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comune-cariatiPROFICUI INCONTRI CON DONNICI E SERO ULTIMI 5 ANNI + 50% VIAGGIATORI RUSSI.

CARIATI – MANDATORICCIO (Cs), Martedì 24 Giugno 2014 – Italia-Russia, è la grande ed importante storia di scambi culturali e di amicizia intercorsa per secoli tra i due popoli,  dai primi contatti oltre 1000 anni fa, fino al terribile terremoto dello Stretto del 1908, con le navi russe prime a portare soccorso alla popolazione locale o alla solidarietà italiana per i bambini dopo il disastro di Chernobyl o per il sisma in Armenia, a consolidare l’attuale impegno delle due nazioni e dei loro territori nella direzione dello sviluppo del turismo e delle rispettive economie.A ribadirlo, complimentandosi per la calorosa accoglienza e per la qualità delle riflessioni condivise e dei progetti emersi, è stato il Console Generale della Federazione Russa in Italia (Palermo) Vladimir KOROTKOV incontrando i due Sindaci di Cariati Filippo SERO e di Mandatoriccio Angelo DONNICI.

In due momenti diversi, i due Primi Cittadini hanno accolto ufficialmente il Console presso i due Palazzi di Città, nei rispettivi centri storici.Ad accompagnare il Console, insieme alla consorte Natalia KOROTKOVA, anche la presidente dell’associazione Italia-Russia cultura e lingua senza frontiere, Olga KISSELEVA che in partnership con il Comune di Mandatoriccio ha promosso l’utile momento di attenzione e di relazioni con il Consolato russo a Palermo attraverso il tour nella Sibaritide e nel basso ionio.Nella cittadella medioevale di CARIATI, KOROTKOV è stato accolto dal Sindaco SERO, insieme all’assessore provinciale Leonardo TRENTO. Con loro anche lo storico della Sibaritide Franco LIGUORI. – Ad accogliere a MANDATORICCIO il Console, insieme al Primo Cittadino DONNICI, c’era anche il vice sindaco Filippo MAZZA, il consigliere Francesco BRUNETTI e l’assessore ai lavori pubblici Leonardo CALIGIURI. Nella delegazione russa, con la presidente KISSELEVA (che ha ribadito agli amministratori le necessità di predisporre la traduzione in russo sia nelle produzioni tipografiche turistiche che nella segnaletica turistico-culturale), c’era anche la musicista Maria VYAZIGINA. Dopo una visita del centro storico e del Castello che ospita il Municipio, al Console che ha anche incontrato i dipendenti il Sindaco DONNICI ha consegnato, in segno di amicizia, lo stemma del Comune.

La Russia – è emerso nei proficui scambi con le amministrazioni comunali di Mandatoriccio e Cariati – è ormai punto di riferimento per l’offerta turistica italiana con grandi possibilità di sviluppo. Secondo un rapporto diffuso dal Ministero degli Esteri italiano e redatto in collaborazione con l’Agenzia nazionale del turismo, nel 2012 più di 15,3 milioni di turisti russi si sono recati all’estero, 6% in più rispetto al 2011. I flussi turistici in uscita sono i primi, come entità, nell’ambito dei Paesi Brics: i russi fanno 1,3 volte più viaggi all’estero dei cinesi, 3,4 rispetto agli indiani e 4,6 in più dei brasiliani. Il numero dei viaggiatori è aumentato negli ultimi cinque anni del 50%, (rispetto al 41% dei cinesi). Il margine di crescita del mercato rimane ancora ampio, poiché attualmente solo il 15% dei 141 milioni di abitanti della Russia viaggia all’estero. Secondo i dati di Banca d’Italia, la spesa turistica russa in Italia nel 2012 è stata pari a 1,191 miliardi di euro (nel 2011 era stata di 925 milioni).

(Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying).

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Intanto quando si incontra qualcuno che dice la verità bisogna levarsi il cappello!

Tanto più in Calabria dove la verità è pericolosa, dove la verità non può e non deve essere detta perché diversamente si scopre tutto.

E noi lo facciamo di fronte a Franco Laratta

Lo facciamo perchè Laratta, dirigente Pd e già parlamentare, in un incontro a Cosenza con i giovani dell'aerea renziana della provincia ha detto :

«Litighiamo sui nomi, ci azzuffiamo tra chi è vecchio e chi si crede nuovo, ma non pensiamo al programma e ad un progetto per salvare la Calabria!».

E poi ha affermato: «Lo spettacolo che sta dando il Pd calabrese non è dei migliori. E non si distingue praticamente nessuno».

Ed ancora con una lealtà rara in politica e tanto più nel PD, ha affermato: « L'obiettivo sembra essere uno solo: la conquista del potere.

Ma questo rischia di essere il nostro fallimento, perché non riusciamo ad essere alternativi nelle idee e nelle proposte. Ma non siamo nemmeno credibili e autorevoli.

Tra di noi c'è chi pensa che la Calabria avrà risolto tutti i suoi problemi, solo se andrà uno del Pd alla presidenza della Regione. Un'idea fallimentare in sé.

Abbiamo bisogno di mettere in campo un modello nuovo di Calabria, insieme ad una competente e alternativa classe dirigente, e mettendo in atto la rottura netta con il passato. Se non facciamo questo, le stesse primarie saranno inutili, se non dannose».

Forse Laratta poteva essere ancora più “tosto” ed insieme “vero” evidenziando che PD in Calabria significa anche Partito Diviso. Diviso tra renziani e non renziani. Diviso tra blocchi di potere , l’un contro l’altro armati. Diviso tra passato e futuro. Diviso tra il vecchio ed il nuovo. Tra chi pensa di vestire i panni di re mentre è nudo, tra chi vende i propri voti pur di conservare il potere necessario alla sua sopravvivenza mentre la Calabria muore.

Nessuno si ricorda che c’è una Calabria tirrenica diversa e distinta dalla Calabria ionica, una Calabria Citra diversa e distante dalla Calabria Ultra, una Calabria di ricchi ed una Calabria di poveri, una Calabria di potenti ed una di pezzenti, una Calabria di Baroni della politica e del potere ed una di servi della gleba

E nessun sembra nemmeno ricordarsi che la Calabria sembra pronta a reagire al “vecchio”, o meglio “all’usato”: Rende docet.

Ed allora un po’ di onesta e di coraggio.

Avviamo la raccolta differenziata nel PD , rottamiano il vecchio. Basta lucidare per far apparire nuovo e pulito il vecchio e lo sporco. Lo sappiamo tutti: ci sono pentole che se tenti di farle nuove ci perdi anche lo stagno!

Renzi, non sbagliare : Alla Regione un candidato lontano dai blocchi di potere. Solo così la Calabria si salverà!

Giuseppe Marchese

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Ecco il comunicato pro primarie della Confcommercio e del CNA di Cosenza.

Lo strano( molto strano) è che non parlano la Confcommercio ed il CNA regionali( e tantomeno quelli nazionali) ma solo quelli provinciali , il che ci puzza! Alquanto! Anzi troppo!

Ma forse le primarie saranno “una occasione per far saltare qualche testa coronata” e quella dei loro sodali, clienti ed adulatori!

“I recenti dati e le analisi contenute nel rapporto annuale sull’economia calabrese redatto dalla sezione regionale della Banca d’Italia testimoniano – incontrovertibilmente – come la situazione economica ed occupazionale della Calabria sia emergenziale.

A fronte di una diminuzione del Prodotto Interno Lordo che nel 2013 ha registrato un meno 2,8% a ben poco vale l’indicazione di una attenuazione della fase recessiva registrata tra la fine del 2013 e il primo trimestre del 2014; l’andamento pluriennale e l’esperienza di chi sul campo quotidianamente è impegnato in attività economiche ed imprenditoriali ci fanno dire che per un’inversione di tendenza ed una stabilizzazione positiva c’è bisogno di tempo e soprattutto di scelte politiche e di governo chiare ed in grado di determinare o agevolare processi di autentico e visibile sviluppo.

Questa premessa – segnata da una incontestabile oggettività – ci motiva e ci spinge a formulare alcune considerazione che, ci auguriamo, possano diventare patrimonio comune ed indurre scelte conseguenti.

In una Regione come la Calabria segnata da uno storico e complessivo ritardo, da un sistema economico fragile ed esposto più di altri agli effetti delle crisi tanto strutturali quanto congiunturali, da un gap infrastrutturale di significative proporzioni, dalla presenza di una pervicace e distorsiva economia illegale le scelte della politica – soprattutto per quanto attiene al livello istituzionale regionale – assumono un’importanza decisiva e determinante.

Una condivisa pianificazione che individui realistici e sostenibili percorsi di sviluppo, gli investimenti pubblici, il sapiente e produttivo impiego delle risorse europee, la capacità di snellire procedure e percorsi burocratici, sono tutti elementi in assenza dei quali a poco o nulla serve il coraggio, la determinazione e l’entusiasmo con i quali gli operatori economici resistono e continuano a credere in un lavoro che dovrebbe garantire reddito alle imprese ed occupazione ai calabresi.

Allo stesso tempo è bene sottolineare come tutte le scelte e le decisioni che auspichiamo a livello regionale debbano essere necessariamente precedute – ce lo testimonia la storia degli ultimi venti anni – da percorsi politici che abbiano il segno della condivisione e non lascino irrisolti quei nodi che poi, all’indomani delle elezioni, quasi sempre si sono trasformati in macigni che rallentano l’azione del Governo Regionale ed in qualche caso la neutralizzano completamente sprecando tempo ed opportunità.

Assistiamo nelle ultime settimane a ciò che inevitabilmente accade quando si è prossimi alla competizione elettorale, i partiti sono impegnati nella definizione di accordi ed alleanze ma soprattutto nell’individuazione di un candidato Presidente.

Come organizzazioni di rappresentanza, naturalmente, siamo ed intendiamo rimanere estranei a tali processi ma tuttavia – in ragione del nostro ruolo, delle necessità del sistema economico, delle esigenze complessive della società calabrese – crediamo sia giusto contribuire con una indicazione rivolta a tutte le forze politiche che si preparano a chiedere la fiducia ed il sostegno degli elettori.

Ci preoccupano, infatti, tutte le schermaglie politiche e polemiche che si registrano nelle ultime settimane, ci preoccupa l’immagine – corrisponda o meno alla realtà – di forze politiche o di gruppi all’interno di esse che spesso solo tatticamente si muovono per raggiungere l’obiettivo a prescindere dalla visione d’insieme. Da parte nostra dunque l’indicazione che vogliamo fornire – anche quale conseguenza della premessa che abbiamo sviluppato con riferimento alla condizione economica calabrese – è quella relativa ad uno strumento che potrebbe sostanziare ulteriormente il concetto di partecipazione e risolvere tanti dei problemi che segnano questi percorsi.

A tutte le forze politiche chiediamo di impegnarsi – con linearità – nell’individuare il candidato a Presidente attraverso le primarie e cioè un metodo che aiuta nella conoscenza dei programmi, consente l’approfondimento dei profili politici, permette di stimolare ed irrobustire il grado di partecipazione e – soprattutto – attraverso il coinvolgimento e la fiducia fissa punti fermi nella definizione dei ruoli, delle responsabilità e dei contenuti della prossima agenda di governo regionale. E’ un metodo – quello delle primarie – assolutamente democratico ed inclusivo e forse è anche ciò che serve alla Calabria per allontanare definitivamente liturgie e bizantinismi di una vecchia ed improduttiva politica”

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