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Bonaventura Ferri, segretario della Uil vigili del fuoco di Cosenza in una nota afferma:

 

"Il 20 settembre chiuderà il distaccamento dei vigili del fuoco di San Giovanni in Fiore. Il comprensorio silano non avrà più una squadra di soccorso dei 'pompieri' ed i cittadini dovranno nuovamente attendere l'arrivo dei soccorsi dalla città di Cosenza o di Crotone".

Poi prosegue "Dopo tante difficoltà si è riusciti ad ottenere, per questa stagione estiva, l'attivazione di questo importantissimo presidio di soccorso, situato al centro di un comprensorio di primaria importanza ed attraversato da una delle più trafficate arterie stradali della regione: la statale 107. L'attivazione della squadra di soccorso ha confermato la necessità del potenziamento del servizio dei vigili del fuoco, ma ora, nuovamente, la caserma chiuderà i battenti in assenza di un intervento decisivo della classe politica locale per ottenere l'apertura permanente del servizio di soccorso ai cittadini.

 

Non è migliore la situazione sul versante dello Ionio cosentino.

La catastrofe atmosferica che si è abbattuta ad agosto ha certificato che in casi simili, sul territorio, deve essere presente il numero massimo di soccorritori, vigili del fuoco, soprattutto nell'immediatezza dell'evento, poiché proprio le prime ore sono le più importanti ai fini del soccorso.

L'alluvione di agosto non è un caso isolato, infatti, a causa delle mutazioni del clima e della conformazione del territorio del basso Ionio cosentino, più volte all'anno, si verificano fenomeni alluvionali.

Al porto di Corigliano vi è un immobile idoneo ad ospitare una squadra di vigili del fuoco, già destinato ad una caserma dei pompieri e da poco ristrutturato e consegnato al Comando provinciale di Cosenza.

A tale proposito sollecitiamo l'attivazione di un distaccamento di vigili del fuoco a Corigliano.

In questo modo, in caso di necessità, i cittadini potranno contare su una squadra aggiuntiva di soccorritori".

Infine conclude "Dal territorio da tempo un gran numero di giovani si sono dichiarati disponibili per attivare anche una squadra di vigili del fuoco volontari al porto di Schiavonea.

Dopo l'ennesima e grave alluvione che ha interessato il territorio, questa disponibilità riveste un carattere di maggiore importanza per mettere in uso, da subito, un edificio pubblico ancora inutilizzato e, contemporaneamente, dare ai cittadini un servizio di soccorso migliore".

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“Da mesi oramai le organizzazio ni sindacali e le RSU del sito Rai di Cosenza hanno avvia to una verten za per richie dere trasparenza nel mondo degli appalti e per ridurre gli sprechi, ma i vertici della sede calabrese della Rai hanno puntualmente disatteso ogni confronto sul tema.


Diversi sono stati i tentativi di ricercare un confronto ed individuare soluzioni comuni sul tema ma, l’atteggiamento assunto dalla Rai calabrese, ha reso vano ogni tentativo di conciliazione della controversia, tanto da portare le RSU, con pieno mandato dei lavoratori, alla proclamazione dello sciopero delle prestazioni aggiuntive. Nella fattispecie a partire dalle 24.00 del 27 Settembre 2015 alle 24.00 del 2 Ottobre 2015 sarà previsto il blocco di tutte le prestazioni aggiuntive: reperibilità, straordinari, sesta giornata lavorativa in regime di straordinario, mansioni accessorie, dei lavoratori del Settore Produzione della Sede RAI della Calabria e dei lavoratori in questo Settore distaccati.


Le reiterate denunce che la nostra organizzazione sindacale ha presentato in questi mesi ha riscontrato l’indifferenza dei vertici della Rai calabrese ed il silenzio delle istituzioni. La Rai Calabria continua senza ritegno ad utilizzare l’appalto come regola, commissionando lavoro all’esterno, spesso tenendo ferme e rendendo improduttive le risorse proprie interne. L’assenza di risposte alle nostre richieste legittime di visionare il fenomeno degli appalti ci fa riflettere oltremodo. A chi giova tutto questo? Perché si tengono nascosti i dati sulle attività appaltate? Si è davvero certi che queste operazioni portano efficienza all’azienda?


Queste domande pretendono delle risposte. Magari sarà la Corte dei Conti a fornirle, visto che di recente, alla luce della riduzione delle entrate in Rai, ha sottolineato l’esigenza di una riduzione dei costi, invitando ad attivare misure organizzative che mirino a ridurre le inefficienze. E visto che non sembra questa la via che ha intrapreso la direzione regionale della Rai Calabria, forse è il caso che anche la commissione di vigilanza Rai si esprima in maniera chiara nel merito.
Come Slc Cgil Calabria sosterremo la protesta dei lavoratori proclamata a giusta ragione dall’insieme delle RSU del sito Rai di Cosenza, perché considerata una lotta di dignità e civiltà nel pretendere chiarezza e trasparenza nella gestione degli appalti della Rai, trattandosi di cospicui fondi pubblici. Una battaglia che la Slc Cgil Calabria ha intrapreso e lanciato già lo scorso anno in occasione della visita in Calabria di Massimo Cestaro, quando il Segretario Generale nazionale della Slc Cgil incontrò i lavoratori delle sede Rai di Cosenza il 27 Maggio dello scorso anno alla vigilia di un riuscitissimo sciopero, che in Calabria superò il 90% di adesione.


Auspichiamo che la rappresentanza parlamentare della Calabria voglia sposare questa battaglia, sollecitando in sede parlamentare ed alla commissione di vigilanza Rai l’interessamento a questa annosa questione. Lo devono ai tanti cittadini che pagano il canone sostenendo la televisione pubblica, i quali meritano di sapere come vengono utilizzate i loro soldi.
SLC CGIL CALABRIA”

 

I calabresi sono preoccupatissimi. Come potrà fare la Calabria senza il TG3?

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Scura incontra Lorenzin .Il giorno dopo l’incontro ecco tre verità.

Scrive il Quotidiano di Cosenza:   Sanità, Scura e Urbani bacchettati dal Ministro.

 

Invece la Gazzetta del sud scrive : Sanità, Lorenzin blinda Scura e Urbani.

Infine il Corriere della Calabria scrive : Sanità, il ministro prova a mediare.

Ma quale è la verità?

Il ministro “media”, “bacchetta” o “blinda”?

E come si fa in queste condizioni a credere alla stampa?

E c’è di più , dimenticavamo di ricordare che i diretti interessati parlano di «incontro positivo».

 

Una cosa sembra certa e cioè che Scura avrebbe confessato la sua amarezza per l’aspra contestazione subita recentemente a Trebisacce.

Una protesta che, a suo dire, sarebbe stata in qualche modo orchestrata da chi in Calabria bolla come «insufficiente» l’operato del commissario.

Di chi parla? Di Oliverio? Forse , visto che pochi giorni fa proprio Oliverio si era rivolto alla minitra per lamentarsi della gestione commissariale.

E quando la Ministra avrebbe esortato la struttura commissariale a stemperare le polemiche, la replica di Scura è stata netta : «Rispondo solo a Gelli e Lotti»

Ecco allora la strada da seguire per salvare il Poliambulatorio di Amantea.

 

Il problema è chi deve farlo?

Indovinate!

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