Un intero nucleo familiare, compresi due minorenni, sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro per produzione e detenzione illecita di sostanza stupefacente. In quattro sono stati arrestati, tutti di nazionalità romena: Jozsef Szabo (43 anni), Mihai Zagor (48), Elisabeta Bencsik (66), Elisabeta Szabo (42).
I due minorenni invece sono stati denunciati.
Elisabeta Szabo è agli arresti domiciliari.
I primi tre Jozsef Szabo , Mihai Zagor , Elisabeta Bencsik , espletate le formalità di rito, sono stati tradotti presso la casa circondariale di Castrovillari.
I carabinieri hanno trovato sei piante di cannabis indica su un terreno adiacente alla loro abitazione. In un magazzino erano custodite altre 14 piante del peso di quattro chilogrammi e tre involucri con seicento grammi di marijuana.
Successivamente lo stupefacente veniva lavorato, tagliato e custodito all’interno di un magazzino attiguo all’abitazione, al fine di rivenderlo.
Lo stupefacente è stato sottoposto a sequestro.
L’intero nucleo familiare aveva organizzato la propria unità abitativa al fine di coltivare lo stupefacente in una serra appositamente realizzata e ben occultata.
PROFICUI INCONTRI CON DONNICI E SERO ULTIMI 5 ANNI + 50% VIAGGIATORI RUSSI.
CARIATI – MANDATORICCIO (Cs), Martedì 24 Giugno 2014 – Italia-Russia, è la grande ed importante storia di scambi culturali e di amicizia intercorsa per secoli tra i due popoli, dai primi contatti oltre 1000 anni fa, fino al terribile terremoto dello Stretto del 1908, con le navi russe prime a portare soccorso alla popolazione locale o alla solidarietà italiana per i bambini dopo il disastro di Chernobyl o per il sisma in Armenia, a consolidare l’attuale impegno delle due nazioni e dei loro territori nella direzione dello sviluppo del turismo e delle rispettive economie.A ribadirlo, complimentandosi per la calorosa accoglienza e per la qualità delle riflessioni condivise e dei progetti emersi, è stato il Console Generale della Federazione Russa in Italia (Palermo) Vladimir KOROTKOV incontrando i due Sindaci di Cariati Filippo SERO e di Mandatoriccio Angelo DONNICI.
In due momenti diversi, i due Primi Cittadini hanno accolto ufficialmente il Console presso i due Palazzi di Città, nei rispettivi centri storici.Ad accompagnare il Console, insieme alla consorte Natalia KOROTKOVA, anche la presidente dell’associazione Italia-Russia cultura e lingua senza frontiere, Olga KISSELEVA che in partnership con il Comune di Mandatoriccio ha promosso l’utile momento di attenzione e di relazioni con il Consolato russo a Palermo attraverso il tour nella Sibaritide e nel basso ionio.Nella cittadella medioevale di CARIATI, KOROTKOV è stato accolto dal Sindaco SERO, insieme all’assessore provinciale Leonardo TRENTO. Con loro anche lo storico della Sibaritide Franco LIGUORI. – Ad accogliere a MANDATORICCIO il Console, insieme al Primo Cittadino DONNICI, c’era anche il vice sindaco Filippo MAZZA, il consigliere Francesco BRUNETTI e l’assessore ai lavori pubblici Leonardo CALIGIURI. Nella delegazione russa, con la presidente KISSELEVA (che ha ribadito agli amministratori le necessità di predisporre la traduzione in russo sia nelle produzioni tipografiche turistiche che nella segnaletica turistico-culturale), c’era anche la musicista Maria VYAZIGINA. Dopo una visita del centro storico e del Castello che ospita il Municipio, al Console che ha anche incontrato i dipendenti il Sindaco DONNICI ha consegnato, in segno di amicizia, lo stemma del Comune.
La Russia – è emerso nei proficui scambi con le amministrazioni comunali di Mandatoriccio e Cariati – è ormai punto di riferimento per l’offerta turistica italiana con grandi possibilità di sviluppo. Secondo un rapporto diffuso dal Ministero degli Esteri italiano e redatto in collaborazione con l’Agenzia nazionale del turismo, nel 2012 più di 15,3 milioni di turisti russi si sono recati all’estero, 6% in più rispetto al 2011. I flussi turistici in uscita sono i primi, come entità, nell’ambito dei Paesi Brics: i russi fanno 1,3 volte più viaggi all’estero dei cinesi, 3,4 rispetto agli indiani e 4,6 in più dei brasiliani. Il numero dei viaggiatori è aumentato negli ultimi cinque anni del 50%, (rispetto al 41% dei cinesi). Il margine di crescita del mercato rimane ancora ampio, poiché attualmente solo il 15% dei 141 milioni di abitanti della Russia viaggia all’estero. Secondo i dati di Banca d’Italia, la spesa turistica russa in Italia nel 2012 è stata pari a 1,191 miliardi di euro (nel 2011 era stata di 925 milioni).
(Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying).
Intanto quando si incontra qualcuno che dice la verità bisogna levarsi il cappello!
Tanto più in Calabria dove la verità è pericolosa, dove la verità non può e non deve essere detta perché diversamente si scopre tutto.
E noi lo facciamo di fronte a Franco Laratta
Lo facciamo perchè Laratta, dirigente Pd e già parlamentare, in un incontro a Cosenza con i giovani dell'aerea renziana della provincia ha detto :
«Litighiamo sui nomi, ci azzuffiamo tra chi è vecchio e chi si crede nuovo, ma non pensiamo al programma e ad un progetto per salvare la Calabria!».
E poi ha affermato: «Lo spettacolo che sta dando il Pd calabrese non è dei migliori. E non si distingue praticamente nessuno».
Ed ancora con una lealtà rara in politica e tanto più nel PD, ha affermato: « L'obiettivo sembra essere uno solo: la conquista del potere.
Ma questo rischia di essere il nostro fallimento, perché non riusciamo ad essere alternativi nelle idee e nelle proposte. Ma non siamo nemmeno credibili e autorevoli.
Tra di noi c'è chi pensa che la Calabria avrà risolto tutti i suoi problemi, solo se andrà uno del Pd alla presidenza della Regione. Un'idea fallimentare in sé.
Abbiamo bisogno di mettere in campo un modello nuovo di Calabria, insieme ad una competente e alternativa classe dirigente, e mettendo in atto la rottura netta con il passato. Se non facciamo questo, le stesse primarie saranno inutili, se non dannose».
Forse Laratta poteva essere ancora più “tosto” ed insieme “vero” evidenziando che PD in Calabria significa anche Partito Diviso. Diviso tra renziani e non renziani. Diviso tra blocchi di potere , l’un contro l’altro armati. Diviso tra passato e futuro. Diviso tra il vecchio ed il nuovo. Tra chi pensa di vestire i panni di re mentre è nudo, tra chi vende i propri voti pur di conservare il potere necessario alla sua sopravvivenza mentre la Calabria muore.
Nessuno si ricorda che c’è una Calabria tirrenica diversa e distinta dalla Calabria ionica, una Calabria Citra diversa e distante dalla Calabria Ultra, una Calabria di ricchi ed una Calabria di poveri, una Calabria di potenti ed una di pezzenti, una Calabria di Baroni della politica e del potere ed una di servi della gleba
E nessun sembra nemmeno ricordarsi che la Calabria sembra pronta a reagire al “vecchio”, o meglio “all’usato”: Rende docet.
Ed allora un po’ di onesta e di coraggio.