Caro amico ti scrivo…cantava Lucio Dalla.
“Verba volant , Scripta manent” è un antico proverbio con cui si afferma l'importanza delle testimonianze e dei documenti scritti.
Non è che non ci si parli, ma,forse, nella forma scritta, sembra si parli “Ad Altri”.
Sembra, in sostanza, che si parli a “nuora perché suocera intenda”.
Ma sbaglieremmo a perdere tempo per scoprire chi sia questa suocera o che cosa debba intendere.
Per il momento ci limitiamo a chiederci se la “nuora” abbia inteso e che cosa abbia inteso.
Cominciamo, allora, dalla nota del PD.
Una nota sicuramente non di parte e tantomeno faziosa; una nota per la difesa del “diritto” al lavoro ; una nota che poggia sul “nulla di fatto” prodotto dalla clausola di salvaguardia prevista nel bando di reclutamento per gli Ausiliari del traffico (strisce blu).
Una nota, ancora, sulla “mancata stabilizzazione di sei Agenti di Polizia Municipale”.
Non poteva l’Amministrazione comunale esimersi da un risposta.
Una risposta con la quale si accenna al rischio di “divisioni e polemiche di cui né il Partito né l’intera comunità ha bisogno”.
Una risposta con la quale si trova ingiustificabile l’uso dei media e delle epistole in luogo di quel “confronto democratico e sano che dovrebbe, invece, avvenire all’interno del Circolo e del partito”.
Una risposta con la quale si ritiene “indubbia” la buona fede di Enzo Giacco( nuora ) ma non di una possibile “suocera” , al punto da invitare a “recuperare lucidità di analisi ed autonomia di azione” ed a “fuggire “dalla facile tentazione di cadere in quel populismo ed in quella demagogia, lontani anni luce dalle linee del partito, che ben definiti settori della comunità, per fortuna marginali, a volte in modo ignobile propagano”.
Fermo restando l’accordo con Giacco sul “ tema del precariato”, si contesta la sua affermazione sulla “mancata stabilizzazione degli Agenti di Polizia Municipale” evidenziando che “le procedure concorsuali soggiacciono al diritto ed alle leggi e non alle volontà politiche dell’Amministrazione Comunale”.
Silenzio, invece, sul problema dei vigilini; un problema che, sospettiamo, avrà evoluzioni non felici per la civica amministrazione.
Ottima la chiusa e l’invito a Giacco a spendersi, insieme a noi, presso l’Istituzione regionale per cogliere ogni opportunità ed attenzione possibile offerta dalla nuova programmazione comunitaria”.
Una mano tesa, ma non tutte e due!
Bene invece per i cittadini capire le distinte posizioni della politica locale chiarendo che il comune è governato da una lista civica e non dal PD!
Un vecchio detto calabrese dice che se tocchi la ferita dell’asino ( a contra) l’animale si lamenta , raglia e “sgrille” , cioè si agita, scalcia.
Solo che noi non sapevamo che avesse una “contra” e soprattutto pensavamo ( forse ci illudevamo) che fosse un cavallo. Evidentemente non era così . Affatto.
Ed appena se ne è data l’occasione il finto cavallo ha ragliato.
Tra l’altro noi non pensavamo che fosse un asino, anche, perché vestiva in giacca e cravatta. Solo dopo abbiamo saputo del detto di Stephen King.
Bene, comunque. Ora la frittata è fatta. L’asino ha scalciato e noi ne siamo rimasti colpiti. Lievemente, per fortuna.
Ma abbiamo scoperto il nervo scoperto e non potremo certo stare zitti. Non è nelle nostre corde.
Certo staremo attenti ai calci del finto cavallo, guarderemo negli occhi questi animali che approfittano della zampe per tirare calci , gliele legheremo, ma non staremo in silenzio. Affatto!
Anzi se necessario , e questo è solo un anticipo, denunceremo questi asini e le loro malefatte, subendo, anche le loro vigliacche reazioni.
Non ci lasceremo intimidire. Da nessuno!
Continueremo per quanto ci sarà possibile a denunciare gli errori o le vere e proprie porcherie alle quali assisteremo
Non staremo con le mani in mani a vedere Amantea che muore , la correttezza che scompare, la giustizia che si sfilaccia fino a non tenere più la società amanteana.
Non siamo Robin Hood, non siamo Zorro, non siamo Maciste, ma non manchiamo né di forza morale, né di dignità e di coraggio.
Il vecchio tratto della SS18 che da Acquicella porta ad attraversare il ponte azzurro sul Catocastro è stato trasferito molti anni fa nella competenza del comune di Amantea e riteniamo di ricordare bene senza che fosse preventivamente messo in sufficiente sicurezza.
E’ da supporre, pertanto, che la manutenzione di tale tratto di strada si appartenga al comune di Amantea e non all’ente provincia, competente, invece , per la ex strada statale 278 di Potame poi dal 2002 diventata strada provinciale 257.
Non si tratta di una mera esercitazione amministrativa. Affatto.
Il problema riguarda, come si rileva dalla foto, il fatto che il parapetto lato valle che sta crollando.
Le barre verticali si sono talmente arrugginite che si sono staccate dai supporti.
In conseguenza si sono inclinate e sono pronte a cadere sulla strada comunale.
E questo sarebbe il meno, considerato il traffico scarso che transita su tale strada.
Ben più grave sarebbe la caduta del parapetto sulla sottostante strada provinciale.
Nè ci sembra in condizioni di sicurezza il parapetto lato monte.
Ricordiamo che la strada ss18 venne realizzata negli anni venti e la provinciale sp 257 agli inizi degli anni settanta ( compreso il parapetto) e cioè circa 45 anni fa senza che esso , ci sembra, sia stato mai sostituito.
Non si disdegni l’ente di sostituirlo o quantomeno di rimuoverlo o metterlo in sicurezza.