuso nel quale venivano sistemati gli alimenti e poi convogliati i fumi prodotti in fusti metallici bruciando cartone stampato e altro materiale di rifiuto.

Il titolare del caseificio è stato denunciato alla magistratura per detenzione di prodotti alimentari in cattivo stato di conservazione e destinati alla frode commerciale in quanto preparati con ingredienti non più genuini e provenienti da attività produttive altrui.

All'imprenditore si contestano anche i reati ambientali relativi allo smaltimento dei rifiuti e all'attività di affumicatura degli alimenti. (ANSA).

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Gli Hacker ne sanno una più del diavolo.

Ecco la prova

Stanno arrivando email da indirizzi conosciuti , spesso da amici.

Quando li apri si trova dentro un link ipertestuale.

Se lo apri dentro c’è la sorpresa , un virus che induce il vostro computer a sparare messaggi a tutti gli indirizzi mail presenti nel vs PC

Non sappiamo se poi il virus fa anche altri danni

Insospettiti dal fatto che mancava l’oggetto della email abbiamo provato a chiedere al mittente se fosse una vera email.

Rispondendo , infatti, al mittente ci viene notificato un messaggio dall’amministratore di sistema che ci informa che “Il messaggio non ha raggiunto alcuni o tutti i destinatari”.

In sostanza l’indirizzo di partenza della email è diverso da quello visualizzato, e probabilmente è quello dell’Hacker.

Abbiamo allora provato a scrivere direttamente all’indirizzo email del mittente apparente la stessa richiesta.

Ecco una delle risposte ricevute:.

“Credo che sia un virus. Non uso la email da 5 giorni”.

Non solo ma ci ha insospettito anche il fatto che una delle email peraltro risultava spedita da una scuola locale ma in un impossibile orario notturno.

A questo punto abbiamo ritenuto necessario pubblicare il presente articolo per avvertire di quanto sta succedendo.

Noi abbiamo segnalato ai mittenti apparenti la situazione e la opportunità di verificare i loro PC,

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