
E’ quello che dichiara il potente consigliere regionale Pino Gentile.
Come dargli torto?
In particolare quando chiede a Scura, Oliverio e Urbani «di mettere la parola fine al precariato: anche quello amministrativo, perché è vergognoso dovere invecchiare da precari».
Ma ancora peggio è invecchiare e morire da disoccupati.
Se i precari, infatti, sono avvolti nelle malefiche spire di chi può decidere del loro destino e può quindi condizionarne le libertà, che dire dei disoccupati eternamente alla ricerca di un lavoro anche se fosse precario o di una indennità anche se non sufficiente per se stesso e tantomeno per la famiglia?.
Ma una domanda si impone .
Perché in Italia, ed in Calabria ancora più, ci sono i precari? Chi li ha determinati? Chi è stato così incosciente da crearli pur sapendo che così li condannava ad una situazione di instabilità molto lunga con i rischio di “farli invecchiare d precari”.
Sicuramente gente ( politici e dirigenti) senza coscienza .
Ed ancora . Perché in Calabria per la copertura dei posti pubblici non si usano i concorsi? Quelli veri intendiamo
Gentile, infine, auspica che «si utilizzino le graduatorie del 2007 per gli incarichi a tempo determinato nella provincia di Cosenza”.
Graduatorie di otto anni fa? Incredibile, vero!
Forse è stato fatto un concorso nel 2007 e da otto anni non sono coperti i posti?
Ed infine.
Quale giustizia ci sarebbe a stabilizzare solo il personale della sanità? Gi altri precari ( e sono tanti) sono figli della gallina nera?
La verità è quella che ancora oggi si creano nuovi precari ( spesso scegliendoli ad Usum Delphini) e poi si chiede di stabilizzarli.
Fa eco anche il coordinamento regionale di Ncd che scrive "Chiediamo al commissario Scura, al presidente Oliverio e ai commissari delle Asp di porre fine alle sofferenze di tanti precari legittimamente riconosciuti tali da sentenze: non è pensabile che maturi un altro contenzioso con danni erariali. Ci sono sentenze che vanno rispettate ed attuate e non si può assistere a sperequazioni e discriminazioni. I commissari delle Asp devono applicarle le sentenze e non discuterle e la stessa cosa deve fare il dipartimento regionale tutela della salute. Nel passato le Asp sono state il luogo di arbitrii e chiediamo a Oliverio di farsi garante del cambiamento reale e di una nuova stagione".
Igor Colombo comunica che treni e stazioni sono “terra di nessuno” : “La denuncia arrivata dai cittadini del soveratese residenti tra i comuni di Santa Caterina, Soverato e Montepaone e che raccontano di gravi episodi intimidatori avvenuti a danno di personale di Trenitalia e degli stessi viaggiatori da parte di feroci e pericolosi gruppi di immigrati africani è di assoluta gravità e fa capire di quanto vulnerabile sia diventata la nostra società dinanzi a questi veri e propri soprusi.
Questo nutrito gruppo di immigrati di nazionalità nigeriana e ghanese scambiano non solo il tratto ferroviario e le varie stazioni ormai abbandonate della fascia Jonica come una zona franca a cui loro è tutto concesso,ma anche tutte le altre stazioni calabresi a partite dalla provincia di Reggio Calabria fino a terminare nell’alto tirreno cosentino.
Salgono sui convogli senza pagare biglietto,si sdraiano su sedili e spesso si lasciano andare a comportamenti a dir poco incivili e che spesso sfociano in orrende oscenità.
Purtroppo il degrado della maggior parte delle stazioni ferroviarie calabresi agevola il comportamento di queste persone in quanto ormai non esistono in questi posti uffici di polizia ferroviaria e molte volte gli stessi agenti della Polfer quando salgono sui treni in percorrenza nei tratti calabresi ben poco possono fare visto anche l’esiguo numero di unità in servizio.
Questi atti che in maniera preoccupante si stanno verificando sempre più spesso e con tanto di atteggiamenti violenti conditi da toni di vera e propria minaccia nei confronti di capitreno e viaggiatori, rischiano di innescare un pericoloso effetto di paura e di insicurezza tra la nostra gente costretta a vivere da prigioniera in casa propria ed in questo caso sui nostri mezzi di trasporto pubblico.
Noi di Forza Nuova Calabria preoccupati di questa allarmante situazione che terrorizza non solo i viaggiatori,la cui maggior parte è pendolare,ma anche il personale stesso di Trenitalia, chiediamo a tutti gli organi di polizia ed alle varie Prefetture calabresi la massima allerta ed attenzione su questi episodi criminali e violenti,soprattutto con l’arrivo della stagione estiva dove ci si augura che molti turisti possano affollare e visitare i nostri splendidi posti e quindi salire sui nostri treni.
Chiedo un costante monitoraggio di tutte le stazione calabresi che allo stato attuale sono abbandonate e che sono luogo di fermata e di servizio di Trenitalia, divieto di sostare nelle stesse stazioni a chi non è in possesso di regolare biglietto e chiusura dei sottopassi luoghi questi di assoluto degrado, nonché immediata espulsione di tutti gli immigrati riconosciuti da personale di Trenitalia e viaggiatori stessi,che si rendono protagonisti di atti incivili e violenti ed l’assoluto divieto anche di trasformare nostre stazioni ferroviarie in autentici bivacchi e latrine per i loro bisogni fisiologici. Igor Colombo
Sabato 9 maggio 2015 con inizio alle ore 16.00 nella sala Consiliare del comune di Fiumefreddo Bruzio si terrà un atteso convegno su “Alimentazione e prevenzione del tumore alla mammella”.
“Con il senno di poi…” si legge sul manifesto di color rosa( il rosa è diventato sinonimo di sforzo globale per eliminare il tumore del seno) che annuncia l’ incontro aperto alle donne del tirreno e che parte “ Dalla ricerca delle cause, alla prevenzione, per una strategia globale di lotta al tumore della mammella”
Interverranno A.Caruso, V. Gaudio, T. Cavaliere, Gb Morelli, C. Gangale, A. De Luca, R. Bolognino, M. Mendicino, P. Musolino, T. Pellegrino, G. Graziano, Gianfranco Filippelli ed Raffaele Leuzzi.
A proporlo l’associazione “Le Donne Scelgono”, da anni in prima linea nel campo della diagnostica precoce del cancro alla mammella e nella divulgazione della cultura della prevenzione di tale malattia, sostenuta dalla Fondazione “Susan G. Komen Italia”., un’organizzazione senza scopo di lucro basata sul volontariato, che opera dal 2000 nella lotta ai tumori del seno e che è il primo Affiliato europeo della “Susan G. Komen for the Cure” di Dallas, la più grande istituzione internazionale impegnata da oltre30 anni in questo campo.
Ogni anno in Italia si registrano oltre 47.000 casi, una nuova diagnosi ogni 15 minuti.
Una donna su nove sviluppa un tumore del seno nel corso della vita,con gravi ricadute sulle famiglie e sul mondo del lavoro.
Sebbene le possibilità di guarigione siano piuttosto alte, quasi 12.000 donne ogni anno perdono la loro battaglia.
Cosa poco nota è che quasi 500 all’anno sono i casi di tumore al seno che colpiscono gli uomini.
C’è quindi ancora molto da fare intanto nella diagnosi precoce, strumento di grande efficacia per ridurre la mortalità della malattia,per aiutare le donne che si confrontano con la malattia a disporre di informazioni adeguate ed aggiornate e di maggiori opportunità per il recupero del pieno benessere fisico e psichico, per migliorare la qualità delle cure favorendo l’aggiornamento continuo degli operatori sanitari, il sostegno a giovani ricercatori e il potenziamento delle strutture cliniche, per generare risorse economiche per la realizzazione di progetti propri e per aiutare altre associazioni attive nel campo ad operare con più efficaci.
Appuntamento, allora, per sabato prossimo a Fiumefreddo Bruzio