
Redazione TirrenoNews
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Tommaso Signorelli scrive alla cittadinanza…..
Venerdì, 28 Luglio 2017 08:30 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiEcco il testo integrale:
“Carissimi concittadini, dopo soli 45 giorni di Amministrazione Pizzino, i risultati sono a dir poco disastrosi.
Non voglio entrare in merito alle vicende giudiziarie e comprendo perfettamente lo stato d'animo degli indagati e dei familiari.
Soprattutto comprendo il momento di coloro i quali sono stati privati della loro libertà.
Ma, è doveroso da parte mia chiarire alcuni aspetti in merito a tutto ciò che è accaduto durante la campagna elettorale e subito dopo la proclamazione di Pizzino Sindaco di Amantea.
Come ben ricorderete, il sottoscritto, durante la competizione elettorale implorava a tutta la cittadinanza di non cedere ai ricatti e di votare liberi senza paura delle ritorsioni.
Mi ero accorto che parecchi cittadini erano timorosi e nello stesso tempo, dicevano che non mi votavano perché qualche candidato avversario aveva promesso di tutto e di più.
Non mi meravigliava il fatto delle promesse ma, ero stupito per i ricatti e le minacce che in moltissimi casi ho riscontrato.
Tutti sapete che l'ultima settimana l'aria della vittoria era a mio favore.
Invece è successo di tutto e di più.
Sarà la Magistratura a stabilire se le elezioni del 2017 sono da invalidare oppure no.
Voglio precisare che ne io, né i miei candidati, abbiamo fatto denuncia, durante la campagna elettorale, di modi e azioni ( illegali) che alcuni esponenti nonché sponsor ufficiali della lista Pizzino hanno posto in essere proprio per non essere strumentalizzati politicamente.
Dopo le elezioni, invece, in seguito a una registrazione di dominio pubblico, ho ritenuto porre all'attenzione degli organi inquirenti, tale registrazione perché, a mio avviso, dimostra un modus operandi della lista Pizzino durante le elezioni del 2017.
Voglio precisare che la mia deposizione è avvenuta circa un mese dopo l'apertura delle indagini e da parte mia ritengo sia stato un atto dovuto.
Voglio precisare inoltre che, i miei candidati, hanno deciso di unirsi a me perché non abbiamo fatto altro che depositare una registrazione che era già in mano agli organi inquirenti ed era doveroso da parte nostra agire nella massima legalità e trasparenza.
Oggi qualcuno strumentalizza la vicenda come se a causa nostra siano avvenuti gli arresti.
Ma veramente si può pensare che La Rupa e Socievole siano stati arrestati solo perché abbiamo depositato una registrazione tra l'altro dopo un mese dall'inizio delle indagini?
Io capisco i familiari e i tifosi dei 2 soggetti in questione che cercano di far passare il nostro gesto come una vigliaccata. NON È COSÌ.
Prima di prendersela con noi si devono fare un esame di coscienza.
Qualcuno dice che queste cose sono state sempre fatte e che non c'è nulla di scandaloso nella condotta di La Rupa e Socievole.
Allora se questi devono continuare ad essere i metodi per decidere la vittoria di una lista io non mi ci ritrovo più.
La mia squadra ha fatto una campagna elettorale nelle piazze senza promettere e senza ricattare, tanto meno, minacciare nessuno.
Dopo tutto quello che il sottoscritto ingiustamente ha passato se ha deciso di rimettersi in gioco lo vuole fare nella massima trasparenza e, laddove intravede il malaffare è pronto a combatterlo.
Come in questa vicenda.
Mi dispiace solo che ci sono famiglie considerate per bene nella nostra città che sono paladine della legalità a corrente alternata. In questa vicenda non fa tanto male l'arresto di La Rupa quanto quello di Socievole.
Sembra che sia stata attaccata la CASA BIANCA O LE TORRI GEMELLE.
E' un duro colpo per le famiglie INTOCCABILI DOMINATRICI DEL TERRITORIO.
Io non ho nulla contro queste grandi famiglie ma devono pensare sempre alla stessa maniera: se uno va in carcere qualche cosa ha commesso.
Almeno questo fino alla scorsa settimana era il loro pensiero.
Oggi invece sento parlare tanto di garantismo.
Lascio a tutti voi la risposta.
Un Abbraccio a tutti. Tommaso Signorelli
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SS18. Basta incidenti, Basta Vittime! Incontro ad Amantea per Sicurezza Stradale
Giovedì, 27 Luglio 2017 20:31 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaLa statale 18 è da troppi anni teatro di sciagure dovute anche ma non solo, ad una pessima condizione del manto stradale e della segnaletica.
Per focalizzare la attenzione sociale e politica sul problema della SS18 si terrà domani 28 Luglio ad Amantea alle ore 18.00 presso la sala convegni Hotel Mediterraneo Palace il primo degli appuntamenti previsti dalla Campagna di sensibilizzazione “Patto della Sicurezza Stradale”.
Mille i problemi del traffico, anche sulla SS18.
Parliamo del mancato rispetto della norma che al tempo della sua realizzazione, agli inizi degli anni sessanta, prevedeva una forte distanza delle costruzioni dalla statale.
Una distanza che avrebbe permesso la realizzazione di strade gemellate da destinare al traffico secondario.
Parliamo della quasi totale mancanza di rotatorie.
Parliamo degli incroci con le strade trasversali per l’accesso al mare, incroci mai presidiati da Forze dell’ordine, incroci al più protetti da semafori
Parliamo del business degli autovelox e photored, veri e propri bancomat realizzati con la scusa della sicurezza stradale ma senza che gli incassi siano stati mai destinati realmente alla sicurezza.
Parliamo dell’abuso di presenza di TIR su una modesta SS18 pur in presenza di ordinanze sindacali emanate al tempo dei gravissimi incidenti mortali da essi provocati.
Parliamo dei grandi di finanziamenti che la politica ha disposto per la A2 Sa.-RC e per la SS106 dimenticandosi totalmente della SS18
Parliamo dell’abuso di pubblicità sulla SS18 che distrae gli automobilisti come se non fossero già distratti anche da altro.
Parliamo della mancanza di illuminazione pubblica in alcuni tratti cruciali
Parliamo della carenza di catarifrangenti sui guardrail
Dopo l’ incontro dello scorso anno a Belvedere Marittimo anche quello di Amantea.
L’iniziativa è promossa in collaborazione con UNPLI Calabria, GS Gestione Sinistri srl e con il patrocinio del Comune di Amantea e diverse organizzazioni No Profit.
Il programma prevede i saluti del Sindaco della città di Amantea Mario Pizzino del comandante dei vigili urbani Emilio Caruso a seguire gli interventi dell’assessore all’urbanistica del Comune di Amantea Luca Ferraro, del presidente di “Ada Cuglietta” Aurelio Longo, di Antonello Grosso La Valle, responsabile UNPLI Cosenza, Fabio Pugliese dell’associazione Basta Vittime della SS.106, dell’assessore alle Infrastrutture della Regione Calabria Roberto Musmanno.
Le conclusioni saranno affidate ad Enza Bruno Bossio membro della Commissione trasporti della Camera dei Deputati.
E’ prevista inoltre una tavola rotonda con i Sindaci del Tirreno Cosentino.
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Amantea La strana aggressione e lo strano furto a Salvatore “ il marsigliese”
Giovedì, 27 Luglio 2017 17:34 Pubblicato in CronacaGli amanteani tutti presi dalle vicende della politica locale sono stati così distratti da non aver colto la notizia della strana aggressione e dello strano furto a Salvatore “ il marsigliese”.
Salvatore, detto “ il marsigliese”, è uno degli ultimi pescatori amanteani.
Pescatore, figlio di pescatori, di quelli che la notte va per mare e la mattina vende il pescato davanti al lungomare e talvolta su Via Garibaldi o davanti al Lidl.
Salvatore ha una stranezza quale è quella di portare con sè ( tutti) i soldi mantenendoli nelle tasche dei pantaloni e tirandoli fuori per dare il resto.
Un comportamento che gli amanteani conoscono e mai Salvatore ha subito una aggressione e tantomeno un furto.
Ma ad Amantea ormai non ci sono solo amanteani, ma di tutto e di più.
E tra questi anche extracomunitari.
Due di questi sarebbero gli autori della aggressione e del furto.
Una aggressione avvenuta sul frequentatissimo lungomare di Amantea, seppur in una zona marginale , e peraltro alle 21.30, un orario di alta frequentazione, mentre Salvatore circolava sul suo ciclomotore
Impossibile supporre che i due extracomunitari abbiano colpito a caso.
Ci sembra evidente che, al contrario, sapessero chi e come colpire
Non solo ma ci riferiscono che era come se lo attendessero
Subito buttato a terra e colpito con un pugno che potrebbe averlo stordito e che potrebbe averne ridotto la propensione alla difesa.
Poi il furto del denaro mantenuto nelle tasche
Una domanda si impone.
Ma perché gli extracomunitari avevano il viso travisato?
Forse perché lui li conosceva ed avrebbe potuto indicarli ?
E dove li aveva conosciuto/incontrati?
Sul lungomare, su via Garibaldi o magari davanti al Lidl dove alcuni extracomunitari ogni giorno chiedono l’elemosina?
Questa potrebbe essere una pista investigativa da seguire, magari identificando gli extracomunitari che ogni giorno chiedono l’elemosina , anche per capire se siano ospiti dei centri amanteani o dei dintorni ( Longobardi, Serra di Aiello ) o se siano facenti parte dei gruppi autonomi che fuori dai programmi assistenziali vivono senza controlli e senza regole nella nostra cittadina e di cui nessuno si cura.
Ma su questa situazione ci ritorneremo.
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