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Redazione TirrenoNews

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Campora San Giovanni (Cs). Ha chiuso oggi il campo estivo iniziato domenica 15 giugno, organizzato dal coordinamento regionale Alogon e destinato ad un gruppo di persone con disabilità.

Alogon è una straordinaria ed unica Associazione di Volontariato che negli anni si e' distinta nella nostra Calabria per l'organizzazione di vacanze-studio.

Dietro c’è don Giacomo Panizza ed i suoi collaboratori

Il titolo del campo è "MeravigliosaMente" e le due canzoni di Modugno: "Meraviglioso e Volare" ne fanno da colonna sonora per il messaggio positivo e allegro che trasmettono.

Un campo che è incontro.

Un campo che è inclusione sociale, il filo conduttore che vuole esprimere il bello dello stare insieme a testimonianza che si possono fare cose importanti anche se si ha una disabilità.

E Campora san Giovanni non è stata scelta a caso!

Affatto!

Quest'anno, infatti, il campo vacanza-studio ha voluto far emergere una situazione particolare, forse unica, comunque un esempio per tutta Italia

I promotori dell’evento( tra questi Nunzia Coppedè , presidente della FISH Calabria (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e Maria Scarcello) ci hanno detto che a questa esperienza hanno partecipato”un gruppo di persone con disabilità "sfuggite" allo sgombero dell'Istituto Papa Giovanni XXIII di Serra D'Aiello e che per quattro anni hanno sperimentato una situazione di autogestione prima a Serra D'Aiello, attualmente ad Amantea in localita' Campora San Giovanni. “

Con gioia hanno evidenziato che queste persone “ da qualche mese, vivono in un appartamento, in coabitazione. Non sono un'associazione, non sono una comunità ma otto persone che riescono a vivere insieme nella stessa casa. Si autogestiscono aiutate solo per poche ore al giorno. Vivono da soli in armonia e gioia, stanno dimostrando a tutti che possono farcela e che ogni forma di istituzionalizzazione non e' assolutamente la soluzione giusta per loro. Vogliamo trasmettere a tal proposito una buona pratica da trasferire ad altri".

Sono andato ad incontrarli mentre assistevano alla partita dell’Italia, ognuno partecipando a modo loro; qualcuna sventolava la bandiera italiana; qualcuno chiedeva il risultato, qualcuno si attaccava alla volontaria che aveva vicino tenendole la mano. Ognuno il suo modo, ma tutti insieme

Non poteva mancare e non mancava il sindaco del Papa Giovanni XXII l’avvocato Antonio Cuglietta da tempo vicino ai disabili e che con la sua presenza ha voluto confermare la necessità che anche la politica e non solo la comunità si sensibilizzi verso le persone con disabilità e ne faciliti l'inclusione sociale.

In questa ottica la presenza del neo assessore Gianluca Cannata al quale è stato chiesto di fare da ponte tra la comunità degli sfuggiti e l’amministrazione comunale.

Vedremo

Nel frattempo cogliamo l’occasione per chiarirvi che :

“ ALOGON è anzitutto uno stile. La originale personalità degli handicappati non può stare imbavagliata e rimanere invisibile. La creazione e l'espressione delle idee e dei sentimenti di tanti emarginati devono riversarsi ed esplodere sulla società. Le attività di composizione e di convivenza creativa delle diversità che stiamo conducendo da anni le vogliamo proporre e diffondere. Il ricchissimo vissuto di genitori con figli handicappati, intriso di difficoltà e di esasperazioni e di voglia di vivere e di inimmaginabili scelte di amore, lo riteniamo una ricchezza per tutta la società e un valore e un patrimonio da non lasciare nascosto.

ALOGON è autogestita da alcuni gruppi di handicappati, di famiglie, di volontariato e da comunità che manifestano la precisa volontà di voler dire, di parlare, di raccontare, di interpretare, senza essere "detti" da altri, interpretati e raccontati da altri, come capita spesso alle persone spogliate di tutto ciò che hanno e di ciò che sono.

ALOGON è una parola greca chenell'immaginario è come una miniera lontana, preziosa come la mitologia, celata sotto un mucchio di tempo, ma esistente solo quando la sappiamo riportare in superficie.

ALOGON tradotta in italiano significa: non contato, improbabile, ineffabile, incalcolabile, irrazionale, assurdo, contro logica, ... tutte parole che indicano la presenza di qualcosa o di qualcuno non definibile e non integrabile e non omologabile a e da altri.

Ci è piaciuto. Ci piace.

Auguri

Per andare oltre. Oltre l’immaginale, oltre lo scontato, oltre il prevedibile, oltre il possibile, là dove il cuore e l’anima sanno spingere chi pensa anche agli altri e non se stesso soltanto

E grazie

Giuseppe Marchese

Mai vista tanta celerità nelle cose dello Stato!.

Si! Parliamo di Antonio Reppucci l’ex Prefetto di Cosenza che amava partecipare a tutte le manifestazioni nei comuni.

E ad Amantea in particolare!

Ricordate?

Il Prefetto che poi venne promosso a Catanzaro

E di seguito a Perugia.

L’uomo di stato forte !

Bene. Nei giorni scorsi , intervenendo ad una conferenza stampa Antonio Reppucci aveva detto: «Se una madre non si accorge che il figlio si droga dovrebbe suicidarsi».

Era una conferenza alla quale erano intervenuti anche il procuratore generale di Perugia e alti ufficiali delle forze dell’ordine.

Il prefetto Reppucci aveva preso di mira le famiglie, ed era stato durissimo affermando. «Il cancro sta nelle famiglie; se una madre non si accorge che il figlio si droga ha fallito, si deve solo suicidare».

Non solo ma aveva anche affermato che il problema della lotta alla droga non può essere caricato esclusivamente sulle forze di polizia, sostenendo che «Noi non possiamo fare da badanti e tutori al posto delle famiglie ; se uno mette al mondo dei figli poi deve stare attento a quello che fanno. Se io avessi un figlio e lo vedessi per strada con la bottiglia in mano lo prenderei a schiaffi. Uno che beve per strada imbambolato io non lo accetto proprio».

Figurarsi le reazioni sul web.

Perugia viene considerata la capitale della tossicodipendenza.

Il primo a prendere le distante dal prefetto era stata il procuratore della Repubblica di Perugia Antonella Duchini. «Questo ufficio si dissocia in maniera netta dalle affermazioni del prefetto quando spera che i padri taglino le teste ai figli che assumono stupefacenti e quando sostiene che “il cancro è lì nelle famiglie, se la mamma non si accorge che suo figlio si droga è una mamma fallita e si deve solo suicidare”. Le tematiche afferenti al consumo di sostanze stupefacenti -aggiunge- sono complesse e riguardano sia l’aspetto della repressione che quello della prevenzione attraverso politiche sociali rivolte alle famiglie, che non devono sentirsi isolate ma piuttosto supportate e coinvolte».

Indignate anche le comunità che assistono i tossicodipendenti.

Indignati i tanti genitori che vivono il dramma di avere un figlio tossicodipendente.

Renzi via twitter si è detto “Furente”

Il ministro dell’interno Angelino Alfano ha dichiarato «Ho sentito le sue dichiarazioni, sono gravi e inaccettabili. Non può restare lì nè altrove. Assumerò immediati provvedimenti».

E Matteo Renzi poco dopo, ufficializzando la rimozione del prefetto hatwittato «Le frasi del Prefetto di Perugia sono inaccettabili, specie per un servitore dello Stato. Sono grato al Ministro Alfano per l’intervento».

Ecco la nota del consigliere di minoranza Giancarlo Pellegrino

“Egr. Sig. Sindaco, Mi è stata recapitata, in tutta fretta, alle sette del mattino di martedì 17, la convocazione di un Consiglio Comunale urgente per domenica 22 giugno 2014. Mi sono chiesto, lì per lì: ci saranno motivi di particolare gravità a costringere il Sig. Sindaco ad imprigionarci nella Casa Comunale nonostante per domenica si annuncino clima torrido ed afa insopportabile. Vabbè che Egli non è molto amante del mare: preferisce i viottoli di campagna, magari da percorrere a bordo della ruspa comunale, d’estate come d’inverno. Data però una rapida occhiata ai punti all’ ordine del giorno, nascosta tra le righe, ho intuito la motivazione vera dell’urgenza. Ho chiesto qualche spiegazione al Sig. Segretario ed al medesimo Sig Sindaco e subito è stato svelato l’Arcano!La convocazione in seduta straordinaria urgente è stata imposta dal Sig. Prefetto che ha ravvisato motivi di nullità sia nella seduta del 30.04.2014 ( Approvazione Rendiconto 2013), sia nella seduta del 04.05.2014 ( Approvazione documento contabile di previsione). Per quali ragioni il Sig. Prefetto ha ritenuto non valide tali sedute ? Esattamente per le medesime ragioni esposte e lamentate dal Sottoscritto e per le quali il Sottoscritto si è visto costretto ad abbandonare l’Aula Consiliare.

Considerazioni:

1.         Costringere un Consigliere di Minoranza ad abbandonare l’Aula per comprovate ragioni significa impedire al Medesimo di esercitare le funzioni derivanti dal mandato democraticamente consegnategli da una parte della cittadinanza di Belmonte.

2.         In pratica, con tale gesto, il Sig. Sindaco ha messo alla porta una cospicua parte di belmontesi ( oltre quattrocento), dicendo loro: questi non sono fatti che vi interessano …. Son fatti nostri …. Non è più Res Pubblica ( Cosa Pubblica) ma ….. Cosa Nostra;

3.         Il gesto del Sottoscritto (motivato e giusto abbandono dell’Aula consiliare) è stato ampiamente bacchettato e pubblicamente sbeffeggiato; Il Sig. Sindaco, scomodando perfino Voltaire, ha dato al Sottoscritto dell’incapace, accusandolo di analfabetismo giuridico ed amministrativo(TUEL docet); ed ha anche assoldato per 1500 euro un venditore di parole, il quale si è concesso il lusso, con i miei e nostri soldi, obbedendo all’ordine ricevuto, di consegnare alla stampa offese personali di dubbio gusto e di scarsa consistenza intellettuale e morale.

4.         C’è voluto l’intervento del Sig. Prefetto per riportare la continuità democratica, deliberatamente violata dal Sig. Sindaco, nel territorio di Belmonte, per come correttamente e giustamente richiesto dal Sottoscritto. Ed è’ esclusivo merito del Sottoscritto se, a Belmonte, la Cosa Nostra imposta dal Sig. Sindaco deve, sottolineo deve, essere sostituita con la Res Pubblica.

Considerazione finale

Domenica 22.06.2014, nell’ Aula del Consiglio Comunale di Belmonte Calabro(CS) , il Sig. Sindaco, tutta la Maggioranza, e soprattutto quella parte di Minoranza, pronta ad alzare il dito e la bocca,impropriamente, contro di me, che spudoratamente si è accodata al Coro(ma noi lo avevamo detto anche in campagna elettorale,ora si giustifichino loro con l’elettorato che li ha votati), facciano pubblica ammenda del proprio operato. Riconoscano pubblicamente gli errori commessi. E’ il giorno del Signore: vanno poco a Messa, e quando ci vanno, ci vanno male. Forse neanche ricordano che uno dei primi atti del Sacro Rito consiste nel riconoscimento dei propri peccati, in pensieri, parole, opere ed omissioni. Io, memore della lezione di don Guido Gentile, Maestro di Cultura e Religiosità, questo, per ora, voglio ricordare al Sig. Sindaco, alla Sua Maggioranza ed alla parte di Minoranza accodata al Coro. Il resto si vedrà. E Tu Caro Sindaco nonché leader maximo di questo sconcio di amministrazione, facci esclamare: finalmente il Sig. Sindaco ha levato il disturbo e si è dimesso. Sarebbe,da parte tua,un atto di dignità e di decoro democratico.

Per l’appunto ,considerato il particolare momento in cui versano le P. P. A. A. per evitare ritardi o disguidi tali da minare seriamente l’aspetto economico dell’ente Comune, già fortemente compromesso ,magari con la perdita di finanziamento o il non perfezionamento di eventuali mutui da contrarre per la realizzazione di opere utili alla collettività belmontese ,ritengo giusto e responsabile che il Sig Sindaco, se lo ritiene opportuno , assuma ogni determinazione in relazione agli atti già adottati nei consigli precedenti,per il supremo bene di Belmonte !

Tale decisione ,può essere inviata anche a S.E. il Prefetto di Cosenza per la relativa conoscenza e competenza.

Belmonte Calabro li 22/06/2014                               Dr. Giancarlo Pellegrino

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