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prefetto TomaoSvoltare per cambiare: “Non è possibile che queste intimidazioni non abbiano uno o più obiettivi”.

Lo dice l’onorevole Doris Lo Moro, nella sua qualità di Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle intimidazioni nei confronti degli amministratori locali, ed a conclusione del suo applaudito intervento, svoltosi giorno 8 novembre durante il consiglio comunale di Amantea avente ad oggetto “Discussione sui gravi fatti intimidatori subiti dal sindaci e dagli amministratori” .
Ed immediatamente prima aveva affermato che “ Non è possibile che partano 4 lettere intimidatorie e non si trovi una ragione”.
Ma aveva anche evidenziato che “ Il punto delicato che sollevano i prefetti nelle pubbliche audizioni della commissione è che c’è scarsa collaborazione nelle indagini”.
E per questo dopo aver assicurato che in commissione “Non ignoreremo il caso di Amantea”, aveva aggiunto:“ Invito l’amministrazione di Amantea nella sua interezza, consiglio comunale, amministrazione ed esecutivo, a fare una verifica seria sugli atti che si stanno portando in questo momento a compimento perché una matrice degli atti intimidatori ci deve essere”.
Si vede in queste parole la stoffa dell’ex magistrato penale , attività che Doris Lo Moro ha volto in Roma.
Poi, conclude chiarendo che “Voglio poter dire di aver partecipato ad un consiglio comunale che nella sua interezza, maggioranza e minoranza, su questa vicenda vuole fare chiarezza”.
E chiude con un forte invito : “ Gli atti dell’amministrazione devono essere messi disposizione”, un invito diretto da un lato anche agli investigatori , dall’altro agli amministratori.
Dalle carte, cioè, le ragioni della intimidazione e la verità sulle intimidazioni.
Perfettamente coincidente l’ intervento del Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, anche egli presente nel medesimo consiglio , durante il quale ha avuto modo di sostenere che legalità significa rispettare le regole, attuare le regole, anche le più semplici.
Una presenza quello del Prefetto che dimostra che lo Stato c’è ,come sostenuto quando ha affermato che “ Ho aderito all’invito – ndr del Sindaco- perché anche a livello visibile, di immagine, si sappia che lo Stato c’è, non solo su questo palco ma anche ai livelli più elevati”.
Ma lo Stato c’è continua il Prefetto non solo quando adotta “ misure dirette a fronteggiare la situazione e questo a prescindere da quella che è l’attività della magistratura e della polizia giudiziaria che faranno, ne sono sicuro, luce su questi atti”, ma soprattutto quando dichiara che “:È necessario , quindi, che si sviluppi una cultura della legalità , che ci sia la consapevolezza e la convinzione che si affermi soltanto attraverso il rispetto delle regole, parlo di regole e non soltanto di norme penali”.
Parole decise e forti concluse con un insegnamento ricco e pregno di saggezza istituzionale oltre che umana :” Legalità significa rispettare le regole, attuare le regole, anche le più semplici , e deve essere questa una scelta, una consapevolezza che poi che ci fa andare a testa diritta , senza scendere a compromessi”.
Dopo il consiglio il Coordinamento provinciale di Libera-Associazioni, “Roberta Lanzino” presente in consiglio comunale straordinario ha auspicato che il “Comune collabori lealmente con le Forze dell’Ordine e la Magistratura nelle indagini finalizzate a punire gli autori di questo intollerabile attacco alla democrazia e che i beni confiscati alla criminalità locale e affidati al Comune possano essere restituiti alla comunità con celerità e trasparenza”.
Ma conclude dichiarando che “ In linea generale, è nostra convinzione che un’amministrazione ha il dovere di scegliere col massimo rigore i propri collaboratori tra quanti non abbiano e non abbiano mai avuto legami familiari o economici con gruppi criminali in genere, o che non abbiano mai abusato di fondi pubblici o che non si siano mai macchiati per fatti di corruzione.
In secondo luogo, nelle proprie scelte politiche deve sempre privilegiare i valori della giustizia e dell’equità anche, se necessario, a discapito di quello dell’economicità.
Troppe volte-aggiunge Libera-, col pretesto del massimo ribasso, si è chiuso un occhio sulla qualità di appaltatori di opere o servizi.
In ultimo, ma non per importanza, appare essenziale ai fini della credibilità pubblica che tutti i procedimenti istituzionali (siano essi assunzioni, conferimenti d’incarico o committenze) siano improntati alla massima trasparenza, in modo da rendersi impermeabili ad ogni pressione clientelare o nepotistica”.
“Solo così si potrà riconquistare la fiducia, la stima, la solidarietà viva e visibile da parte di quei lavoratori e cittadini, la cui assenza, in consiglio, ha pesato molto di più delle pur importanti presenze istituzionali”.
Come dice il sindaco Sabatino, questi fatti siano occasione di riflessione per tutta la città e, possiamo aggiungere noi, di svolta per la ricerca della giustizia attraverso la correttezza dei comportamenti sociali politici ed amministrativi.

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Tenutosi il consiglio comunale straordinario dal tema “Discussione sui gravissimi atti intimidatori subiti dal sindaco e da alcuni amministratori”.

Un consiglio nel quale sono intervenuti il Prefetto Tomao, gli onorevoli Lanzetta, Lo Moro, Magorno, Bruno Bossio, ed ancora Vanda ferro, Mario Oliverio, Ennio Morrone.

Ma nella serata di sabato queste vicende erano già dimenticate.

La vita era ripresa normalmente

In Piazza Commercio il M5S parlava alla gente

In Via Margherita la Pro loco si preparava alle monacelle di domani approfittando del fatto che la principale via della cittadina era chiusa al traffico ed era diventata il regno di pedoni.

Dai bambini , ai ragazzi delle famiglie, ai nonni con i nipotini.

Anche il sindaco passeggiava su Via Margherita con marito e figlia in un meritato attimo di tranquillità

Affatto tranquilli invece i carabinieri della locale caserma che insieme ai carabinieri del gruppo cinofilo stavano eseguendo una lunga perquisizione di uno dei negozi di quella che sembra n vero e proprio centro commerciale all’aperto

La curiosità degli amanteani ha indotto molti ad osservare l’azione dei Carabinieri

Poi la quasi totalità ha ripreso la passeggiata di fine settimana, apparentemente indifferente

Ma non è affatto così .

amantea veduta

L’argomento della serata non era il calcio o l’innamorato. Affatto!

Ognuno riferiva di quanto stesse accadendo nella centralissima via

Ognuno si interrogava sulle ragioni della perquisizione.

Anche perché recentemente ne sono state effettate altre, alcune delle quali positive.

Forse sono state semplicemente le indagini di cui parlava anche lo stesso Prefetto e l’onorevole Lo Moro ?

Od invece i carabinieri cercavano altro vista l’unità cinofila? E cosa? Droga od armi ?

O piuttosto sono stati semplicemente gli effetti reattivi alle intimidazioni fatte nei giorni dal 31 ottobre al 3 novembre e di cui non tutto sembra emerso? Una sorta di messaggio a tanti, la riprova che lo Stato, come ha detto il sig Prefetto, c’è. E non soltanto sul palco del campus.

Nessun comunicato è stato emanato.

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E’ probabile che qualcuno si ricordi , per esperienza personale diretta o per sentito dire, che quando c’erano i commissari antimafia e ti rivolgevi ad uno qualsiasi di loro per un qualche intervento o contributo , qualsiasi, anche il più legittimo, ti sentivi rispondere: “ Non ci sono soldi”.

 

Anche prima e dopo i commissari questo motivo venne canticchiato ai cittadini dai nostri politici.

Poi arrivarono i soldi ministeriali e la situazione dei pagamenti migliorò

Poi, ancora, si accesero i mutui con la Cassa Depositi e prestiti e la situazione dei pagamenti migliorò ulteriormente.

Ma ora deve essere successo qualcosa.

Di serio, evidentemente .

Ben oltre l’impegno di 2,5 milioni di euro per realizzare ponti agricoli, ponti urbanistici e strade per future zone B, la verità delle finanze del comune sembra gravissima.

Siamo al dissesto?

Forse si o forse no!

Ma se è vero quello che vediamo ci manca poco.

Sembra, infatti, che il comune non abbia nemmeno i soldi per comprare la bandiera europea.

Quella esposta sul balcone del DUCE è rotta, sfilacciata e sta perdendo perfino alcune stelle così che a breve avremo una Europa ridotta.

Impossibile che nessuno se ne sia accorto visto che gli amministratori di maggioranza e di minoranza accedono quotidianamente nelle stanze del comune

E’ vero che il comune non ha nemmeno più l’usciere che ordinariamente aveva l’onere di valutare lo stato delle bandiere e cambiarle.

Nei prossimi giorni chiederemo all’onorevole Mario Pirillo già europarlamentare se per caso gliene è rimasta qualcuna e se può donarla al nostro ente

Diversamente chiediamo al comune di toglierla lasciando solo l’asta.

Così come è non ci pare davvero decorosa

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