E’ cominciata oggi la distribuzione dei mastelli per la raccolta porta a porta del capoluogo di Amantea.
I grandi risultati della raccolta porta a porta nella frazione di Campora San Giovanni hanno suggerito alla amministrazione comunale di iniziare anche con il capoluogo.
Ecco cosa dice l’amministrazione comunale:
“Un altro importante passo per l’avvio della raccolta differenziata è stato compiuto. A partire dalla giornata di lunedì 24 novembre e fino al prossimo gennaio 2015, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, gli informatori ambientali che hanno già visitato le famiglie nepetine nei mesi scorsi, distribuiranno gratuitamente presso i locali del Campus “Francesco Tonnara” i mastelli che dovranno essere utilizzati per la differenziazione dei materiali. Anche la città capoluogo, dopo il felice avvio del servizio a Campora San Giovanni, vedrà progressivamente sparire i cassonetti dalle strade, in favore del sistema di raccolta porta a porta che consente di ridurre drasticamente i trasferimenti in discarica.
E l’assessore all’ambiente Antonio Rubino spiega che : «Dopo l’approvazione del bilancio avvenuto lo scorso 30 settembre, abbiamo emanato il bando per la realizzazione definitiva dell’isola ecologica che dovrà supportare il sistema di raccolta differenziata. L’appalto è stato aggiudicato ed i lavori verranno eseguiti nell’arco di trenta giorni. Parallelamente, abbiamo avviato la distribuzione dei contenitori per i rifiuti. Le famiglie amanteane potranno recarsi tranquillamente presso i depositi del Campus in via Vulcano dove, indicando semplicemente l’intestatario dell’iscrizione a ruolo, potranno procedere al ritiro. Troveranno a loro completa disposizione alcuni dei giovani che nei mesi scorsi hanno svolto le funzioni di informatori ambientali e che potranno fornire ogni genere di risposte agli utenti. Oltre al ritiro dei mastelli il comune provvederà a fornire anche i sacchetti per l’umido e un opuscolo che spiega in maniera chiara e semplice i vari processi di differenziazione».
Continua l’assessore Rubino:
«Il servizio effettivo di raccolta inizierà nel gennaio 2015, così come concordato con la Lamezia Multiservizi che attualmente esegue il ritiro e lo smaltimento del pattume in modo tradizionale. L’auspicio è arrivare in poco tempo ad elevati indici di differenziazione. Da questo punto di vista l’impegno mostrato dai cittadini di Campora San Giovanni lascia ben sperare, considerando che attualmente è stato superato il valore soglia del 50 percento di raccolta differenziata. L’ente municipale e in particolare l’assessorato che mi pregio di dirigere, sarà a disposizione della comunità per ogni eventuale informazione in materia».
Sulla vicenda interviene anche il sindaco Monica Sabatino la quale evidenzia che :
«Nei tempi e nelle modalità che ci eravamo prefissati abbiamo posto le fondamenta per rendere la città di Amantea più pulita ed accogliente. La distribuzione dei mastelli per la differenziata, l’avvio del sistema porta a porta e l’eliminazione dei cassonetti non rappresentano soltanto il raggiungimento di un altro dei punti fissati nel programma elettorale, ma soprattutto esprime al meglio quel concetto di positività che abbiamo cercato di introdurre nella gestione della cosa pubblica. La concretezza della nostra azione non si manifesta nei proclami demagogici e nella politica urlata ai quattro venti, lontani anni luce dai problemi della città reale, ma dalle soluzioni che cerchiamo con costanza di dare a questi problemi».”
Ora per Amantea inizia la discesa verso il futuro.
Sono giunti di buon mattinom, in forze e con le necessarie attrezzature e prima ancora che giungessero a scuola i ragazzi avevano tagliato l’erba alta che infestava il cortile della prima scuole elementare della città, quella realizzata durante il ventennio fascista e che ancora serve egregiamente le esigenze scolastiche di Amantea
Il personale ed i ragazzi sono giunti a scuola ed hanno avvertito il profumo dell’erba appena tagliata e che cominciava ad essere raccolta e posta nei grandi sacchi neri che collocati sull’autocarro comunale venivano portati a destino finale
Una immagine, un look diverso rispetto ai giorni precedenti
Si riusciva a vedere l’unica pianta di rose con diversi boccioli pronti ad offrire i loro colori ed il loro profumo
Resta l’unico neo della seconda palma canariensis che sta morendo
E siamo a due
Restano le grandi washingtonie piantate nei giorni successivi alla costruzione della scuola
Speriamo che almeno queste resistano alla strage in corso nella città che sta cambiando volto
Coreca è sicuramente l’angolo paesaggisticamente più pregevole della costa del Basso Tirreno Cosentino.
Un angolo violentato negli anni 20 dall’enorme muro della statale 18 che ha rubato al mare quanto necessario per garantire il passaggio stradale tra il nord ed il sud della Calabria.
Ma quelli erano tempi nei quali il paesaggio non trovava difesa e difensori.
Oggi è diverso. Oggi che quello che resta del grande scoglio verde, oltraggiato per abbellire la stazione termini di Roma, è anche offeso dalle forti mareggiate che lo scuotono nel profondo e lo frantumano.
L’importante finanziamento disposto dalla regione Calabria con i fondi europei e dal comune di Amantea con fondi propri resta in bilico dopo il consiglio comunale straordinario del 18 settembre scorso ha approvato una delibera con la quale in buona sostanza chiede alla regione di sospendere l’appalto della scogliera e la sua esecuzione, nelle more di determinare una modalità esecutiva che non incida negativamente sull’ambiente e sul paesaggio della zona
Ora, decorsi due mesi senza alcuna notizia, e peraltro in coincidenza con le consultazioni regionali che hanno sempre un effetto sospensivo, quantomeno per la carenza di impulso da parte della politica, cresce fortissimo il dubbio che possa perdersi il finanziamento stesso considerato che si tratta di fondi relativi al settennio 2007-2013 che devono essere documentati perfino nella spesa entro il 31 dicembre 2015.
Una data ormai prossima considerato che si tratta comunque di un’opera di circa 1 milione di euro
Proprio questa preoccupazione ha indotto cittadini di Coreca a muovere intimazione-diffida per evitare che possa perdersi il finanziamento e quindi non eseguirsi l‘ indispensabile opera .
Le ragioni non sono certamente né politiche, né ambientalistiche.
Si teme invece che la mancata esecuzione dei lavori possa determinare danni gravi all’area che vede a nord il grande muro della SS18 ed a sud due strutture alberghiere ed alcune case protette in parte da un muro e da alcuni massi.
Si tratta di un pericolo reale. Da qui la sollecitazione a fare, ovviamente sciogliendo le riserve emerse durante il consiglio comunale aperto.
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