
Carissimo Peppe stamattina sono a casa per un giorno di ferie ma non per festeggiare l'8 marzo ma per gli innumerevoli impegni casalinghi che trascurati da giorni sono diventati una vera e proprio emergenza! Sai come succede in tutte le nostre case, panni da lavare, da stirare, vetri da pulire, il pranzo, la cena ecc.
Tutte quelle cose insomma che mi fanno sentire tanto stanca a fine giornata ma stranamente appagata e realizzata come donna quasi più di una giornata di lavoro!!
Immersa nelle mie faccende stavo riflettendo su una tua osservazione di ieri sera, “la politica al servizio degli altri per migliorare la nostra condizione attuale attraverso opere di sensibilizzazione e proposte” (più o meno era questo il concetto).
I giovani hanno perso di vista proprio questo concetto, per loro la politica è ormai diventata occasione per chiedere ed ottenere in maniera veloce soldi e molta visibilità.
Vedono la politica non come servizio verso gli altri ma mezzo per arrivare subito e senza fatica ad avere una posizione nella società,
Mi piacerebbe recuperare questo concetto fra i giovani, tornerebbe molto utile alla società ed al futuro della classe dirigente di qualsiasi partito politico. Non è forse anche questo un compito di chi fa politica?
Spero di poter lavorare con te a questo progetto che darebbe tanta dignità alla politica e tanto interesse a nostri giovani così “persi”, ma così pieni di potenzialità e di tanta intelligenza!
Alle donne invece vorrei non inviare gli auguri per la festa della che io personalmente non ho mai condiviso se non sul piano del ricordo di eventi e persone che hanno contribuito all'elevazione del genere femminile nella società e che sono stati/e determinanti per ottenere dignità e diritti.
Io personalmente penso ed è un mio parere personale, che fino a quando le donne avranno una festa dedicata a loro come se fossero una specie protetta dal wwf da salvare dall'estinzione, le donne avranno ben poco da festeggiare perchè evidentemente ancora non si sentono padrone del loro destino e delle loro scelte.
Vorrei dire alle tante donne della nostra città che la prossima fiaccolata va organizzata partendo da ogni punto della città fino alla casa comunale, per protestare contro un'amministrazione comunale sorda alle esigenza delle nostre famiglie e dei nostri giovani. Dovremmo chiedere una città dignitosa come lo sono le nostre case da noi curate ed amministrate, scuole sicure e vivibili, spazi da dedicare alla socialità e all'aggregazione per le famiglie , per i ragazzi e per gli anziani e non solo edilizia selvaggia e attività commerciali.
Dovremmo pretendere più legalità, più controllo del territorio da parte delle autorità competenti, dovremmo chiedere più aiuti per le famiglie ed per anziani in situazioni di bisogno, più progetti per sostenere il diritto allo studio e per arginare l'evasione scolastica, e tanto altro ancora!
Vorrei dire alle donne di questa città che la più importante associazione di cui si può far parte è la famiglia ed è lì e soltanto lì, che si costruiscono le basi della società, attraverso i nostri figli ed attraverso i valori ed i principi che avremmo saputo trasmettere loro, attraverso le passioni (dei ragazzi e non le nostre!) che noi avremmo saputo incentivare.
Soltanto così potremmo assicurare al futuro uomini sicuri e soddisfatti, attraverso la forza dell'amore che solo una famiglia sana ed unita può trasmettere.
Alle ragazze invece voglio fare un appello citando un titolo che compare oggi su un quotidiano nazionale: - Ragazze scendete dai tacchi a spillo (che peraltro piacciono un casino a chi vi scrive!) riprendetevi dignità e diritti, e ricordatevi che c'è ben altro oltre i soldi, i vestiti firmati, e le ricariche dei telefonini, c'è la vita, quella vera, quella che quando passa non torna più!!
Grazie per avermi dedicato un po' del tuo tempo è stato come prendere un caffè con un amico, adesso torno alle mie cose di donna che mi fanno sentire utile, appagata e anche un po' … stanca.
Buona giornata
Sandra Casella
Se il buon tempo si vede dal mattino, come dice l’adagio, e nel caso dall’inizio dell’anno, il 2013 sarà un buon anno per la lotta alla droga sul tirreno cosentino.
Ad Amantea già i primi di gennaio il fermo da parte dei carabinieri di un venticinquenne M.S. .( celibe, nullafacente) e di in ventenne R.M. .( celibe, nullafacente) entrambi già noti alle forze dell’ordine che viaggiavano a bordo di uno scooter all’interno del quale, abilmente occultata, è stata trovata marijuana già divisa in dosi pronte allo spaccio con conseguente inevitabile deferimento alla Procura di Paola per traffico di sostanze stupefacenti.
E di questi giorni sempre i carabinieri della stazione di Belmonte Calabro effettuando un normale servizio di controllo del territorio hanno fermato il ventiseienne amanteano A.G. (celibe, disoccupato ed incensurato) che viaggiava con a bordo del mezzo 50 grammi circa di marijuana e tratto in arresto.
Sempre in questi giorni gli uomini del gruppo radiomobile della compagnia di Paola guidata del Capitano Acquotti hanno segnalato alla Prefettura due giovani di Cetraro ed uno di Paola per uso personale di sostanze stupefacenti e trovati in possesso di 3,7 grammi di cocaina.
Tutti i Carabinieri dell’area di Paola( 10 stazioni ed il NORM) restano impegnati alla lotta al traffico e consumo di droga.
Il Ministero dell’Interno con propria Circolare n. 1424 del 18 febbraio 2013, ha regolato la chiusura dei centri per l’assistenza dei profughi del Nord Africa giunti in Italia nel 2011. In realtà tutto si era concluso già il 31 dicembre 2012, poi il Governo ha emanato l'OCDPC n. 33 del 28/12/2012 c( vedi a piè di pagina) con la quale è stata disposta la continuazione della gestione della emergenza di cui al DPCM del 5 aprile 2011 a cura del Ministro dell’Interno , tramite le Prefetture, fino al 28 febbraio 2013, cioè domani. Ora la circolare dispone la chiusura dei centri con il risultato che tutti gli ospiti dovranno trovare una diversa soluzione alle proprie esigenze abitative . Per agevolare questo passaggio ad ogni profugo sarà erogato un assegno cash di 500,00 euro.
Ovviamente la circolare modula anche le cd “Misure per favorire i percorsi di uscita” disponendo che in questi rientrano i programmi di rimpatrio volontario ed assistito che resta affidato all’OIM ( Organizzazione Internazionale delle Migrazioni).
Il Consiglio Italiano per i Rifugiati – Cir lancia l’allarme. Secondo il CIR venerdì primo marzo infatti i centri accoglienza verranno chiusi e circa 13 mila profughi non sapranno dove andare. ( secondo MEDU Medici per i Diritti Umani sono invece 17.000).
Alcune organizzazioni di tutela dei profughi si chiedono “dove andranno i profughi senza documenti, perché in attesa del permesso o del responso della Commissione?”
Ma se questo rappresenta un problema nel problema resta anche l’altro e cioè dove finiranno le migliaia di profughi in tutta Italia ai quali è stato rilasciato il permesso triennale o quinquennale?
La preoccupazione è quella che possano restare vittime di sfruttatori.
Sul tema è intervenuta anche l’Anci
Vedi : http://www.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=10325&IdDett=40895
OCDPC n. 33 http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/view_dossier.wp?contentId=DOS24090