
Redazione TirrenoNews
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Catanzaro Lido Un giovane di nazionalità gambiana lavorava nel quartiere Lido.
L’uomo, era nato nel 1989 e soffriva di asma.
Nel pomeriggio di ieri ha accusato un malore.
Per questo è stato trasportato alla vicina Guardia Medica ma è deceduto prima che potesse essere soccorso.
Sul posto i Carabinieri e i vigili del Fuoco di Sellia Marina e successivamente il medico legale .
Il cadavere del ragazzo al momento è rimasto sul sedile posteriore nell'auto che era servita per il trasporto alla Guardia Medica
Cause evidentemente naturali alla base del decesso.
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Ecco cosa scrive Vincenzo Lazzaroli:
Venerdì, 16 Marzo 2018 22:38 Pubblicato in Campora San Giovanni“Nell’ultimo “tragicomico” consiglio comunale del 13 Marzo, abbiamo potuto apprendere con estrema chiarezza come girano alcune dinamiche politiche ad Amantea.
Nella sostanza, per come dichiarato dall’ex Consigliere di maggioranza Aloisio, l’attuale amministrazione sarebbe frutto di compromessi politici, compattata solo per essere a servizio di qualcuno e non sicuramente dell’intera comunità.
Di sicuro non si scopre l’acqua calda, d’altra parte con le dichiarazioni pesantissime di Aloisio in consiglio comunale, viene confermato che la maggioranza attuale è strutturata da tanti “vassalli” assoggettati al potente di turno.
Uno spettacolo increscioso che mortifica l’intera comunità amanteana, che ancora oggi nonostante i tanti proclami, non ha la possibilità di partecipare ai consigli comunali attraverso le dirette streaming.
In effetti, proprio nel consiglio comunale del 13 marzo (delibera CC N. 6), il consigliere Giacco dichiarava che NON ci sono risorse per le riprese, che ci hanno provato invitando tutti (???).
In poche parole, prima si è approvato il regolamento per la diretta dei consigli, poi però magicamente si scopre che non ci sono le risorse e nessuno è interessato ad effettuare le riprese!!
Non so se ridere o piangere rispetto all’improvvisazione dimostrata anche su questo importante strumento di partecipazione democratica.
Quali risorse bisogna impiegare per aprire un canale Facebook per una diretta streaming??
Per dare un ordine di grandezza:
• un notebook, sicuramente facilmente reperibile nella sede comunale: costo 0 euro;
• una connessione internet che il comune già dispone: costo 0 euro;
• un software di videoregistrazione (Adobe Flash Media o similari) chiaramente opensource: costo 0 euro;
• un account alla piattaforma digitale (facebook) anche questo del tutto gratuito;
• l'apertura di un canale YouTube per permettere l'archiviazione delle riprese e la loro visione on demand: costo 0 euro;
• una o due webcams per la ripresa delle immagini, possiamo preventivare una spesa di circa 50 o 60 euro.
In conclusione, qualora ve ne sia la volontà, l'attivazione di un simile servizio costerebbe alle casse comunali non più di 100 euro
L’amministrazione pubblica deve garantire l'effettiva partecipazione democratica di tutti i cittadini all'attività politico-amministrativa, sindacale, attraverso le dirette; ciò dev’essere un obiettivo prioritario
Le sedute del Consiglio Comunale sono pubbliche e tutti i Consiglieri devono rispondere ai cittadini del loro operato.
Proprio per questo motivo, la diretta in streaming del Consiglio rappresenta una di quelle operazioni che possono favorire la puntuale informazione del cittadino.
Ricordo a me stesso, che gli ideatori della trasmissione “Zippa 29” più volte hanno manifestato la volontà di effettuare le dirette del consiglio in streaming, a titolo gratuito!!
Invito, pertanto, l’attuale maggioranza ad attivarsi con i fatti per predisporre la diretta streaming già dal prossimo consiglio comunale perché’ gli elementi ci sono tutti, anche attraverso “Zippa 29”.
Non ci possono essere più attenuanti, se la diretta streaming non verrà attivata per la storiella delle poche risorse disponibili, sarà solo per un alibi inaccettabile e i cittadini penseranno che non si vorrà far vedere quello che succede in consiglio.
Ciò abbasserà ulteriormente la credibilità’ politica di questa maggioranza, già abbastanza precaria.
Vincenzo Lazzaroli
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Amantea. Vogliono cambiare lo stemma comunale?
Venerdì, 16 Marzo 2018 22:14 Pubblicato in Primo PianoNobilis , Fidelissima rectoribus.
Stamattina nei corridoi del comune si parlava del motto presente nello stemma del comune di Amantea” "Nobilis, Fidelissima Regibus”, contestandone la mancanza di modernità.
In sostanza è come se si contestasse la dicitura SPQR (dal latino Senatvs PopvlvsQve Romanvs - il Senato e il Popolo Romano) rinvenibile sullo stemma della città di Roma.
Inutilmente ho tentato di spiegare che si tratta di un titolo che la città ha guadagnato nel corso della sua storia per aver sostenuto lunghi e memorabili assedi, tra cui quello del 1269, quando restò fedele agli Aragonesi, del 1495, quando si schierò con il re Ferrante e del 1806 quando si oppose alle truppe francesi
I Politici, i massoni ed i ricchi al posto dei re?
Dobbiamo scrivere Nobilis , Fidelissima rectoribus.
E tutto per farlo apparire moderno come apparirebbe se traducessimo "Nobilis, Fidelissima Regibus”, cioè “Nobile, fedelissima ai re” in “Nobilis , Fidelissima rectoribus”, cioè “Nobile, fedelissima ai governanti, ai nuovi re, ai potenti, chi essi siano”.
Politici, massoni, ricchi.
Rectoribus , infatti, non è certamente la cultura come mostra palesemente la grassa ignoranza sulla storia patria di cui siamo pervasi.
Non abbiamo nemmeno una biblioteca con una ricca sezione di storia patria.
E rectoribus non è ancor meno l’amore per il luogo natio, visto lo stato di abbandono del centro storico.
Infatti se Amantea avesse voluto confermare il suo Motto avrebbe perlomeno acquisito ai suoi beni il castello, le cui origini scendono ai Bizantini e si evolsero, nel tempo, ai Normanni, agli angioini, agli svevi, agli aragonesi , agli stessi Borboni.
Parliamo di quel castello e di quella torre civica che oggi sono in mano ai privati ed in pieno stato di abbandono.
E senza dimenticare il Collegio dei Gesuiti, la Chiesa di San Nicola di Myra, eccetera, eccetera, eccetera.
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