
Da face book.
La Cosenza antifascista si ritroverà alle ore 18:00 in piazza XI settembre per un presidio in solidarietà ai compagni di Cremona, aggrediti ieri da militanti di Casapound, che hanno ridotto in condizioni gravissime Emilio compagno storico del CSA Dordoni.
Di seguito l'appello nazionale.
Emilio, un compagno di tante lotte e tante battaglie, è in ospedale in coma farmacologico con una emorragia cerebrale estesa a causa di un assalto squadrista al centro sociale Dordoni di Cremona.
L'attacco premeditato e scientificamente organizzato dai fascisti di CasaPound cremonesi, in combutta con altri militanti di estrema destra provenienti da fuori città, ha trovato una risposta determinata da parte dei compagni presenti nel centro sociale, ma purtroppo Emilio è stato colpito alla testa da diverse sprangate.
I fascisti si sono accaniti sopra ad Emilio fino a quando è stato portato in sicurezza all'interno del centro sociale; è stata, tuttavia, immediatamente chiara la gravità del suo stato di salute.
Infame è stato il comportamento della polizia che ha semplicemente identificato gli assaltatori e successivamente, per permettere loro di andarsene indisturbati, ha violentemente caricato il presidio di antifascist* radunatesi sul posto.
Per esprime totale vicinanza e solidarietà con Emilio è stata indetta:
Lunedì 19 gennaio una giornata nazionale di mobilitazione diffusa nei territori
Contro squadristi, polizia e istituzioni conniventi:
Sabato 24 gennaio un corteo nazionale antifascista, determinato, autodifeso e militante con la parola d'ordine: chiudere subito tutte le sedi fasciste!
Pagherete caro! Pagherete tutto!
#Emilioresisti
Alla faccia della tempestività!
Il presidente della commissione di Controllo e garanzia Giuseppe Mazzuca si accorge solo un anno dopo di un atto illegittimo
Dice Mazzuca : «La nomina – afferma l'interessato – è avvenuta in spregio a ogni normativa e criterio di trasparenza, e in contrasto con la legge attualmente vigente».
La vicenda è relativa alla nomina del dr Riccardo Borselli, già nominato responsabile della centrale operativa del 118 di Cosenza il 9 novembre del 2009 e con la delibera 3437 del 30 dicembre 2013, tuttora in vigore.
Peraltro prosegue Mazzuca«Nella sala operativa del 118 di Cosenza, intanto continuano a verificarsi una serie di disservizi come dimostrano la lunga serie di lettere inviate ai vertici dell’Asp per denunciare il clima di tensione che si respira in centrale, la necessità di affidare ruoli di alta responsabilità a persone competenti e con diversi anni di esperienza e la drammatica carenza di personale che risulta numericamente al di sotto degli standard previsti dall’organizzazione di una centrale operativa che copre un territorio con circa 800mila potenziali utenti».
E poi di seguito: « Oltre a essere evidenti i gravissimi profili di illegittimità che viziano la delibera in questione, appare evidente che le continue forzature da parte dei vertici aziendali dell’Asp di Cosenza evidenziate negli ultimi mesi, compromettono alla radice l’idea di un sistema sanitario libero da condizionamenti, e invece nei fatti continuano a mettere il comparto sanitario sotto uno stato di costante pressione politica, mortificando le competenze e le aspirazioni di professionisti che sarebbero pienamente titolati e legittimati ad aspirare a ruoli di responsabilità».
In sostanza non solo la delibera sarebbe illegittima, ma…..
Noi non conosciamo nessuno dei due ma certamente sorprende come il presidente della commissione di Controllo e garanzia( di cui non conosciamo nemmeno le competenze) aspetti oltre un anno ed il nuovo governatore regionale( che forse sarà anche commissario) per denunciare questa illegittimità
Ci puzza. Molto. A Mazzuca una domanda: perchè non ha denunciato prima questa assunta illegittimità? Dimissioni?
In Calabria e nella Provincia di Cosenza il maggior numero di senza lavoro
La crisi economica è l’ultimo calo del PIL, che è stato dell’1,9% su base nazionale, ma del 4% nel Mezzogiorno trascina ancora più in basso i dati del Mezzogiorno d'Italia, e come accade ormai da decenni, la Calabria si conferma una delle peggiori regioni per occupazione e per peso della crisi economica, in un contesto sempre più difficile, perché da sempre avvezza all'inoccupazione ed alla ristrettezza economica.
Gli ultimi dati infatti, non lasciano scampo ad interpretazioni: se nel sud-Italia il livello di disoccupazione è al 19,6%, nella regione Calabrese la percentuale di senza lavoro, arriva addirittura al 20,6%, percentuale che si traduce in 143.000 persone, di cui poco meno della metà sono donne, ma non c’è speranza neanche per i laureati, il 14,2% del totale.
Ma allora è vero, come affermano alcune note voci economiche italiane che il Meridione si avvia verso una nuova e più grave crisi?
Perchè le cose non cambiano, se prendiamo in considerazione il numero degli occupati, anche in questo caso infatti, la Calabria (terzultima su scala nazionale) preceduta da altre due regioni meridionali come Campania e Sicilia, presenta un tasso occupazionale pari al 41%.
Mentre se analizziamo nello specifico le province calabresi, vedremo che in quella di Catanzaro è presente il maggior numero di occupati, il 43,7% mentre quella con il numero più alto di disoccupati, è Cosenza dove 58.000 persone non hanno un impiego.