
Conclusa la VII° edizione del concorso canoro per interpreti di musica leggera italiana, "La Voce Produzione", presso il CineTeatro Garden di
La giovane rendese Ida Scarlato vince la settima edizione del concorso per interpreti di musica leggera italiana de La Voce Produzione. Classe 1995, la Scarlato ha duettato con Ilaria Porceddu nel suo successo sanremese “In Equilibrio” e ha trionfato grazie al voto della giuria presieduta da Giò Di Tonno, che ha premiato la giovane artista insieme a Cecilia Cesario, madrina della manifestazione. Coro e orchestra rigorosamente dal vivo targati La Voce Produzione di Cosenza, rappresentata al meglio sul palco dal conduttore Pier Roberto Pascuzzo, affiancato alla Miss Italia Francesca Testasecca.
Il pubblico del cineteatro Garden di Rende ha espresso il gradimento per lo spettacolo con molti minuti di applausi scroscianti. Il più lungo è stato sicuramente quello per il presidente di giuria, che ha replicato per il pubblico di Rende la sua famosa esibizione in “Bella” dal clamoroso recital “Notre Dame da Paris”. La gara è stata equilibrata ed entusiasmante, interrotta solo dalle incursioni telefoniche di Toto Cutugno dalla Russia e di Tony Vandoni, direttore di Radio Italia, da Milano; giovanissime promesse hanno avuto l’opportunità di duettare con interpreti e cantautori reduci da grandi e diversificati successi. Famosi talent come nel caso della cantante albanese Ehlaida Dani, pupilla del maestro Roberto Cocciante e vincitrice della prima edizione di The Voice of Italy, o di Antonino, uno dei più famosi vincitori di Amici e successivamente anche vintore del Premio Battisti, ma anche di compositori di casa al Teatro Ariston di Sanremo, come Roberto Casalino e Mario Rosini, o di campioni di vendite come Matteo Amantia e Nicolas Bonazzi. A rappresentare la sua terra d’origine la Micaela Foti,enfant prodige della musica leggera italiana. A proposito, la diciannovenne Ida Scarlato vince un trofeo e una borsa di studio affidatale da La Voce Produzione che la giovane artista potrà investire nei suoi progetti, che riguardano anche la letteratura. Il secondo posto è stato ad appannaggio di AntonioVairo, mentre il premio della giuria va al romanoManuel Moscati.
La decisione è stata assunta oggi nel corso della riunione di giunta regionale svoltasi a Palazzo Alemanni a Catanzaro e presieduta dal presidente facente funzioni Antonella Stasi.
Il provvedimento è stato approvato a maggioranza.
Ha votato contro l'assessore Pino Gentile, mentre i componenti della giunta di Forza Italia e Udc si sono astenuti.
La Giunta regionale si è riunita sotto la presidenza della Presidente facente funzioni, Antonella Stasi con l'assistenza del Dirigente generale Francesco Zoccali.
I lavori si sono aperti alle 15,10 e si sono conclusi alle 19,20.
Su proposta della Presidenza, si è dichiarata la decadenza di Gianfranco Scarpelli da direttore generale dell'Asp di Cosenza, ai sensi dell'art. 3 bis, comma 7 del d.lg. 502/92.
Allo stesso tempo è stato nominato direttore generale della stessa Asp Alessandro Moretti ex direttore amministrativo dell'Asl Roma A.
Difficile che non si tratti della risposta di Scopelliti ai mancati voti nella provincia di Cosenza
Scarpelli fa sapere di non aver ricevuto al momento nessuna informazione ufficiale ma ribadisce che farà valere i suoi diritti in tutte le sedi.
Qualcuno segnala addirittura la presenza di Scopelliti in Giunta
PD, M5S e SEL attaccano
La Stasi smentisce
Pino Gentile non conferma la presenza di Scopelliti
Ecco il comunicato del Segretario Damiano Covelli.
“E’ ormai evidente a tutti la crisi profonda della esperienza di governo di centrodestra anche nella città di Cosenza.
La nostra città oggi ha subito un indubbio arretramento sia sul piano economico, sociale e culturale.
Il Sindaco e la sua maggioranza che 3 anni fa furono eletti sotto l’egida dell’ex Governatore Scopelliti, stentano persino a garantire l’ordinaria amministrazione come dimostra il fallimento della tanto sbandierata raccolta differenziata e la quasi totale assenza di manutenzione.
Si continuano ad annunciare opere pubbliche faraoniche, si mostrano arditi progetti e non si riesce ad aprire quelle già realizzate, come le piscine del parco fluviale.
Altre, come dimostrano i lavori in Piazza Bilotti, che sono state iniziate in un quadro di forte incertezza che non fa presagire nulla di buono rispetto al loro effettivo completamento nei tempi previsti, con grave danno per le attività commerciali dell’intero centro cittadino.
Stendiamo poi un velo pietoso sulla gestione della vicenda delle cooperative sociali a Cosenza, con centinaia di lavoratori che sono stati posti in una condizione di ulteriore disagio sociale e precarietà.
Ieri abbiamo appreso dalla stampa che un assessore si è dimesso in seguito ad una inchiesta giudiziaria che vede coinvolto anche il marito, ex ministro dell’ambiente e oggi direttore generale dello stesso ministero.
Diciamo, abbiamo appreso, perché alla stragrande maggioranza dei cosentini i nomi dei componenti della Giunta Municipale risultano essere addirittura sconosciuti perché se ne ignora non tanto la collocazione politica ma le specifiche competenze tecniche che ne motivarono la nomina da parte del Sindaco.
Non è nostro costume entrare nel merito delle inchieste giudiziarie.
Queste devono fare il loro corso nelle sedi opportune e fino in fondo deve essere garantita la presunzione di innocenza che è il presupposto fondamentale dello stato di diritto.
Poniamo invece un altro problema, che è quello della effettiva capacità del Sindaco e della Giunta di affrontare i problemi della città.
Si prenda atto, pertanto, che così non si può più andare avanti.
Ad Occhiuto e alla sua Giunta compete ora soltanto l’assunzione di responsabilità di consentire alla città di tornare al più presto al voto.
Cosenza, li 29 maggio 2014 Damiano Covelli