
Per avere attrezzature sanitarie occorre avere un consigliere regionale del territorio. Ormai è certo.
La riprova nella dichiara zione fatta dal consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea al momento della presentazione del nuovo apparecchio di endoscopia con elettrobisturi di cui è stato appena dotato il reparto di endoscopia digestiva dell’ospedale di S.Giovanni in Fiore.
“Ho fatto semplicemente il mio dovere rispondendo alle richieste del dott. Iaquinta, del reparto di endoscopia digestiva di questo ospedale intervenendo affinchè questo reparto venisse dotato di questa apparecchiatura oramai, secondo me, indispensabile in tutti i presidi.
Ci siamo attivati con il dott. Filippelli commissario Asp, dal quale abbiamo ottenuto immediato ascolto su quali siano anche le altre esigenze di questo ospedale, accantonando l’idea di dismissione del presidio anzi pensando ad un suo rilancio”
Poi ha continuato sostenendo che “Bisogna rilanciare questo ospedale, perché tenerlo semiaperto non ha alcun senso”.
E infine ha concluso evidenziando che quello di San Giovanni in Fiore è “Un centro, che sta accogliendo, soprattutto in questo reparto, le richieste che vengono da fuori, da Crotone a Castrovillari e dalla stessa Cosenza. Dunque quello di oggi deve essere un primo passo verso un ospedale più moderno e tecnologicamente più avanzato”
Dalle dichiarazioni sembra potersi dedurre che i dirigenti dell’ASP non operano direttamente ma su sollecitazione della politica.
Ed al contrario che dove mancano i consiglieri regionali e dove la politica è inerte non c‘è da attendersi niente.
Non solo ma se ci sono attrezzature e quindi servizi c’è attrazione sanitaria non solo tra ASP ma anche tra province, alla faccia della parità di diritti!
A Cosenza e' successo in questi giorni un fatto grave dal punto di vista democratico, un giornale on line, IACCHITE' , che fa un giornalismo di denuncia al servizio dei cittadini, e' stato chiuso dalla magistratura in seguito a richiesta del sindaco Occhiuto.
Una decisione vergognosa per le motivazioni.
Gli articoli pubblicati procuravano ANSIA al sindaco. Incredibile.
Il sindaco in preda a problemi psicologici , NON perché oggetto di varie inchieste giudiziarie per reati gravissimi, NON per le "cantate" dei pentiti, NON perché il capo della sua scorta e' stato denunciato perché usava la macchina del Comune per usi strettamente personali, NON per la condizione della città, NON per la situazione di Piazza Fera , MA VA IN CRISI ESISTENZIALE PERCHÉ Gabriele Carchidi scrive queste verità.
E siccome la verità fa male, chiede ed ottiene la chiusura del giornale perché "non riesce a dormire".
Occhiuto una domanda: Hai pensato che forse è la tua coscienza che non ti fa dormire?? Oppure i debiti???
Oppure perché hai paura che prima o poi alle 5 di mattina qualcuno verrà a bussare alla tua porta??
Il nome PM BRUNI e' forse il motivo dell' ansia??
Comunque questa decisione ricorda a tutti che non è vero che siamo tutti uguali, che ci sono persone più uguali degli altri, che non siamo liberi.
Quando si blocca la stampa libera, SOLO perché da fastidio, si pone un serio problema di democrazia.
Il problema è nazionale, anche Renzi non sopporta la libertà di stampa. Dobbiamo essere vigili ed attenti, né va della nostra libertà, basta poco per passare ad un sistema dittatoriale e i SEGNI CI SONO TUTTI .
La Cosenza libera e' insorta , anche ad Amantea CHIEDIAMO LE DIMISSIONI DI OCCHIUTO E LA RIAPERTURA DI IACCHITE' .
Rosario Cupelli libero cittadino.
P.S : Noto che hanno scritto su questo tema, persone (di Rende e di San Giovanni in Fiore) che nella realtà si comportano come Occhiuto.
Non c'è mai fine all'ipocrisia e alla falsità. Persone che hanno praticato la CENSURA ora fanno finta di conoscere i principi democratici. Ma " pi piaciri" ........ rimettetevi la maschera di pseudo attivisti e vergognatevi.
Denunciati il responsabile ed il proprietario dell’area.
A seguito di specifici servizi di controllo del territorio nel Comune di Rende, il personale del Comando Stazione Forestale di Cosenza in collaborazione con il Nipaf, Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Comando Provinciale di Cosenza ha posto sotto sequestro una area ed i veicoli fuori uso in essa rinvenuti in località Surdo.
All’interno di essa sono stati rinvenuti parti di autovetture accatastate e suddivise per categoria, oltre a numerosi veicoli fuori uso in evidente stato di abbandono quasi totalmente privati di parti essenziali alla circolazione ed al loro normale uso attraverso una attività di gestione illecita degli stessi.
Si è provveduto quindi all’accertamento e identificazione dei veicoli al fine di ulteriori verifiche per stabilire eventuali corresponsabilità nella predetta attività illecita di gestione di veicoli e le modalità di raccolta.
A seguito di tali accertamenti si è identificato il responsabile di tale attività, in un cinquantenne di Rende, ed il proprietario dell’area stessa ai quali sono stati contestati i reati in concorso di attività di gestione non autorizzata di rifiuti pericolosi ed attività di gestione di veicoli fuori uso e loro parti.
Attività questa effettuata in violazione delle specifiche norme previste e necessarie al fine della corretta gestione dei rifiuti.