
Senato
E’ in corso lo scrutinio in tutte le sezioni di Amantea.
Alcune sezioni in Calabria non hanno ancora cominciato.
Votanti ad Amantea
Sezione 1 totale votanti 433
Sezione 2 totale votanti 580
Sezione 3 totale votanti 526
Sezione 4 totale votanti 481
Sezione 5 totale votanti 471
Sezione 6 totale votanti 614
Sezione 7 totale votanti 570
Sezione 8 totale votanti 753
Sezione 9 totale votanti 493
Sezione 10 totale votanti 420
Sezione 11 totale votanti 568
Sezione 12 totale votanti 362
Sezione 13 totale votanti 353
Sezione 14 totale votanti 309
Totale votanti 6933 pari al 68,03 % del corpo elettorale CONTRO IL 70,62 %DI 5 ANNI FA
Maschi 3532 pari al 72,18 % del corpo elettorale
Femmine 3401 pari al 64,19% del corpo elettorale
Maggiore percentuale in provincia di Cosenza a Cellara con l’81,51% contro il 75,64%
Minore percentuale in provincia di Cosenza a Scala Coeli con il 39.90 % contro il 58,34%
Camera
Votanti ad Amantea
Sezione 1 totale votanti 482
Sezione 2 totale votanti 655
Sezione 3 totale votanti 579
Sezione 4 totale votanti 528
Sezione 5 totale votanti 523
Sezione 6 totale votanti 686
Sezione 7 totale votanti 612
Sezione 8 totale votanti 863
Sezione 9 totale votanti 559
Sezione 10 totale votanti 471
Sezione 11 totale votanti 625
Sezione 12 totale votanti 396
Sezione 13 totale votanti 401
Sezione 14 totale votanti 357
Totale votanti 7737 pari al 68,65 % del corpo elettorale CONTRO IL 71,25% DI 5 ANNI FA
Maschi 3961 pari al 72,81 % del corpo elettorale
Femmine 3776 pari al 64,77% del corpo elettorale
Maggiore percentuale in provincia di Cosenza a Cellara con l’81,77% contro il 77,52%
Minore percentuale in provincia di Cosenza a Scala Coeli con il 41,12 % contro il 58,20%
Si vota fino alle 15.00 di lunedì ed immediatamente inizierà lo scrutinio del Senato e poi quello della Camera.
Facile che alle 19.00 sarà tutto finito e si saprà il risultato( atteso) di Amantea, dove si preannunciano forti sorprese( non possiamo anticiparvele, ma non mancheranno)
Ed in serata( od al massimo martedì mattino) sapremo come è andata in Calabria( oltre che in Italia) e soprattutto chi è rimasto fuori e tornerà a casa a fare il politico pensionato ( ben pagato,però).
Ne potremo parlare, quindi, alle 19.00 nella Sala Consiliare mentre si discuterà del seguente ordine del giorno
1)approvazione verbali sedute consiliari del 27 dicembre 2012 e del 14 gennaio 20013;
2) accordo di programmazione negoziata per l'attuazione del PISL (progetto integrato di sviluppo locale);
3)surroga componente commissione permanente "bilancio e programmazione, patrimonio, risorse finanziarie, tributi ed entrate patrimoniali, politiche istituzionali, decentramento amministrativo";
4) richiesta convocazione consiglio comunale interrogazione gruppo di minoranza
Enzo Morelli, presidente del movimento "Due Mari per la Calabria", entra dritto nel cuore del problema della Sanità. Ecco il suo pensiero: «Le imminenti elezioni politiche ricreano fermenti eccessivi su problemi seri che andrebbero affrontati con la necessaria e dovuta responsabilità, privi di strumentalizzazioni al solo scopo di denigrare l'avversario politico di turno. Uno di questi problemi investe la sanità regionale e si dispiega in tre direzioni: la Fondazione Campanella, la facoltà di Medicina a Cosenza e il supposto trasferimento della Cardiochirurgia universitaria da Catanzaro a Reggio». «Sulla questione Cardiochirurgia, che è quotidianamente all'ordine del giorno della contrapposizione tra le maggiori forze politiche, riflettiamo anche noi come movimento politico-culturale che intende svolgere il proprio percorso abbracciando la Calabria in un unico interesse generale. In quest'ottica non si può intanto ipotizzare per Cosenza una seconda facoltà di Medicina ad oggi inesistente e impossibile da realizzare anche in prospettiva futura, stante soprattutto la grave carenza di risorse finanziarie e la diminuzione notevole e costante delle iscrizioni alle Università.
Per quanto riguarda la Cardiochirurgia di Germaneto – continua Morelli – la nostra posizione è chiara: l'unità operativa non va e non andrà trasferita, distaccata funzionalmente o depauperata delle validissime risorse umane e strumentali. Un centro di eccellenza siffatto se mai andrà sempre più potenziato, con l'evolversi delle conoscenze e delle alte tecnologie. La Calabria ha una popolazione di 2 milioni di abitanti, il bacino di utenza per l'alta specialità come la Cardiochirurgia è compreso tra 600mila e 1 milione 200mila abitanti; vi è la possibilità di istituire nel territorio regionale fino a tre Cardiochirurgie. Nella programmazione, e gli esperti credo lo abbiano già fatto, bisogna considerare alcuni parametri fra cui le distanze e i tempi massimi di percorrenza nei quali un soggetto, colpito da infarto in una certa zona della Calabria, deve potere raggiungere il centro operativo cardiochirurgico più vicino per avere la possibilità di salvare la propria vita. Se la Cardiochirurgia di Catanzaro venisse trasferita – si chiede a questo punto Morelli – un qualsiasi cittadino che si trovi a nord di Cosenza come riuscirà a raggiungere il "centro cuore" nel tempi che possano salvargli la vita? Si dirà: ma a Catanzaro vi è un'altra cardiochirurgia prima. Questo è un altro discorso che esula dal nostro ragionamento delle strutture pubbliche. Anche i politici e le autorità cosentine – continua il rappresentante del movimento "Due Mari per la Calabria" – reclamano da tempo la istituzione della cardiochirurgia nel capoluogo di provincia e obiettivamente hanno le loro ragioni, sia per quanto abbiamo testè affermato circa le distanze, sia perché la provincia di Cosenza è la più popolosa rispetto alle altre calabresi. Mi auguro, quindi, che non si continuino a creare divaricazioni campanilistiche superate dal tempo. La Puglia del buon governatore Vendola, a fronte di una popolazione che è il doppio della Calabria, ha complessivamente dislocate nel proprio territorio e, tradizionalmente nei capoluoghi di provincia, ben nove strutture di Cardiochirurgia. Il nostro invito – conclude Morelli – è quello di operare uno sforzo comune per fare buona politica sanitaria, non inventando eccellenze solo ,per apporre bandierine propagandistiche, ma per tutelare le qualità eccelse della nostra sanità, come la cardiochirurgia di Germaneto che è e sarà un punto di riferimento certo della sanità pubblica regionale a tutela della salute del cittadino».
NdR. Riuscirà il “nostro eroe” a far emergere la saggezza necessaria ad avere una buona sanità in Calabria?