La colpa è tutta di Annibale che andandosene ( richiamato in patria) permise la violenta e feroce “romaniz zazione” dei ca labresi dando inizio e causa alla prima e più intensa decaden za morale della Calabria (vedi Sant’Agostino in “De Civitate dei”, come ricorda Augusto Placanica).
E romanizzazione fu la perdurante vocazione al panem et circenses che ancora oggi impera.
Addirittura un panem et circenses voluto dai comuni, ma pagato dalla regione.
Una sorta di procacciamento del consenso popolare da parte di un popolo che ottiene quello che vuole ( spettacolo e feste) e di cui è quindi grato al governatore che usa i soldi di tutti per far fare festa a pochi.
E così si ottunde quel poco di senso critico verso i politici deteriori.
L’ultima è il “Settembre rendese” con gli spettacoli dei big nazionali, Giuliana De Sio, Manlio Dovi', Francesco Paolantoni, Martufello, Anna Tatangelo, il Cile e Gigi Vigliani, pagati dalla regione che ha permesso all’ assessore alla cultura Vittorio Toscano di affermare che :” Grazie all'attenta programmazione, agli sponsor e infine al finanziamento ottenuto dalla Regione, che ha inserito il Settembre Rendese tra gli eventi storicizzati, il Comune ha speso solo tremila euro, questo il loro cachet complessivo”.
E non solo.
L’onesta e la sincerità di Toscano emergono dalla sua seconda dichiarazione , quando dice : La Regione ha premiato il nostro progetto che puntava al rilancio del borgo antico, attraverso eventi musicali e culturali all'interno delle realtà museali , delle chiese e delle vie cittadine”.
Insomma è pacifico che la festa è dei rendesi ma la paghiamo tutti noi calabresi con le nostre tasse ed a scapito dei nostri figli che emigrano per trovare lavoro e nostro che emigriamo per curarci.
Sappiamo che Roma finirà , ma quando? Delle serie #nonsaràmaitroppopresto#
Colpisci Robin!