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118Inutile l’intervento del 118, la procura di Cosenza ha disposto l’autopsia per verificare se il piccolo soffrisse di qualche patologia.

 

COSENZA: Un bambino di 4 anni è morto stamani mentre faceva il bagno nella piscina comunale di Campagnano, a Cosenza, dove partecipava ad un campo estivo . Ha indossato i braccioli ed è entrato nella vasca dedicata ai più piccoli, dove l’ acqua è molto bassa. Poco dopo gli assistenti lo hanno visto in difficoltà, colpito da un malore e l’hanno subito fatto uscire. A bordo piscina gli stessi assistenti ed un medico che si trovava sul posto hanno provato a rianimarlo, in attesa del 118. Al momento dell’intervento dell’ambulanza sarebbe già stato in arresto cardiaco. Il piccolo è stato poi portato in ospedale dove i sanitari non hanno potuto fare nulla per salvarlo. Ad escludere il decesso per annegamento anche la polizia e il referente della struttura: «Era appena entrato in acqua quando si è sentito male. È stato subito soccorso ma non c’è stato niente da fare» ha raccontato Carmine Manna, assessore ai Fondi Ue del Comune di Cosenza e responsabile della piscina comunale. La Procura di Cosenza ha disposto l’autopsia per chiarire se il bimbo avesse qualche patologia o qualche malformazione che potrebbe aver causato il malore e la conseguente morte.  «Sono sconvolto come uomo e come padre ancora prima che come sindaco, affranto per la perdita di un piccolissimo concittadino». Il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, in una nota, ha espresso profonda commozione per la tragedia . «Non è possibile trovare le parole - ha aggiunto il primo cittadino - per esprimere il dolore di un’intera comunità di fronte a questa morte assurda. Il mio pensiero, con tutta la vicinanza possibile, va alla famiglia del bimbo scomparso. Mi stringo ai parenti e in particolar modo alla mamma in questo terribile momento che ha stravolto noi cosentini e non solo».

fonte dell'articolo http://www.lastampa.it/

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rossanoROSSANO (Cs), Venerdì 27 giugno 2014 – CALABRIA, LUOGHI AUTENTICI DA SCOPRIRE.

È tutta qui, contenuta nel titolo dell’opuscolo dedicato alle escursioni guidate di ANDIRIVIENI TRAVEL, la magia e la meraviglia di un territorio che concentra a pochi chilometri di distanza mare e centri storici, montagna, tradizione e cultura.Si tratta di un prodotto grafico elegante, curato in ogni piccolo dettaglio e corredato da foto che raccontano la proposta dell’Agenzia Viaggi e Turismo di Rossano guidata da Eleonora ASCIONE che festeggia, quest’anno i suoi primi 15 anni di attività e che tra i diversi servizi offre anche quello di collegamento con l’aeroporto di Lamezia Terme da Cariati, Rossano, Corigliano, Sibari e Firmo. Basta prenotare al numero di telefono 0983.290399.L’ANDIRIVIENI TRAVEL, con Tonino TEDESCO, responsabile del settore turistico per gli approdi di Costa in Calabria, è stata protagonista in questi giorni del road show promosso con gli imprenditori ed operatori turistici di Reggio Calabria, Crotone e Corigliano, gli scali portuali calabresi inseriti nel prestigioso circuito crocieristico.MARE, MONTAGNA, FOOD E CULTURA - L’Area Urbana, Rossano, il Codex, la Fabbrica di Liquirizia Amarelli, l’Acquapark Odissea 2000, il più grande parco acquatico del Sud Italia, l’Abazia del Pathirion e Cozzo del Pesco, Corigliano Calabro ed il Castello Ducale, Sibari con il Museo, gli scavi archeologici e le Grotte di S.Angelo, il rafting a Fiume Lao, il Pollino con Cerchiara e la Madonna delle Armi, Civita e Altomonte, la Sila ed il Lago Cecita, Le Castella e Santa Severina, natura, sport, enogastronomia e identità.Cosa comprende la quota (autobus, ingressi a musei, degustazioni di prodotti tipici), il numero minimo dei partecipanti necessario, la durata dell’escursione, l’orario di partenza, il prezzo per gli adulti e quello per i più piccoli, le soste. Sono tutte informazioni contenute nelle singole proposte.

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Un intero nucleo familiare, compresi due minorenni, sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro per produzione e detenzione illecita di sostanza stupefacente. In quattro sono stati arrestati, tutti di nazionalità romena: Jozsef Szabo (43 anni), Mihai Zagor (48), Elisabeta Bencsik (66), Elisabeta Szabo (42).

I due minorenni invece sono stati denunciati. 

Elisabeta Szabo è agli arresti domiciliari.

I primi tre Jozsef Szabo , Mihai Zagor , Elisabeta Bencsik , espletate le formalità di rito, sono stati tradotti presso la casa circondariale di Castrovillari.

I carabinieri hanno trovato sei piante di cannabis indica su un terreno adiacente alla loro abitazione. In un magazzino erano custodite altre 14 piante del peso di quattro chilogrammi e tre involucri con seicento grammi di marijuana.

Successivamente lo stupefacente veniva lavorato, tagliato e custodito all’interno di un magazzino attiguo all’abitazione, al fine di rivenderlo.

Lo stupefacente è stato sottoposto a sequestro.

L’intero nucleo familiare aveva organizzato la propria unità abitativa al fine di coltivare lo stupefacente in una serra appositamente realizzata e ben occultata.

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