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Prima o dopo gli Italiani capiranno la grandezza di Feltri

Sabato, 07 Dicembre 2019 08:35 Pubblicato in Italia

Non c' era bisogno dell' Ocse per sapere che gli studenti italiani, specialmente quelli del Sud, sono presso ché analfabeti, non essendo capaci di decriptare uno scritto che non sia elementare. Il fenomeno era noto.

La scuola e le famiglie sono ignoranti perché non leggono e molte persone che invece tentano di farlo non capiscono un accidenti. Il loro linguaggio è miserrimo e non sono in grado di comprenderne uno leggermente più articolato. Gli stessi professori temo che abbiano difficoltà a spiegare ciò che essi stessi non comprendono appieno. La cosa strana è che i ragazzi, pur duri di comprendonio, sono convinti che la sintassi e la grammatica siano pregiudizi borghesi, e si piccano di essere esperti di climatologia.

Ascoltano le deliranti teorie di Greta, si persuadono che siano supportate dalla scienza, le fanno proprie e riescono perfino a convincere i giornali di avere ragione nel sostenerle, quando viceversa sono bischerate bevibili soltanto dai bischeri, appunto.
Il problema dell' insipienza culturale diffusa non è dovuto esclusivamente alla deficitaria istruzione pubblica, i cui difetti sono noti, bensì anche ad altro. Per esempio al fatto che genitori e figli non conversano più a tavola. I primi lavorano e quando rincasano non hanno voglia di parlare e scambiare esperienze e opinioni, tacciono, compulsano il cellulare e se un bambino li distoglie dalle loro abitudini silenti, interrogandoli, rispondono in malo modo: zitto stupidino.

Nelle case la televisione è accesa e c' è chi la vuole ascoltare, di solito è il padre, il quale se qualcuno alza la voce e disturba l' audizione, si incavola e smoccola. La prole, pronta ad imitare i grandi, si rifugia a sua volta nell' iPad, smanetta a tutto spiano sulla tastiera, e addio scambio di idee tra famigliari. Ovvio che in queste condizioni il dialogo vada a farsi benedire, senza il quale la manifestazione del pensiero dei grandi e dei piccoli si impoverisce, riducendosi a livelli primitivi. I quotidiani sono in crisi di vendite. Segno che non sono più graditi alle masse che preferiscono i social, miniere di stupidaggini. Ma piacciono ai giovani che ovviamente alla propria educazione sono disattenti. Suppongono che il computer sia ricco di informazioni utili benché veicolo di gigantesche fesserie.
È evidente che pure l' informazione basica sia contaminata da una sorta di imbecillità strisciante che non aiuta certo la formazione delle nuove generazioni.
Infine un cenno alla qualità di chi sta in cattedra.

Gli insegnanti sono mal pagati, accettano di guidare una classe pur di avere una occupazione che li strappi all' indigenza, però sono frustrati e vivono la propria condizione quale ripiego pressoché disonorevole. Il loro impegno è minimo o assente. Se sono scarsi i professori, figuriamoci gli allievi.

Se la scuola fosse alta quanto un tempo, allorché il latino era una materia obbligatoria alle medie, forse i discenti davanti a una locuzione come "ius soli" non avrebbero i brividi tipici di chi è di fronte a un mistero.

di Vittorio Feltri

Onorevole Occhionero, si accomodi alla porta. Sparisca. E vedrà che anche il suo nuovo capo, Matteo Renzi, le dirà che fa bene. Altro che sospendersi dai social, ridicola.

Tanto la legislatura dura poco. E magari chieda al suo “popolo” se merita di tornare in Parlamento. Se invece la maggioranza resta a galla, non può sedere ancora a Montecitorio chi non è stata capace di sentire la puzza di mafia nel suo ufficio.

 

Mafia e politica: la deputata Occhionero indagata. Il Secolo non aveva torto nel pretendere chiarezza

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La puzza di mafia in ufficio alla Camera

Perché è accaduto quanto ha evidenziato in queste settimane il Secolo d’Italia dall’arresto dell’assistente parlamentare in galera per mafia, Alessandro Nicosia. Era inevitabile che l’indagjne arrivasse a colpire la deputata eletta con Liberi e Eguali prima di approdare a Italia Viva.

Gli ingressi in carcere di Nicosia. I colloqui dietro le sbarre con i boss mafiosi. L’equivoco contratto a cinquanta euro mensili con l’onorevole. I costanti rapporti tra lei e lui anche dopo la risoluzione della collaborazione. E soprattutto l’ombra della mafia sulla Camera dei Deputati. Tutto questo è intollerabile. E non se lo può permettere nemmeno una maggioranza come quella attuale di sopportare e ricevere il voto di fiducia dell’onorevole Occhionero.

E che pena questo Parlamento fintamente garantista. Perché qui le garanzie c’entrano davvero poco. Ne ha sicuramente diritto il detenuto Nicosia; così come l’indagata Occhionero. Ma è da trattamento sanitario obbligatorio quello che è emerso dalle intercettazioni, le risatine incredibili sui mafiosi, l’assenza di alcun controllo sul dipendente assunto per le pressioni di non meglio precisati “radicali”.

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Fico, Renzi, Boschi: nulla da dire sulla Occhionero?

La Occhionero, a domanda dei magistrati, sul perché si fosse presa un signore condannato a dieci anni per droga come Nicosia, ha risposto soavemente: “Mica li faccio io i controlli, li deve fare la Camera”….

Presidente Fico, oltre che rimproverare giustamente chi ha scambiato Montecitorio per un altare dove scambiarsi promesse matrimoniali, è in grado di offrire rassicurazioni alla pubblica opinione oppure intende testimoniare per dire che gli assistenti parlamentari se li scelgono da soli i deputati? E magari se ne innamorano pure.

Senatore Renzi, capiamo che quando si parla di giustizia i suoi neuroni cominciano ad agitarsi. Ma la deputata Occhionero l’accompagnerà lei al portone di Montecitorio per tornare verso la sua dimora o intende difenderla a spada tratta? Perché il silenzio suo, come quello della capogruppo Boschi, è davvero irritante. Avevamo infastidito un po’ proprio la Boschi chiedendole un’intervista sul caso Occhionero, ma “l’onorevole è impegnata”. Lo è ancora?

Di Maio e Bonafede si faranno sentire stavolta?

E Di Maio, così solerte nell’andare all’attacco della Lega contro Siri e Arata per i legami con quel Nicastro legato a Matteo Messina Denaro, come mai sta zitto in questo caso? E il guardasigilli Bonafede perché non dice una parola su come avvengono i colloqui nelle carceri italiane quando entra un parlamentare con l’assistente?

Sconcertante, con rarissime eccezioni, è stato anche il comportamento di larga parte della stampa italiana. Se Giusy Occhionero fosse stata una deputata di destra sarebbe stata linciata dai killer da computer. I social l’avrebbero già trafitta. Non ha destato nemmeno scandalo il patetico tentativo di aggressione del padre dell’onorevole alla troupe delle Iene che chiedeva notizie.

Nessuno dice che la Occhionero sia colpevole. È solo indagata. Ma la leggerezza manifestata nel suo rapporto con un presunto mafioso è gravissima. Non c’è onore. Eppure è investita di una pubblica funzione. Studi l’art. 54 della Costituzione.

sabato 7 dicembre 6:00 - di Francesco Storace

Grecia: sbarcati 1000 migranti in 4 giorni

Venerdì, 06 Dicembre 2019 17:27 Pubblicato in Mondo

Nel mezzo di un continuo afflusso di migranti irregolari dalla Turchia, le autorità locali sulle isole del Mar Egeo stanno aumentando le loro proteste.

Allo stesso tempo, la polizia ha distrutto un racket che vendeva falsi certificati medici ai richiedenti asilo in cerca di un rapido trasferimento verso la terraferma.

Più di 1.000 migranti sono sbarcati sulle isole negli ultimi quattro giorni, secondo i dati ufficiali, esercitando una maggiore pressione sui campi statali già sovraffollati.

Nel frattempo, i sindaci di Lesbo, Samo e Chio stanno pianificando proteste per la prossima settimana – coordinati dal governatore regionale Konstantinos Moutzouris – sui piani del governo di creare nuove strutture di accoglienza su quelle isole.

La tolleranza si sta generalmente esaurendo.

Giovedì un gruppo di residenti di Leros, guidato dal sindaco Michalis Kollias, ha impedito l’attracco di un traghetto che trasportava migranti da altre isole, costringendolo a dirottare verso il Pireo.

La struttura di accoglienza di Leros ospita 2.280 persone, al di sopra della capacità effettiva, ma non affollate come il centro Moria di Lesbo, dove 17.000 persone sono in uno spazio progettato per contenerne 2.840.

La polizia ha annunciato giovedì l’arresto di tre sospetti membri di un racket che si ritiene abbia fornito a centinaia di migranti documenti falsi che li attestano come affetti da disturbo post-traumatico da stress (migratorio) in modo da poter garantire un trasferimento verso la Grecia continentale dove i centri di accoglienza sono meno affollati .

È stato scoperto che sono stati rilasciati 538 documenti del genere, secondo la polizia che ha affermato che i tre sospettati – due avvocati e uno psicologo – hanno realizzato tra 550 e 950 euro ciascuno per ogni certificato falso che hanno prodotto.

EUROPA UE, NEWS venerdì, 6, dicembre, 2019

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