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Redazione TirrenoNews

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Ecco la dura reprimenda dei commercianti di Amantea

Domenica, 08 Dicembre 2019 20:25 Pubblicato in Politica

Vivi Amantea ha pubblicato la seguente nota stampa:

“Gentili amministratori Amantea è morta e Voi non lo volete capire, stiamo morendo tutti, tutte le attività sono in affanno, è giorno 7 Dicembre e non si vede un anima sul corso e altrove.

Ma dove vivete?

Non vedete che gli altri centri più attrattivi stanno lavorando con quelli che un tempo erano i nostri clienti?

 

 

Vi stiamo sollecitando da due anni e mezzo a predisporre un minimo di progettazione e programmazione per l’accoglienza e invece siamo in “piene feste Natalizie” e il corso non ha luminarie, è sporco e con molte delle lampadine dei lampioni fulminate.

Con quale coraggio il sindaco Pizzino ha sfilato per il corso in queste condizioni?

Dove sono le luminarie (che non abbiamo fatto noi perche..) promesse dall’assessore Giusta?

Ma di cosa parliamo?

Voi nel commercio avete dimostrato davvero ZERO!

E nel Turismo ancora meno.

Dov’è l’assessore al Turismo?

Si è barricato a Campora?

Cosa propone per il periodo natalizio?

Ci avete abbandonati a noi stessi è questa la verità!

Anzi, venite a sollecitarci solo per l’applicazione di regole che chiedono ancora altro sangue.

E se non bastasse, ci dovremmo pure sentire in soggezione perché alziamo il tono della voce quando Voi ci state sistematicamente prendendo per i fondelli da due anni e mezzo?

Basta!

Così non si può più andare avanti.

Non vi rendete conto dei danni provocati dalla vostra inerzia per due anni e mezzo, in una società dalla velocità supersonica e dalle regole sempre nuove.

Non vi rendete conto che con questo modo di fare saremo completamente divorati?

Non vi rendete conto del calo di presenze che abbiamo avuto nei nostri negozi negli ultimi tre anni.

Se non ci attiviamo e attraiamo clienti da fuori, Non vi rendete conto che saremo costretti a chiudere Tutti?

Ma vi rendete conto che se Il commercio sarà costretto a contrarsi per essere funzionale alla sola Amantea, più di tre quarti dei negozi non servirebbe più?

Prima che uno dei nostri associati sia costretto a chiudere ci Uniremo tutti in una grande protesta. Basta chiacchiere e riunioni.

La prima cosa all’ordine del giorno della prossima seduta dovrà essere quello di dare un forte indirizzo politico e di investimenti sul Commercio e sul Turismo.

Noi siamo allo strenuo delle forze e non possiamo permetterci di aspettare ancora, abbiamo diritto di difendere le nostre attività e lo faremo.

Certo se fossimo una categoria più unita avremmo già ottenuto quello di cui ci stiamo lamentando e magari adesso staremo lavorando meglio.

Ora sarà la necessità a dettare la strada e se gli associati ci chiederanno di protestare noi lo faremo in tutte le forme consentite dalla legge se ci chiederanno le vostre dimissioni noi non esiteremo.

Ora Basta!”

NO: Non mi candido alle regionali

Sabato, 07 Dicembre 2019 20:47 Pubblicato in Comunicati - Sport - Giudiziaria

Corre voce che la vecchia giunta avrebbe voluto un proprio candidato amanteano alle regionali.

La logica era ed è semplice.

Se salta l’attuale giunta andremo alle elezioni comunali.

E se fosse così, avremmo bisogno di qualcuno alla regione.

Qualsiasi nuova giunta in queste attuali condizioni non durerebbe.

Senza intensi e qualificati finanziamenti nessuno sarebbe in grado di affrontare i gravissimi problemi della nostra città.

 

 

Purtroppo, stando a quanto sembra, il proposto candidato, sicuramente qualificato, tanto più se sorretto dalla vecchia giunta Sabatino non avrebbe accettato.

Non ci chiedete il nome.

Non ve lo diremo.

Tantomeno non ci chiedete con chi si sarebbe dovuto candidare

Era e resta un segreto.

Visto che manca una “vera” opposizione eccovi la “Lista Primavera”

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Biagio Miraglia, Pasquale Ruggiero, Gianfranco Suriano e

Michele Vadacchino

“In un comunicato di qualche settimana fa il Sindaco Pizzino ha dichiarato, tra l’altro, che “conosce bene i problemi ereditati da ex Amministratori come noi”.

 

 

Anche noi, però, conosciamo le condizioni in cui versava il Comune di Amantea nell’anno 2005.

Ora ci scuseranno i nostri concittadini se ritorniamo indietro nel tempo per ricordare ai componenti dell’attuale Lista Azzurra (Lista Azzurra n. 3) alcune trascorse vicende amministrative, ma in presenza di tanta incoerenza, sfacciataggine e falsità non possiamo tacere.    

E’ a tutti noto il fatto che il Sindaco Pizzino e altri Assessori, oggi in carica, sono stati esponenti delle Liste Azzurre (Lista Azzurra n. 1 e 2) che hanno governato Amantea dal 1999 al 2006 (per intenderci le Amministrazioni che hanno anche deciso, peraltro, l’ubicazione attuale del Polo scolastico, “condannando”, per chi sa quanti decenni ancora, i nostri giovani, le loro famiglie e il personale delle Scuole al disagio che tutti sanno).  

Che cosa abbiamo trovato noi quando siamo stati chiamati ad amministrare Amantea con la Lista Primavera nel giugno del 2006?

Il primo regalo è stato quello relativo alla mancata riscossione di tributi per diversi anni, la cui conseguenza è stata la crescita “spaventosa” dei residui attivi.

Si sa, erano “anni duri”, di continue elezioni, perché riscotere i tributi e turbare “la quiete elettorale”?

A solo titolo esemplificativo si pensi che nel 2006 (anno di primo governo della Lista Primavera) dovevano ancora essere riscossi i ruoli comunali relativi alle 5 annualità precedenti.

Infatti, negli ultimi mesi dell’anno 2006 siamo stati costretti a notificare velocemente 9.000 (novemila!) atti relativi a tributi comunali mai inviati ai contribuenti, in pratica crediti per svariati milioni di euro che altrimenti sarebbero andati prescritti con conseguente gravissimo danno erariale per il nostro Comune (vedi, ad esempio, delibera di Giunta n. 291 del 25/11/2006). FATTI NON CHIACCHIERE!

Il comportamento finanziario “libertino” delle Liste Azzurre, che al tempo pareva essere un “condiviso modo di operare” esprimeva tutta la sua “maestosità” anche nello sproporzionato uso dei “debiti fuori bilancio” per centinaia di migliaia di euro annui, quasi come se fosse pratica amministrativa corrente.

Questo modus operandi è stato utilizzato anche nei rapporti tra l’Appennino Paolano SpA (su cui torneremo prossimamente) e il Comune di Amantea, con danni che ancora oggi paghiamo.

Al 31/12/2005 il bilancio del Comune di Amantea evidenziava circa 32.000.000 di euro di residui attivi (per la stragrande maggioranza frutto della mancata riscossione dei tributi) che, guarda caso, sono molto vicini ai 35.000.000 di euro di prestito richiesti (almeno per quanto si sa a oggi) dall’Organo Straordinario di Liquidazione per ripianare i debiti del Comune.

Le “follie” di bilancio perpetrate negli “anni d’oro” (1999-2006) – dimenticate dal Sindaco Pizzino e dai suoi amici della Lista Azzurra n. 1, 2 e 3 (la n. 3, ricordiamo, in carica da giugno 2017) – sono chiaramente richiamate nella delibera n. 82 della Corte dei Conti sezione regionale della Calabria del 14/06/2012 che riporta tra l’altro: “la gestione dei residui del Comune è critica in particolare per quanto riguarda i residui costituiti prima del 2006”.

FATTI NON CHIACCHIERE!

Il costante e difficile lavoro portato avanti dalla Lista Primavera, seppur in presenza di un bilancio “disastrato”, ha invece consentito al nostro Comune di evitare il dissesto nell’anno 2012, tanto che sempre la Corte dei Conti con la delibera n. 311 del 21 dicembre 2012 dichiarava la non completa sussistenza delle condizioni di dissesto per l’Ente.

FATTI NON CHIACCHIERE!

Diciamola tutta cari Amministratori della Lista Azzurra n.1, 2 e 3, il nostro è un paese dove è facile passare da “carnefici” a “vittime”!

Oggi basta un post, un selfie, qualche mi piace e via!

Amantea, 7 dicembre 2019                                                                           Biagio Miraglia

                                                                                                                      Pasquale Ruggiero

                                                                                                                      Gianfranco Suriano

                                                                                                                      Michele Vadacchino

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