
Cosenza. Nella federazione provinciale del Partito democratico si è tenuta questa mattina la festa del tesseramento promossa dal I° circolo di “Cosenza Centro Storico e Frazioni”.
Nel corso di una partecipata cerimonia è stata consegnata la tessera dei dem al deputato Ferdinando Aiello, eletto nel 2013 nellefila di Sel, ma tempo passato nel gruppo parlamentare del Pd.
Assieme ad Aiello è stata consegnata anche la tessera a Giuseppe Giudiceandrea, anch’egli proveniente da Sel e da poche settimane eletto consigliere regionale con la lista “Democratici Progressisti”.
All’iniziativa, organizzata dal segretario del circolo Damiano Covelli, erano presenti, fra gli altri, la deputata Enza Bruno Bossio, il presidente della Regione Mario Oliverio e il consigliere regionale Carlo Guccione.
Nel suo intervento Covelli ha posto l’attenzione sulla presenza all’appuntamento del nuovo governatore: «Non è un fatto casuale che oggi Oliverio sia qui con noi ma testimonia la volontà del presidente di mantenere saldo il dialogo e il confronto con gli iscritti del suo partito».
Bruno Bossio, invece, ha ricordato ai presenti l’impegno e gli ultimi risultati raggiunti grazie al lavoro portato avanti in Parlamento.
In particolare, la deputata, ha posto l’attenzione sul provvedimento, nato dall’intesa tra governo nazionale e Regione, che ha portato all’assunzione a tempo determinato di circa cinquemila lavoratori calabresi Lsu/Lpu. «Grazie al nostro impegno – ha ricordato Bruno Bossio – si chiude, finalmente, un lungo periodo di precariato senza diritti e si apre un percorso chiaro in direzione della loro definitiva stabilizzazione».
Guccione e Giudiceandrea si sono soffermati, nel loro breve saluto, sulla necessità di sfruttare al massimo la filiera istituzionale tra governo e Regione, a maggior ragione adesso che Palazzo Chigi e Palazzo Alemanni sono guidati da esponenti del Pd.
«Oggi – ha commentato Guccione –, a differenza di quanto è avvenuto fino a poco tempo fa, abbiamo la possibilità di interloquire alla pari con Roma e i livelli nazionali della politica.
È finito il momento di andare al cospetto del governo con il cappello in mano.
Qui c’è una classe dirigente che si sta facendo spazio grazie alla concretezza e ai risultati che sono sotto gli occhi di tutti».
E proprio su questa linea Aiello si è detto convinto «che ora più che mai bisogna portare all’attenzione del presidente Renzi la necessità di prendere di petto la questione meridionale. Noi non chiediamo assistenzialismo ma sostegno sulle battaglie che stiamo conducendo in favore del Mezzogiorno».
Cosenza , 11 gennaio 2015
Circolo PD Centro Storico e Frazioni Cosenza
Cosenza, 8 Gennaio 2015 – Anche quello appena trascorso è stato un anno di intensa attività per gli uomini e le donne del Corpo Forestale dello Stato nella Provincia di Cosenza.
Particolare attenzione è stata rivolta all’attività di controllo del territorio agro-forestale e montano, importante missione istituzionale del Corpo messa in atto attraverso gli uffici centrali e i 42 Comandi di Stazione presenti in Provincia che assicurano un qualificato presidio operativo per la prevenzione e repressione dei reati ambientali.
Sono stati effettuati ben 23.216 controlli nel 2014 ( 20.649 nel 2013) che hanno riguardato nello specifico la tutela del territorio e le aggressioni che questo subisce quotidianamente. Il Comandante provinciale Giuseppe Melfi coglie l’occasione per ringraziare tutto il personale per l'opera svolta sul territorio, ed il Nucleo Investigativo per le importanti attività di indagini svolte e portate a termine brillantemente in questi mesi.
Particolare attenzione come sempre è stata rivolta alle aree protette, alla salvaguardia ambientale e del patrimonio forestale, con il contrasto ai furti nei boschi di proprietà demaniale e comunale, alla tutela della sicurezza agroalimentare, al benessere degli animali nonché alla protezione della biodiversità che vede il Corpo Forestale importante punto di riferimento per i cittadini.
In particolare sono state controllate 5474 persone e oltre 700 veicoli. 596 le notizie di reato trasmesse e 275 le persone deferite all’Autorità Giudiziaria, 97 i sequestri, 15 gli arresti effettuati sul territorio cosentino, 690 gli illeciti amministrativi accertati, 731 le persone sanzionate per un importo complessivo di oltre un milione di euro.
Come sempre particolare impegno è stato profuso durante il periodo estivo che vede gli uomini del Corpo Forestale impegnati nell’attività di prevenzione e repressione dei reati connessi agli incendi boschivi nonché nel coordinamento delle operazioni di spegnimento. 251 gli incendi boschivi georeferenziati e perimetrati dal Corpo Forestale nella Provincia di Cosenza per una superficie boscata bruciata di 1180 ettari che evidenzia rispetto al 2013 un aumento degli incendi ma una riduzione della superficie percorsa dal fuoco per ognuno di essi di circa il 20%.
Ancora una volta il Corpo Forestale vuole ricordare il ruolo fondamentale che ha il cittadino nella sensibilità e nel rispetto verso l’ambiente e nella fiducia che ripone nel Corpo attraverso le numerose chiamate al 1515, numero di emergenza ambientale del Corpo Forestale.
"In un momento così complicato e difficile come quello che sta attraversando il nostro Paese per i morsi di una crisi che sta lacerando irreversibilmente il tessuto socio-economico, soprattutto nel Meridione, in cui alla Calabria tocca il fondo della classifica, a causa di tutti i fattori economici e sociali negativi (disoccupazione, Pil, reddito pro-capite, infrastrutture, indice di povertà, incapacità di spesa, ritardi in ricerca ed innovazione), con i nostri capoluoghi di provincia agli ultimi posti nelle classifiche della qualità della vita, con centinaia di migliaia di persone a rischio di esclusione sociale, e con tanti 'cervelli' in fuga, imperversano, polemiche sterili, incomprensibili e comunque dannose all'immagine di un rinnovato progetto amministrativo regionale che ha, quale base, una politica di centrosinistra responsabile ed adeguata alla gravità del momento".
Questo è quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale Franco Sergio, del gruppo "Oliverio presidente".
Poi prosegue: "Un'assise regionale eletta ormai da oltre 40 giorni che si insedierà solo dopo l'Epifania (che doni avranno i calabresi, quelli preziosi dei Re Magi o cenere e carbone della Befana?) mentre proliferano nervosismi diffusi al centro, a destra ed a sinistra.
'Ansia di riscuotere i risultati? Chi si tira fuori, chi si auto-propone, chi, pur di avere un incarico sarebbe disposto ad accettare ad occhi bendati l'incompatibilità consigliere-assessore, senza almeno attendere pareri di giuristi sulla costituzionalità della norma. Chi, addirittura, bluffando in modo maldestro, si autoesclude da ogni incarico. Ancora una volta dunque 'il problema' non è la Calabria coi suoi problemi lo scopo nobile del fare politica per dare una mano con una buona amministrazione a questa nostra martoriata terra. No. Manovre autoreferenziali che non tengono conto di regole etiche e deontologiche, invocate non praticate, di una politica rinnovata e più responsabile senza la quale non ci sarà l'inversione di tendenza così proclamata in campagna elettorale (e che ha convinto così tanti calabresi).
A cosa serve l'incessante lavoro del presidente Oliverio che, nonostante i grattacapi dell'emergenza sanitaria e delle nomine degli assetti istituzionali si è preoccupato delle migliaia di Lsu-Lpu da contrattualizzare gradualmente, uscendo così dal precariato; poi mettendo a punto un decreto-proroga biennale, con relative modifiche ed integrazioni alla Legge R. 21/2010 'Misure straordinarie a sostegno dell'attività edilizia'.
Decreto di estrema importanza che contribuirà certamente a garantire ossigeno a tutti i comparti produttivi interessati ed a stimolare il rilancio della nostra economia".
Infine conclude :"Vi è l'urgenza di attuare un riformismo concreto per riportare un minimo di ottimismo ed entusiasmo in questa regione, ascoltando le voci dei lavoratori di tutti i settori, delle famiglie (ultimo rifugio e difesa dalla crisi), dei cittadini meno abbienti, di imprenditori tenaci che resistono al crollo dei consumi, alle tasse ed alle inefficienze delle burocrazie statali e locali; che mostrano e ci fanno capire i disagi quotidiani che sopportano. Migliaia di calabresi non hanno ancora perso la speranza e la voglia di migliorare; dobbiamo dar loro risposte, possibilmente a partire dalle Idi di marzo".
Capiremo meglio tra breve!