La colpa è tutta di Annibale che andandosene ( richiamato in patria) permise la violenta e feroce “romaniz zazione” dei ca labresi dando inizio e causa alla prima e più intensa decaden za morale della Calabria (vedi Sant’Agostino in “De Civitate dei”, come ricorda Augusto Placanica).
E romanizzazione fu la perdurante vocazione al panem et circenses che ancora oggi impera.
Addirittura un panem et circenses voluto dai comuni, ma pagato dalla regione.
Una sorta di procacciamento del consenso popolare da parte di un popolo che ottiene quello che vuole ( spettacolo e feste) e di cui è quindi grato al governatore che usa i soldi di tutti per far fare festa a pochi.
E così si ottunde quel poco di senso critico verso i politici deteriori.
L’ultima è il “Settembre rendese” con gli spettacoli dei big nazionali, Giuliana De Sio, Manlio Dovi', Francesco Paolantoni, Martufello, Anna Tatangelo, il Cile e Gigi Vigliani, pagati dalla regione che ha permesso all’ assessore alla cultura Vittorio Toscano di affermare che :” Grazie all'attenta programmazione, agli sponsor e infine al finanziamento ottenuto dalla Regione, che ha inserito il Settembre Rendese tra gli eventi storicizzati, il Comune ha speso solo tremila euro, questo il loro cachet complessivo”.
E non solo.
L’onesta e la sincerità di Toscano emergono dalla sua seconda dichiarazione , quando dice : La Regione ha premiato il nostro progetto che puntava al rilancio del borgo antico, attraverso eventi musicali e culturali all'interno delle realtà museali , delle chiese e delle vie cittadine”.
Insomma è pacifico che la festa è dei rendesi ma la paghiamo tutti noi calabresi con le nostre tasse ed a scapito dei nostri figli che emigrano per trovare lavoro e nostro che emigriamo per curarci.
Sappiamo che Roma finirà , ma quando? Delle serie #nonsaràmaitroppopresto#
Colpisci Robin!
I fatti sono successi il 23 settembre scorso.
Francesco Sibarelli di 59 anni, imprendi tore pregiudicato, litiga con il fratello di 47 anni S. Sibarelli e gli spara ad un ginocchio.
Come non bastasse dopo il ferimento il figlio Mario Sibarelli di 24 anni ha tentato di investire con l’auto lo zio S. Sibarelli approfittando del fatto che era claudicante .
Tutto per questioni relative alla gestione delle proprietà fondiarie di famiglia.
Oggi il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari ha emanato apposita ordinanza per l’arresto di Francesco e Mario Sibarelli.
L’ordinanza è stata eseguita dai carabinieri di Cassano Jonio.
Il 6 aprile del 2013 due titolari di un’agenzia funebre di San Pietro in Guarano avrebbero riferito ai carabinieri di Rende di aver subito richieste estorsive da parte di Enzo Piattello, Carmine Conforti e un altro uomo di Cosenza, poi identificato come Francesco Bevilacqua.
Ed il giorno successivo i titolari avrebbero sporto denuncia.
Carmine Conforti, 45enne, già noto alle forze dell’ordine, fu arrestato in flagranza di reato mentre chiedeva il denaro alle vittime.
Carmine Conforti è stato condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione per estorsione aggravata dal metodo mafioso e per questo motivo è tornato in carcere.
A firmare il provvedimento di carcerazione la Procura di Catanzaro, il procuratore aggiunto della Dda, Vincenzo Luberto.