
Redazione TirrenoNews
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La proposta del-Laboratorio politico-“ProAmantea”
Giovedì, 27 Luglio 2017 08:37 Pubblicato in Campora San GiovanniRiceviamo e pubblichiamo:
“Con l’obiettivo di costituire un laboratorio politico apartitico, nasce “ProAmantea”, un centro di aggregazione che vuole stimolare la partecipazione attiva e l’impegno sociale di tutti i cittadini, guardando nello specifico ai giovani, e quindi lavorare insieme per ridurre il solco venutosi a creare negli ultimi decenni, tra la politica e i cittadini.
L’aggregazione infatti è e dovrà essere l’elemento cardine, se si vuole pensare allo sviluppo,(./;) infatti questo laboratorio nasce non come salotto di pochi, ma come spazio aperto a tutti in cui far confluire idee e proposte.
Chi partecipa avrà la possibilità di contribuire ad una riflessione collettiva sul percorso da fare e sui contenuti da dare al servizio della città.
La nostra missione si propone di far riscoprire valori fondanti di una società civile quali la legalità, la trasparenza, il volontariato, la solidarietà, il rispetto delle persone e la loro partecipazione alla vita pubblica, ma anche la cultura, il senso di appartenenza al territorio e alle sue tradizioni.
L’obiettivo del laboratorio è quello di lavorare tutti insieme per acquisire una nuova coscienza sociale attraverso la quale valutare problemi e potenzialità di un territorio vasto come quello della nostra città che va inteso allargato ad un comprensorio fatto da altrettanto preziosi più piccoli comuni.
Riteniamo altresì necessario ripartire dalle persone, ridare voce alle loro storie, valorizzare tutto ciò che possono mettere a servizio della nostra comunità per crescere insieme. Noi crediamo nei percorsi partecipati e condivisi.
Guarderemo con attenzione l’operato della politica, un’amministrazione comunale non può bastare a se stessa, ma deve mettersi al servizio delle risorse più sane e creative del territorio, offrendo loro uno spazio di espressione e di crescita, dunque saremo critici e costruttivi, promuovendo il dialogo e la collaborazione tra il cittadino e le istituzioni.
Questo è un momento di ricostruzione generale per Amantea, dunque c’è bisogno del contributo di tutti.
Sin da subito ci siamo attivati per organizzare una iniziativa che si terrà il prossimo 29 luglio, che vedrà i nostri volontari impegnati ad abbellire il borgo antico di Amantea.
L’abbiamo intitolata “Borgo in fiore” e l’obiettivo è quello di abbellire e colorare il già incantevole scenario del borgo antico.
Chiediamo la collaborazione di cittadini e associazioni di volontariato, invitandoli a donare una pianta di begonie o di gerani e oleandri che provvederemo a posizionare tra le vie e negli angoli del centrostorico (a partire da piazza Municipio).
Confidiamo nella sensibilità dei cittadini di Amantea.
Amantea, lì 20/07/ ProAmantea Francesco Genovese Rocco Pizzino Fabio Garritano
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Emanata l‘ordinanza sindacale sull’inquinamento acustico. Forti dubbi sulla sua legittimità
Giovedì, 27 Luglio 2017 08:16 Pubblicato in Storia locale della CalabriaIl problema del rispetto dei limiti di inquinamento acustico è reale e fortemente attenzionato dalla società amanteana che si divide tra i “tolleranti”, favorevoli alle attività economiche sorrette dalla musica che attira clienti, come la luce le falene, ed “intolleranti”, che ritengono ingiustificato ed asociale l’insufficiente se non il il mancato rispetto della normativa sull’inquinamento acustico.
Come sempre la risposta è duplice.
Da un lato la indicazione dei limiti , da cui il regolamento di Polizia Urbana( che ad Amantea-città delle mancate regole- manca) o lì ennesima ordinanza sindacale , e dall’altro la indicazione di chi deve controllare il loro rispetto.
Un pò come il 115 dei Vigili del fuoco quando c’è un incendio!
E sensibile alle regole come è il sindaco Pizzino non poteva mancare di emanare una nuova ordinanza.
E’ la n 77 del 25 luglio 2017
Ma ancora una volta non possiamo non notare la “solitudine” del sindaco e la difficoltà di operare da sindaco in un ente che ha un apparato tecnico amministrativo anche numericamente insufficiente
In queste condizioni antiche ed orai abitudinarie i rischi di errori sono altissimi e possono giungere a responsabilità anche penali
A parte le pessime figure che si rischia di fare quando non si usa l’ italiano, come segnala lo stesso sindaco che è costretto a correggere verbi e congiunzioni sbagliati.
Questa volta però ci sembra che l’ordinanza sindacale abbia limiti palesi.
L’ordinanza non cita il Piano di zonizzazione acustica del comune di Amantea, donde la impossibilità di rilevare il rispetto delle sue indicazioni obbligatorie, ben oltre, quindi, la ordinanza( ma esiste?)
Ma soprattutto l’ ordinanza non riporta il decreto legislativo 17 febbraio 2017, n. 41 contenente “ Disposizioni per l'armonizzazione della normativa nazionale in materia di inquinamento acustico con la direttiva 2000/14/CE e con il regolamento (CE) n. 765/2008, a norma dell'articolo 19, comma 2, lettere i), l) e m) della legge 30 ottobre 2014, n. 161” pubblicato sulla GU n.79 del 04-04-2017ed entrata in vigore il 19.4.2017.
Ed ancor più non richiama il decreto legislativo 17 febbraio 2017 n. 42 contenente “Disposizioni in materia di armonizzazione della normativa nazionale in materia di inquinamento acustico, a norma dell’articolo 19, comma 2, lettere a), b), c), d), e), f)e h)della legge 30 ottobre 2014, n. 161.”, anche esso pubblicato sulla GU n.79 del 04-04-2017ed entrata in vigore il 19.4.2017.
E poi la ordinanza manca della indicazione obbligatoria della possibilità del ricorso al TAR Calabria.
Né viene indicato chi chiamare per farla rispettare ma che sia dotato di fonometro( che fine ha fatto quello che aveva un tempo il comune?).
Il Comando di Polizia Municipale, il comando stazione Carabinieri, l’Asp?.
Altri dubbi, per ultimo, sulle sanzioni comminabili che ci pare non rispondano alla legislazione corrente, né alla 689/1981, né al dlgs 42/2017.
Dai! Amantea è altro!
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Amantea. Truffa a regione e provincia. 5 indagati. Ma potrebbe non finire qui!
Mercoledì, 26 Luglio 2017 21:33 Pubblicato in Amantea FuturaBeni per 1.613.338 euro sono stati sequestrati dai finanzieri della Tenenza di Amantea nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Paola su una evasione fiscale ed una presunta truffa ai danni della Regione Calabria e della Provincia di Cosenza
5 gli indagate, residenti nelle province di Cosenza, di Roma e di Siena, tra i quali l'assessore al bilancio dal Comune di Amantea Rocco Giusta che si è dimesso ieri proprio in conseguenza dell'indagine.
Giusta è indagato, in qualità di commercialista, insieme ad un imprenditore di Amantea che sarebbe stato l'ideatore della truffa
Indagati anche tre legali rappresentanti di società e associazioni che in realtà sarebbero dei prestanome.
Dalle indagini, coordinate dal procuratore di Paola Pierpaolo Bruni e dal pm Maria Francesca Cerchiara, è emerso un meccanismo di false fatturazioni, pari a circa 9 milioni, emesse da società, enti morali e associazioni no profit, intestate a "prestanome", per evadere le imposte e creare un indebito credito Iva.
Me ha parlato oggi 26 luglio anche il TG3
Lo strano di tutta questa vicenda è che si conosce solo il nome di Giusta, che ha immediatamente presentato le sue dimissioni al sindaco Mario Pizzino dopo solo 28 giorni di attività politica ma non
Il sequestro riguarda i saldi attivi di 16 rapporti finanziari e 77 beni immobili (fabbricati e terreni) ubicati nel territorio senese, grossetano, romano, cosentino, reggino e messinese.
Un mare di beni.
Sofisticato il meccanismo di false fatturazioni, pari a circa 9 milioni di euro emesse da una serie di società (due delle quali estere, in realtà fittiziamente create al solo scopo di rendere più difficoltose le indagini), enti morali e associazioni no profit, intestate a “'prestanomi'' al fine di evadere le imposte e creare un indebito credito Iva nei confronti dell'erario.
Il falso credito di imposta veniva poi indebitamente utilizzato per compensare debiti Iva con ritenute d'acconto operate nei confronti di numerosi soggetti e mai versate.
Una vera e propria associazione a delinquere ?
Una parte delle false fatture, infatti, è stata utilizzata, unitamente ad altra documentazione mendace, quale giustificativo di spesa nell'ambito di un progetto di formazione professionale per l'apprendistato denominato ''Addetto al ricevimento'', nonché nell'ambito di corsi di formazione organizzati nei seguenti settori: ''Gestione dell'azienda agrituristica'', ''Tecnologia informatica nella gestione e promozione dell'agriturismo'', "Agricoltura sostenibile, rispetto per l'ambiente e qualità dell'azienda turistica''.
Tutte le operazioni illecite venivano abilmente ''schermate'' da scritturazioni contabili opportunamente predisposte che, come dimostrato anche dal loro confronto con i movimenti bancari afferenti i conti aziendali e quello personale del principale indagato, hanno permesso di veicolare oltre 1,6 milioni di euro a beneficio del truffatore il quale ha in parte trasferito il denaro su conti correnti esteri.
Ma voci dicono che potrebbe esserci altro che potrebbe coinvolgere anche il sistema bancario afferente
E non solo quello!
Con questi stratagemmi gli indagati traevano anche in inganno gli Enti finanziatori, che provvedevano quindi ad accreditare le relative somme.
Ora aspettiamo i nomi in vero in parte già noti almeno per l’in-preditore amanteano.
Amantea, infatti, è nota per i falsi corsi di formazione( vedi http://trn-news.it/portale/index.php/primopiano/item/7397-amantea-falsi-corsi-di-formazione-maurizio-vadacchino-sara-processato)
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