
Redazione TirrenoNews
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Arresti Amantea: Il Tribunale del riesame il 2 agosto si pronuncera' su La Rupa e Socievole
Venerdì, 28 Luglio 2017 17:47 Pubblicato in Primo PianoGli avvocati hanno chiesto la loro scarcerazione.
Nessuna esagerazione se sosteniamo che tutta Amantea( e non solo) aspetta con ansia la pronuncia del Tribunale del Riesame di Catanzaro sulla vicenda della inchiesta della Procura di Paola sull'ultima campagna elettorale che ha portato al recente arresto dell’ex sindaco di Amantea Franco La Rupa e del neo consigliere comunale Marcello Socievole.
Ovviamente i cittadini sono divisi tra innocentisti e colpevolisti, tra i compassionevoli ed i preoccupati dello stato di salute del povero Socievole, in particolare, del quale giungono voci di una fortissima insofferenza verso il regime carcerario, e che invitiamo a pregare per resistere a questa terribile prova umana, e coloro che vorrebbero, per ragioni politiche e non, lasciarli marcire nelle patrie galere fino al giudizio e, se possibile, oltre.
Quand’anche positivo per loro.
Si sa che l’odio è molto più potente dell’amore.
E pochi ricordano che come diceva Victor Hugo “Quanto più piccolo è il cuore, tanto più odio vi risiede”
Ricordiamo che il gip di Paola ha respinto la richiesta di scarcerazione presentata dagli avvocati Nicola Carratelli e Ivonne Posteraro (difensori di Socievole) e dal collega Francesco Gambardella (difensore di La Rupa).
Ma i legali ora si sono rivolti al Riesame per chiedere la scarcerazione o, in subordine, una misura restrittiva meno afflittiva.
Ora si attende l'esito del Tdl.
Migranti: Arrestata per corruzione funzionaria della Prefettura di Catanzaro, Nerina Renda
Venerdì, 28 Luglio 2017 17:13 Pubblicato in CatanzaroCatanzaro 28 luglio.Ora tocca anche ai funzionari prefettizi!
Una funzionaria della Prefettura di, Nerina Renda, di 53 anni, ed un imprenditore, Salvatore Lucchino (73), entrambi di Lamezia Terme, sono stati posti agli arresti domiciliari dalla squadra mobile per corruzione.
Il "prezzo" pagato, secondo l'accusa, sarebbe stato un immobile a Feroleto Antico e la promessa di denaro.
L'immobile è stato sequestrato.
L'indagine, coordinata dal pm Paolo Petrolo, del gruppo reati contro la pubblica amministrazione coordinato dall'aggiunto Giovanni Bombardieri della Procura diretta da Nicola Gratteri, è iniziata dopo la stipula, il 29 dicembre 2014, di una convenzione tra la Gianal Srl, società cooperativa gestita dall'imprenditore, e la Prefettura, all'esito della gara d'appalto bandita per la gestione del servizio dei migranti richiedenti protezione internazionale.
Dalle indagini è emerso che Lucchino aveva stretto una relazione con la Renda, che all'epoca era in servizio al Settore Immigrazione Rifugiati, e che, nel 2015, ha ceduto alla Renda un immobile.(Ansa)
L'inchiesta, coordinata dalla Procura di Catanzaro diretta da Nicola Gratteri, è iniziata dopo la stipula, il 29 dicembre 2014, di una convenzione tra la Gianal Srl, società cooperativa gestita dall'imprenditore, e la Prefettura, all'esito della gara d'appalto bandita per la gestione del servizio dei migranti richiedenti protezione internazionale.
Le indagini hanno permesso così di accertare che Renda, funzionario in servizio, all'epoca dei fatti, nell'area IV - Settore Immigrazione Rifugiati - della Prefettura di Catanzaro avrebbe favorito, a fronte di un corrispettivo economico, l'imprenditore lametino gestore della società cooperativa Gianal, nella instaurazione di un rapporto convenzionale.
La funzionaria poi avrebbe partecipato attivamente all'espletamento della procedura di gara indetta dalla Prefettura, anche attraverso sopralluoghi e ispezioni nella struttura di Lucchino, esprimendo parere positivo.
Renda, trasferita dal precedente incarico, avrebbe anche svolto il ruolo di amministratore «di fatto» del centro.
Entrambi sono accusati, in concorso tra loro, del reato di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio.
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Dopo la aggressione di Salvatore “il marsigliese” ad Amantea , eccone un’altra a Briatico
Un controllore di Trenitalia è stato aggredito nella stazione di Briatico da due cittadini extracomunitari.
Il controllore, insieme ad un collega, si è avvicinato ai due stranieri fermi sul marciapiede in attesa di salire sul treno Lamezia-Rosarno.
Quando i dipendenti di Trenitalia hanno fatto presente che acquistare il biglietto sul treno, anche se la biglietteria era chiusa, costava cinque euro in più, i due stranieri si sono alterati.
Ne è nato un battibecco al termine del quale uno dei due ha spinto il capotreno facendolo cadere.
L'uomo ha riportato la frattura di una costola con una prognosi di 7 giorni.
I due extracomunitari sono fuggiti.
Sul caso stanno indagando gli investigatori della Polizia ferroviaria.
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