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L’Italia ci sembra, sempre più, un paese senza futuro.

Il paese dei furbi che approfittano delle pieghe della legge per farsi i fatti propri.

Mille gli esempi.

 

Ma la cosa che ci appare veramente oltraggiosa, non scandalosa, è quella denunciata da Nello Musumeci nella recente conferenza stampa sulla gestione del personale della Regione Siciliana.

Un Nello Musumeci determinato e politicamente senza veli quello che ha dichiarato «In Sicilia ci sono dipendenti della Regione che si sono fatti adottare da anziani malati per potere beneficiare della legge 104 per l’assistenza.

È possibile che su 13mila dipendenti, 2.350 usufruiscano della legge 104?».

Poi aggiunge : «Faremo dei controlli e troveremo le organizzazioni sindacali dalla nostra parte, ognuno si assumerà la responsabilità delle proprie azioni, il tempo dei giochetti, delle coperture e dei ricatti reciproci è scaduto.

Pubblicheremo gli elenchi abbiamo 13.000 dipendenti ma i nostri uffici non dispongono di personale, non solo tecnico, avremo bisogno di avvocati e esperti di economia».

Infine Musumeci snocciola anche le altre incredibili difficoltà sul fronte dei dipendenti regionali: «Ci sono 2.600 dipendenti dirigenti sindacali e non possono essere distaccati.

Si pensi che non possiamo trasferire personale da un ufficio all’altro oltre i 50 Km.

Ognuno si assumerà le proprie responsabilità.

Basta, il tempo dei giochetti e dei ricatti reciproci è scaduto».

NdR: Presidente, restiamo in attesa di quanto farete e nel mentre vi formuliamo l’augurio di grandi successi.

Sarebbe bello che la Sicilia diventi l’ apripista per tutta la nazione,un esempio di correttezza e di civiltà!

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Ancora una volta ci dobbiamo occupare di squallidi tentativi di sbeffeggiare una ricorrenza cristiana e ancora una volta di un artista che sotto l’ashtag di “Love Lucifer” si diverte ad infangare la Pasqua, che per noi Cristiani è la festa più importante.

Dopo l’Immacolata e il Natale “Love Lucifer” colpisce ancora.

E colpisce proprio il 1 aprile quando Roma è stata invasa da oltre 80 mila turisti.

Ieri, in ricorrenza della Santa Pasqua, sono comparsi a Roma dei manifesti shock sotto le pensiline degli autobus nelle vicinanze del Vaticano.

Le opere dello Street Artist che si firma Love Lucifer sono state affisse all’interno delle bacheche poi chiuse a chiave.

Ancora una volta manifesti blasfemi hanno preso di mira Gesù nel giorno di una delle più importanti ricorrenze cristiane.

E sotto l’hashtag “Love Lucifer” si nasconde un artista che si diverte a infangare la Santa Pasqua che per noi cristiani è la principale festa e la più importante, perché ci ricorda la Resurrezione di Cristo dopo essere stato messo in croce e morto per espiare tutti i nostri peccati.

Il protagonista del primo manifesto è un giovane Rocco Siffredi nei panni di Gesù accompagnato dalla scritta in inglese “Oh Mio Dio!”.

Il secondo manifesto, invece, ha sempre come protagonista Gesù adulto che viene sculacciato dalla Madonna, sua Madre, accompagnato dalla scritta, sempre in inglese”La Passione di Cristo (50 sfumature di grigio).

I dipendenti dell’ATAC li hanno subito rimossi dopo averli fotografati, però sono stati notati e anche filmati da migliaia di turisti stranieri e italiani accorsi a Roma per le feste pasquali e che si stavano recando in Piazza San Pietro per assistere alla Santa Messa del Santo Padre Papa Francesco.

Non è la prima volta che compaiono a Roma simili manifesti e sempre affissi nelle bacheche delle pensiline degli autobus.

Ormai per i romani questi manifesti non sono una novità.

Infatti nel luglio dello scorso anno è stato preso di mira il dogma dell’Immacolata Concezione.

Ci meravigliamo?

Siamo ormai un paese allo sbando ed è passato un mese dalle votazioni ed ancora non sappiamo chi sarà il prossimo Presidente del Consiglio.

L’altro giorno la Polizia Francese entra senza essere invitata a casa nostra con arroganza e ancora non abbiamo ricevuto delle scuse.

Israele vuole inviarci immigrati del Nord Africa che non vuole più a casa sua.

Gli islamici costruiscono abusivamente nelle nostre città moschee, però vietano ai cristiani di costruire chiese in casa loro.

I Rom assaltano la Polizia che vuole arrestare dei ladri della loro etnia.

Giornali che mettono alla berlina con vignette blasfeme i cristiani.

Non è la prima volta, come abbiamo visto, che compaiono a Roma simili manifesti blasfemi, ma fa sempre un certo effetto vedere spazi pubblicitari e pensiline degli autobus sfregiati da simili oscenità, soprattutto nel giorno del Gesù Risorto.

Hanno creato scandalo i manifesti affissi il giorno di Pasqua, come l’hanno creato quegli affissi nel luglio 2017 dove era ritratto Gesù pedofilo col pene in erezione davanti ad un bambino e la Madonna definita “Immacolata Concezione in vitro”.

di Francesco Gagliardi

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portroneSe fosse ancora in vita Dante Alighieri avrebbe potuto intitolare questo articolo così:-Non c’è maggior dolore che ricordarsi dei tempi felici nella miseria-. Il 4 marzo scorso si sono svolte regolarmente e democraticamente le elezioni nazionali per il rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. Nessuno dei partiti in lizza è riuscito ad avere la maggioranza per poter formare da solo un nuovo governo. Comunque dalla competizione sono usciti vincitori il Movimento 5 Stelle e la Lega. Amara sconfitta del Pd di Renzi, uscito con le ossa rotte al di sotto del 20% dei voti. E Matteo Renzi, Segretario del Pd che fino al 4 marzo si vantava con orgoglio e baldanza di essere il primo partito in Italia col 40% di voti è stato costretto a dimettersi. Ha subito riconosciuto la sconfitta e si è messo momentaneamente da parte dicendo che da oggi in poi farà il semplice Senatore della Repubblica, invitando il suo partito a fare l’opposizione in Parlamento. Chi ha vinto è tenuto a fare il Governo, sempre se ci riuscirà ed avrà i numeri necessari. Ma non tutti i Deputati e Senatori del Pd vogliono fare opposizione. Non ci sono abituati. E poi non vogliono lasciare le comode poltrone che occupano. Infatti segretamente starebbero lavorando per fare fuori Renzi definitivamente e il grillino Di Maio, candidato del Movimento 5 Stelle a Presidente del Consiglio. Andrea Orlando e Dario Franceschini abbarbicati alle poltrone come l’edera hanno un piano segreto che dovrà materializzarsi dopo i fallimenti di Salvini e Di Maio a formare un nuovo Governo. Infatti stanno già interloquendo con alcuni parlamentari del Movimento grillino. Stanno pensando anche in questo senso due personaggi che il popolo italiano ricorda certamente. E i ricordi non sono belli. Uno è quel Romano Prodi che fu costretto a dimettersi sfiduciato dalla sua stessa maggioranza che per ben due volte aveva vinto le elezioni. L’altro è quel personaggio, Presidente del Consiglio da pochi mesi, che di notte tra il 9 e 10 luglio del 1992 mise le mani nelle tasche degli italiani rubando agli onesti cittadini che avevano un conto corrente bancario il 6 per mille su tutti i depositi. Mi riferisco a Giuliano Amato, il quale avendo ricevuto onori e gloria dal PSI e dal suo Segretario Bettino Craxi, non solo non è andato al suo funerale, ma neppure una sola volta è stato a depositare un garofano rosso sulla sua tomba ad Hammamet.

Quale sarebbe la condizione per formare un Governo Pd e Movimento 5 Stelle? Far fuori contemporaneamente Renzi e la sua pattuglia rimastagli fedele e Di Maio. Dicono Franceschini e Orlando che il Pd non potrà mai votare un Governo Di Maio e lo hanno fatto capire ai 5 Stelle. E lo dovrebbe capire anche Di Maio il quale dovrebbe fare un bel passo indietro: Rinunciare alla Poltrona. Ma è giusto, avrebbe detto alla Stampa uno dei registi della operazione, che ci arrivino piano piano. E chi dovrebbe essere il Premier? Un premier votabile. E chi potrebbe essere? Romano Prodi o Giuliano Amato. Mamma mia! E questi due personaggi sono la novità della XVIII Legislatura Repubblicana? Immagino che Franceschini e Orlando abbiano fatto una bella seduta spiritica alla quale abbia partecipato anche Romano Prodi come costui ha fatto 40 anni fa quando seppe dov’era prigioniero il grande uomo politico democristiano l’On. Aldo Moro. Renzi ha capito quello che si sta muovendo alle sue spalle e ha fatto dire al suo fedelissimo capogruppo al Senato Andrea Marcucci:- Il Pd non sosterrà mai nessun Governo del Movimento 5 Stelle. Se qualche dirigente vuol cambiare posizione, lo dica chiaramente-. Chiaramente non lo diranno mai. Sono, da vecchi marpioni della politica, a tramare in segreto e poi pugnalare alle spalle.

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