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Redazione TirrenoNews

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Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Interno Marco Minniti, ha deliberato lo scioglimento dei consigli comunali di Cropani (Catanzaro) e Brancaleone (Reggio Calabria) e la proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Brescello, a norma dell’articolo 143 del Testo unico degli enti locali.

 

La ‘ndrangheta controllava i due comuni

Sono state due operazioni antimafia a condurre allo scioglimento dei Consigli comunali.

Per quanto riguarda Cropani, la commissione di accesso antimafia per verificare gli atti amministrativi si è insediata il 28 dicembre scorso dopo l'operazione "Borderland", che ha portato alla notifica di 48 provvedimenti cautelari contro la cosca Trapasso di San Leonardo di Cutro, che ha portato in carcere, tra gli altri, anche il vicesindaco Francesco Raffaele Greco, evidenziando possibili influenze del clan nelle elezioni amministrative del 2014.

Nelle intercettazioni sono finiti gli interventi degli esponenti della cosca durante la campagna elettorale, con lo stesso vicesindaco che non ha avuto problemi a "vantarsi" dei sostegni ricevuti.

 

Per Brancaleone, invece, la Commissione è stata inviata il 31 dicembre scorso dopo l'operazione "Ecosistema" con l'accusa, nei confronti delle persone coinvolte, di concorso esterno in associazione di tipo mafioso, turbata libertà degli incanti, violenza privata, estorsione, illecita concorrenza con minaccia o violenza, tutte ipotesi aggravate dall'aver agito con modalità mafiose e per agevolare la cosca di riferimento; falsa testimonianza, corruzione per l'esercizio della funzione, corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, detenzione e porto illegale in luogo pubblico o aperto al pubblico di armi comuni da sparo.

 

Al centro dell'inchiesta c'è la gestione dei rifiuti con la ditta Ased. Tra i diversi amministratori locali coinvolti nell'inchiesta ci furono anche il vice sindaco di Brancaleone Giuseppe Benevoli; l'assessore al turismo di Brancaleone, Alfredo Zappia; l'assessore all'ambiente di Brancaleone, Giuseppe Domenico Marino.

Il 26 luglio 2017 sul sito ilcalabresedoc ha postato questa foto e questo articolo:

 

“L’incredibile foto che vi mostriamo arriva da Paola, in provincia di Cosenza. La foto è stata scattata precisamente in una strada di campagna a Paola.

Riguardo a ciò che rappresenta c’è poco da dire: è ben evidente un banco di nubi organizzato in modo da formare l’immagine di due mani che si apprestano a congiungersi, come nell’atto di una preghiera. Le “mani di dio”, così sono state chiamate, sono state fotografate da alcuni passanti. Il fenomeno, raccontano, è durato solo per qualche minuto, le nuvole si sono presto dissolte come spazzate dal vento e hanno assunto una conformazione normale.

 

Numerosi sono i testimoni e non ci sono neanche molti dubbi sull’autenticità della foto: non si tratta di un fotomontaggio a regola d’arte.

La signora Maria F., raggiunta dai giornalisti sul luogo, ha dichiarato “Stavo aspettando l’autobus per andare a Cosenza. Ero in compagnia di un ragazzo, anche lui aspettava il pulman come me. E’ stato lui, a un certo punto, a richiamare la mia attenzione. L’ho visto immobile e spaventato, mentre fissava il cielo. Voltandomi nella stessa direzione ho visto delle enormi mani che ci sovrastavano. Mia figlia mi ha regalato uno smartphone, ma non ho avuto la lucidità e la prontezza di tirarlo fuori per scattare una fotografia. Sono contenta che, invece, qualcuno abbia avuto la freddezza di fotografare il cielo. Sono ancora profondamente colpita. Ricordo che mi si raggelò il sangue”

 

Come la signora Maria tanti altri hanno riportato la propria esperienza.

Tutte le impressioni, e ovviamente la foto, sono adesso al vaglio di alcuni esperti. Un fenomeno del genere non si era mai verificato, o comunque non c’è alcuna documentazione al riguardo. Un paio di decenni fa, a Compostela, un gruppo di persone giurò di aver visto delle mani di Dio in cielo, ma nessuno fece delle foto e l’evento passò in sordina. Stavolta invece ci sono le prove. Gli esperti, dicevamo, hanno acquisito il materiale, ma non sanno dare una spiegazione. Qualcuno ha proposto che si sia trattato solo del caso, un allineamento fortuito delle nuvole, una clamorosa coincidenza, che ha ricreato un’immagine netta e così mistica. A prova di tale tesi sarebbe stata proposta la mutevole condizione delle pressioni atmosferiche della zona, cambiamenti di pressione particolarmente spiccati in questi ultimi giorni. Le nuvole, spostandosi in continuazione, creerebbero infinite immagine, e può capitare che qualcuna si avvicini a qualcosa di più dettagliato. Eppure questa giustificazione sembra troppo poco convincente. “Le mani di Dio” sono troppo evidenti e, sicuramente, la scienza non confermerà mai ciò che realmente sembrerebbe essere: un miracolo!”

 

NO! Non è un miracolo ma una bufala!

Già si poteva intuire dallo sfondo sulla foto che non appartiene a Paola.

E poi per capire che ci troviamo di fronte fotomontaggio, basta osservare la mano di sinistra che risulta sgraziata e non armonica nelle sue forme, come se fosse stata disegnata a mano.

 

Le dita hanno tutte la stessa lunghezza!

La foto è stata realizzata utilizzando l’effetto “burn tool” di Photoshop come un pennello ed aggiungendo altri filtri e livelli.

Ed infatti è bastato un giro sul web ed abbiamo scoperto che il 16 dicembre 2016 sul sito by bufalepertuttiigusti c’era la stessa identica foto!

A Cinisello Balsamo!

E perfino lo stesso testo:

La differenza è che a Paola la signora si chiamava Maria F. ed a Cinisello si chiamava Giovanna L:!

Che non siano due politiche? Controllate gente, controllate.

Francesca Menichino a margine della dichiarazione di Maurizio Vadacchino:posta su facebook la seguente nota:

 

“Questa è proprio bella!

E' uscito allo scoperto l'indagato accusato di truffa ai danni della Regione e della Provincia di Cosenza insieme all'assessore (ex) Giusta, indagato già da mesi ma candidatosi alle elezioni per risanare i conti del Comune insieme a Pizzino.

Un indagato che si permette di ironizzare pubblicamente su chi lo sta indagando e che definisce "ignorante" la Guardia di Finanza quando dice che "la normativa vigente in merito la dovrebbe conoscere".

Una cosa del genere non l'avevo mai vista!

 

Si ritiene forse onnipotente costui che non conosco?

In effetti in questo scritto sgrammaticato il signor Vadacchino azzarda un ironico paragone con Gesù Cristo, come moltiplicatore non di pani ma di soldi.

E' davvero incredibile.

 

Difende Giusta, ma questo è il meno.

Forse il signore in questione dovrebbe ricordare che è tuttora sotto processo per fattispecie analoghe, dovrebbe evitare di vantarsi della prescrizione, perchè essere prescritti non significa essere innocenti, e magari impegnarsi a provare la sua innocenza nelle sedi opportune e non sui giornali dove gli inquirenti ovviamente non possono rispondergli.

 

Abbiamo bisogno di buoni esempi in questa società malata, abbiamo bisogno di valori e di rispetto.

Le auguro di dimostrare la sua innocenza.

Ma io sto con la Guardia di Finanza e con tutti gli eroi normali che ogni giorno fanno il loro lavoro silenzioso per garantire il rispetto della legge in questa difficile terra di Calabria, dove pochi furboni spesso si appropriano di risorse pubbliche che potrebbero distribuire lavoro e dignità a tanti calabresi onesti.

 

Un giudice deciderà se lei appartiene o meno alla categoria, nel frattempo nessuno si permetta di ironizzare sulla Guardia di Finanza di Amantea o di altre città.

Glielo dico nella mia funzione pubblica di membro della massime assise della nostra comunità, il Consiglio Comunale!

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