
Redazione TirrenoNews
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La macchina era parcheggiata sotto casa della vittima.
A dare l’allarme la moglie.
Sul caso indagano i carabinieri di San Lucido
E’ accaduto giovedì scorso, nella serata.
Non abbiamo notizie dirette.
Sembra che a dare l’allarme sia stata la moglie della vittima, in quel momento a casa con i figli.
L’uomo era fuori per interessi privati.
Erano da poco passate le 23.30 quando la moglie ha avvertito strani rumori.
Andata fuori a controllare, la donna si è resa conto che era successo qualcosa di grave ed ha allertato il marito ritornato velocemente a casa.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri di San Lucido.
Dei quattro colpi due hanno danneggiato la carrozzeria e il lunotto posteriore infrangendo il vetro; un terzo colpo avrebbe preso il finestrino lato passeggero posteriore e l’ultimo colpo il parabrezza dell’auto, una Alfa Romeo 156.
L’uomo sembra di aver riferito ai carabinieri di non sapere chi siano, nè di avere avuto rapporti con persone poco raccomandabili o di aver promesso qualcosa.
Amantea dove manca il lavoro tanto che gli appalti si assegnano a sorteggio
Lunedì, 19 Marzo 2018 09:15 Pubblicato in Campora San GiovanniSe occorreva un preciso segno della gravità della situazione occupazionale del comune di Amantea eccolo.
Una situazione terribile se dalla casa comunale si cambiano in corso d’opera degli appalti.
Parliamo del servizio di affissione manifesti e di accertamento delle affissioni abusive.
I fatti
Con determina 300 del 13 marzo 2018 era stata indetta una manifestazione di interesse per l’affidamento diretto del servizio di affissione manifesti e di accertamento delle affissioni abusive.
Il bando disponeva che l’offerta doveva essere presentata sul singolo pezzo affisso determinato in euro 0,90 e non deve essere inferiore ad euro 0,70 a pezzo.
Il bando disponeva, inoltre, che non sarebbero state accettate offerte superiori a 0.90 euro ed inferiori a 0,70 euro a pezzo.
Notevoli erano le riserve su tale bando, ma di questo non ne parliamo lasciando eventualmente la cosa per eventuali ricorsi delle ditte non aggiudicatarie.
Ora, invece, la determina n 309 del 16 marzo che integra e rettifica la precedente determina n 300 disponendo che “nell’eventualità di eguale miglior prezzo ribassato ( per il comune, ovviamente) proposto da più soggetti si provvederà all’affidamento diretto tramite sorteggio”.
E’ di tutta evidenza che il comune di aspetta molta partecipazione ed offerte molto prossime al valore minimo se come detto in corso di gara cambia le regole.
Le riflessioni
Appare palese che siano pervenute riflessioni cogenti.
Quello che non si comprende è se la rettifica della manifestazione di interesse induca, come sembra, lo slittamento del termine di presentazione delle offerte previsto anche nella determina del 16 marzo al 31 marzo 2018.
Per questo ed altri dubbi ci si può rivolgere al RUP responsabile della gara.
PS. Non vorremmo sottovalutazioni che portino a rinunce in orso di esecuzione dell’appalto.
Ci sembra infatti che nel settore delle affissioni ci sia molto da rivedere. Molto? No moltissimo.
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Salva una migrante incinta in mezzo alla neve e viene incriminato .
Domenica, 18 Marzo 2018 22:22 Pubblicato in MondoQueste sono le cose che la stampa italiana non vi racconta.
I migranti vengono respinti alla frontiera di Ventimiglia.
Ed allora si avventurano sempre più spesso lungo i passi ed i sentieri ad alta quota incuranti delle condizioni climatiche , senza la minima conoscenza dei rischi a cui vanno incontro ma determinati a raggiungere la Francia.
Le autorità segnalano che vengono rintracciati fino a 20-30 stranieri al giorno che tentano il passaggio illegale tra Italia e Francia
Si tratta di circa 10 mila stranieri all’anno.
A soccorrerli il gruppo «Refuge solidaiere» volontari della zona di montagna a cavallo del Piemonte e della Savoia che si impegnano in operazioni di soccorso.
All’inizio della settimana Benoit Duclois si trovava con alcuni volontari nella zona tra il Monginevro e Claviere quando ha avvistato mentre arrancava nella neve alta un gruppo di persone.
Si trattava di una famiglia nigeriana: un uomo, due bimbi di 2 e 4 anni e una donna.
Quest’ultima è subito apparsa quella in maggiori difficoltà: respirava a fatica, era sfinita anche perché era in avanzato stato di gravidanza.
Le guide hanno subito prestato soccorso e sono riusciti a condurre tutto il gruppo fino al loro fuoristrada per condurre la famigliola a valle.
Dovevano raggiungere l’ospedale più vicino ma, alle porte di Briançon, secondo quanto riportato dai media francesi, una pattuglia della Gendarmerie ha bloccato l’auto guidata da Duclois contentandogli il fatto che aveva a bordo dei clandestini privi di documenti.
Proprio in quegli istanti, per di più, la donna ha cominciato ad avvertire le doglie del parto e la guida ha supplicato che venisse consentito di raggiungere l’ospedale al più presto.
Nulla da fare: la guida alpina è stata trattenuta dai poliziotti e condotta in caserma.
È stata comunque fatta arrivare un’ambulanza che ha portato la partoriente in ospedale dove è venuto alla luce un maschietto.
Mamma e neonato stanno bene e verrebbe da parlare di lieto fine.
Non per Benoit Duclois, che il 14 marzo scorso ha ricevuto un avviso di comparizione e l’accusa formale di violazione delle leggi sull’immigrazione.
La Francia sta cercando in tutti i modi di fermare gli ingressi illegali via terra nel suo territorio ma d’altra parte proprio l’intervento dei volontari ha fino a oggi scongiurato la perdita di vite umane lungo la nuova rotta tra le montagne aperta dai migranti e dai passeurs.
Rischia 5 anni di carcere per immigrazione clandestina.
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