Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa di Libera Cosenza
“Il coordinamento provinciale di “Libera, Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie”, in merito all’udienza riguardante le responsabilità sulle vicende franose che hanno interessato il comune di Zumpano svoltasi nei giorni scorsi, ribadisce la propria preoccupazione e attenzione in merito alla situazione di dissesto idrogeologico in cui versa parte della provincia.
Libera Cosenza, da tempo impegnata nello studio e nell’analisi delle situazioni a rischio, intende affrontare con serietà e competenza ogni vicenda in cui a causa di eventuali permessi, accordi, progetti e perizie superficiali o accondiscendenti viene messa a rischio la vita delle persone.
Esistono strumenti di monitoraggio pubblici, esiste la possibilità di informazione su queste tematiche, e pertanto, Libera invita tutti i cittadini e le cittadine a rimanere vigili e attenti, attivando meccanismi di scelta critica rispetto anche a luoghi commerciali o ricreativi costruiti in zona di pericolo di frana. Soprattutto in questa fase di “emergenza maltempo” Libera ribadisce ancora una volta, l’importanza di affrontare pubblicamente e istituzionalmente le problematiche legate al dissesto idrogeologico, al tema generale dei reati contro l’ambiente ed il territorio.
Libera Cosenza, seguendo le fasi processuali sulla vicenda di Zumpano- sostenendo pur se informalmente, la costituzione di parte civile del WWF Italia- continuerà il percorso di denuncia e proposta sul dissesto idrogeologico della provincia, monitorando le scelte delle amministrazioni locali e grazie a competenze specifiche, anche le dinamiche tecniche con le quali vengono costruiti gli edifici e messe in sicurezza le situazioni a rischio.
Si chiama Franco Sergio (Franco di nome e Sergio di cognome) ed è candidato alle regionali con Mario Oliverio.
Il suo motto è Lavoro, famiglia, Solidarietà
Non sappiamo chi sia, da dove provenga, quali esperienze politiche abbia, quale sia al di là del suo motto il suo programma
Ci è noto solo perché vediamo i suoi manifesti elettorali molto lontani dai luoghi stabiliti dal comune di Amantea e nei quali posto che resti uno spazio libero ti trovi comunque in mezzo a tanti altri volti che non ti offrono modo di apparire, di essere colto dal lettore, di rimanergli impresso.
Figurarsi il nome che poi deve essere scritto sulla scheda
E una scelta sua perché magari non vuole coperti i suoi manifesti dagli altri candidati e preferisce delocalizzarsi, o semplicemente magari perché vuole risparmiare sui manifesti e sul costo di affissione?
Forse. Può anche darsi. Ma se è così si vede che è uno “sgamato”, in gamba.
O si tratta di una scelta dei suoi affissori che girano per la provincia di Cosenza, magari di notte, quando girano le altre “squadre” e che non vogliono avere parole quando vanno a coprire i manifesti di altri candidati
Una prima cosa è certa e cioè che nessuno ci farà caso.
Una seconda è che sarà difficile che il servizio affissione del comune copra i manifesti con la scritta “Affissione abusiva” come è uso fare quando occupano spazi per la affissione commerciale.
Insomma Franco Sergio ha sollevato la nostra curiosità e così siamo andati vedere chi è
Ed abbiamo scoperto che è acrese e che è un ex sindacalista della Cisl poste.
Dice che lavorerà per i diritti dei lavoratori, per creare lavoro, per combattere l’emigrazione.
Peccato che nel suo motto non abbia scritto anche legalità
Nella nostra regione si va al voto per le Elezioni Regionali.
Una buona occasione per fare una riflessione e votare per la tua terra.
Tra i politici, partiti e movimenti chi ti rappresenta di più in questo momento.
(Risultati OnLine solo a sfoglio aperto)
jVoteSystem developed and designed by www.joomess.de.
Martedi 11 novembre in edicola il primo numero della Provincia di Cosenza.
Domani è un altro giorno.
Niente di eccezionale, ma di nuovo si!
Controcorrente rispetto al resto dell’Italia dove i giornali stampati chiudono, in Calabria, anzi in provincia di Cosenza, ne apre un altro.
Coraggio, ardire, incoscienza, voglia di cambiare e di andare controcorrente, eccesso di fiducia in se stessi da parte di un gruppo di giovani ( e di qualche meno giovane) che pensano di poter dire la loro senza se e senza ma, con profonda verità, senza non sembra semplice comprendere cosa ci sia dietro questo nuovo giornale.
Di certo si presenta come un giornale calabrese, pensato in Calabria, anzi nella provincia di Cosenza, edito in Calabria ( in fondo la Gazzetta è dalla nascita più siciliana che calabrese ed è stampata a Messina, il Garantista ci sembra molto Romano, Il quotidiano del sud ci sembra molto sannitico).
Di certo sarà un giornale che parla della Calabria, della nostra provincia, del Pollino e della Sila, del Tirreno e dello Ionio
Senza freni, senza limiti, senza padroni.
Libero.
Certo questo nuovo giornale per essere libero avrà bisogno anche dei lettori senza i quali un giornale peraltro non serve.
Un giornale che stampato , distribuito ma che viene reso non è un giornale, ma un aborto, un feto senza vita.
E la provincia di Cosenza esce per i suoi futuri lettori dei quali vorrà suggerimenti e riflessioni per poter essere il giornale di tutti i cosentini.