Luzzi - Deferite 4 persone per taglio abusivo di alberiIl titolare di una ditta boschiva di Acri e tre suoi operai di nazionalità rumena sono stati deferiti dal Corpo Forestale dello Stato per furto aggravato e distruzione di bellezze naturali.
A seguito di una articolata operazione di controllo che il Comando Provinciale di Cosenza sta attuando da tempo sul vasto territorio di sua competenza al fine di prevenire e reprimere il fenomeno abusivo dei tagli boschivi, il personale del Nipaf, Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale di Cosenza, ha sorpreso nel comune di Luzzi le quattro persone mentre tagliavano senza alcuna autorizzazione delle piante di Pino in terreni occupati da privati rimboschiti con fondi pubblici.
L’operazione, a cui hanno partecipato anche i reparti di San Pietro In Guarano e Spezzano Sila, oltre a fermare il taglio abusivo, iniziato da poco, ha portato al sequestro di un trattore utilizzato per lo smacchio del legname all’interno del bosco, l’autocarro utilizzato per trasportare la legna, le motoseghe e 90 piante già tagliate e accatastate in un terreno.
Luzzi 14 Luglio 2015-
“L’emittente televisiva cosentina Teleuropa ha attivato la procedura di riduzione del personale (ai sensi dell’art. 4 e 24 della legge 223/91) che prevede il licenziamento collettivo di 11 degli attuali 22 dipendenti in servizio nella sede di Contrada Cutura di Rende.
L’azienda, operante nel settore dal 1992, imputa la decisione alla ‘situazione finanziaria estremamente grave, con gravissimo rischio occupazionale, in caso di fallimento e chiusura definitiva”.
Lo riferisce Carlo Parisi, componente della Giunta esecutiva dell’Fnsi, in un suo comunicato .
Poi aggiunge: “Teleuropa srl, lamenta un notevole allungamento dei tempi di incasso dei crediti e della posizione debitoria che ha, di fatto, creato una notevolissima crisi di liquidità che ha portato ormai al deterioramento dei rapporti con il personale dipendente e con i fornitori di materie prime e servizi che attendono da diversi mesi i pagamenti delle loro competenze”
In sostanza si sono drasticamente ridotti gli investimenti pubblicitari sull’emittente con drastica contrazione dei fatturati previsti.
Parisi ,quindi, afferma che “ogni altra soluzione, pur astrattamente ipotizzabile, appare del tutto impraticabile in concreto”.
Sempre secondo Parisi “Non appare in alcun modo praticabile la strada del ricorso alla cassa integrazione guadagni straordinaria e/o contratti di solidarietà, del tutto incompatibile con la natura strutturale e definitiva dell’esubero, derivante da un’insindacabile (ma certamente necessaria ed opportuna, anzi inevitabile) scelta imprenditoriale di ridimensionamento dell’attività aziendale, con correlativo e necessariamente proporzionale ridimensionamento degli organici”
Cose che succedono solo in Italia!.
Vent’anni fa un cittadino italiano ha ricevuto l’assegno di invalidità civile. Un assegno insufficiente a vivere in Italia, ma importante per chi vive nell’America del Sud
E l’ invalido diciotto anni fa è emigrato proprio in Sud America.
Ovviamente ha lasciato in Italia un tutore che incassava per suo conto la somma.
Il problema è che la legge stabilisce che l’assegno di invalidità civile può essere incassato solo se il cittadino vive in Italia.
Ora il tutto è stato scoperto. Vi chiederete da chi. Dall’ Inps che la ha erogata? Macchè!
Queste cose sono scoperte solo dalla Guardia di Finanza. Nel caso quella di Rossano giacchè l’invalido era di Corigliano.
Da qui le due denunce. La prima a carico dell’invalido, la seconda a carico del tutore.
I reati contestati sono truffa e falso ideologico ai danni dello Stato.
Il danno erariale è pari a circa 75 mila euro
Possibile, ci chiediamo, che l’Inps non intenda esercitare questi controlli, magari accedendo alla banca dati dell’AIRE( Anagrafe italiani residenti all’estero) e senza la Guardia di Finanza non si riesca a scovare chi truffa lo Stato.