La scena si svolge sulla SS18 in località Benefici di Tortora.
Sta per arrivare il furgone portavalori della Securpool.
Sono circa le 03.00 del mattino.
Sulla statale un posto di blocco.
Un poliziotto in divisa alza la paletta ed intima l'alt.
Il furgone si ferma ma le guardie giurate non scendono.
Immediatamente entrano in scena altri due banditi armi in pugno
I banditi poggiano quelli che sembrano candelotti di dinamite sullo sportello posteriore per impedire ai vigilantes di scendere . Si scoprirà solo dopo che si tratta di un manico di scopa tagliato a pezzi.
Poi con un cavo d’acciaio agganciato all’auto aprono il portellone dove è nascosto il tesoro in oro e gioielli del valore di circa 700 mila euro.
Per fortuna solo uno dei due caveau viene trafugato, l’altro resta nel furgone
I banditi fuggono in direzione nord.
Intervengono i carabinieri di Praia a mare e di Scalea al comando del tenente Bartolo Taglietti del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Scalea che si sono messi alla ricerca dei banditi fuggiti a bordo di un auto
Sulla vicenda sta indagando la Procura di Paola, l'inchiesta è stata aperta dal sostituto Maria Camodeca.
Accade in un liceo della provincia di Cosenza ed i genitori denunciano vicenda
Il rapporto tra gli studenti della IV B del Liceo Scientifico di Roggiano Gravina e la loro insegnante di italiano e latino è difficile.
Ed allora i ragazzi hanno deciso di uscire dall'aula all'arrivo della professoressa per poi rientrare al termine della lezione.
Sulla vicenda i genitori hanno inviato un memoriale all'Ufficio scolastico regionale.
Nel mentre la dirigente scolastica ha deciso di dividere la classe in due gruppi che seguiranno le materie in altre classi. ( Ansa, 22 aprile 2015)
Affermano i genitori degli studenti dichiarano «Il motivo di questa scelta drastica sta nel fatto che ogni giorno che passa senza porre rimedio all’incompatibilità creatasi tra docente e studenti è un ulteriore danno che si aggiunge al già gravoso carico di sofferenza psichica che i nostri ragazzi si portano dietro fin dallo scorso anno scolastico.
I nostri figli sono costretti a subire ancora le prevaricazioni verbali e comportamentali della docente, che continua nel suo modus operandi, aggiungendo a tutto il resto commenti di aperta derisione nei confronti delle iniziative dei genitori e degli alunni stessi».
Chiesto il rinvio a giudizio per gli imprenditori cosentini Piero Citrigno, 63 anni e Fausto Aquino, 59 anni e tre amministratori delle società, riconducibili, secondo l'accusa, allo stesso Citrigno, e dichiarate fallite: Tommaso Funari, di Cosenza, 57 anni, Rosanna Grillo, di Squillace, 57 anni e Massimo Zimbo, di Cosenza, 46 anni.
Secondo la Procura di Cosenza i cinque, a vario titolo e con varie modalità, avrebbero distratto illecitamente fondi dalla disponibilità delle società fallite, danneggiando in questo modo i creditori tra cui diversi giornalisti del quotidiano "Calabria Ora", pubblicato dalle società editoriali "Cooperativa editoriale calabrese" e "Paese Sera editoriale" che sono fallite rispettivamente fallite nel 2012 e nel 2013.
Questa è la richiesta avanzata dalla Procura di Cosenza, guidata da Dario Granieri, al Gip del tribunale bruzio.
La indagine è seguita dai magistrati Cava, Cozzolino e Donato.
L’inchiesta, condotta dalla guardia di finanza, avrebbe accertato l’illecita distrazione di fondi da società
Ora la parola passa al giudice per l'udienza preliminare di Cosenza che dovrà fissare la prima udienza, così decidendo sulla richiesta di rinvio a giudizio.