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Redazione TirrenoNews

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Piano, piano la rete della magistratura si spande sugli spacciatori di stupefacenti.

Stanotte a Lamezia Terme dove i carabinieri sotto il governo del comandante Vincelli, hanno eseguito 14 ordinanze di custodia cautelare emesse dalla Procura della Repubblica nell’ambito di un'operazione denominata “Veleno”.

Smantellata una capillare rete dello spaccio di droga in città.

Ecco cosa ha detto il procuratore Prestinenzi:

“Vorrei innanzitutto precisare che con l’operazione odierna sono complessivamente 18 le persone indagate. Tra queste, una è anche accusata di evasione e un’altra deve risponde di violazione degli obblighi relativi alla sorveglianza speciale. Nello specifico si tratta di 17 misure cautelari, di cui 6 persone sono state tradotte in carcere, altre 9 sono state poste agli arresti domiciliari mentre ad altre 2 persone è stato prescritto l’obbligo di dimora. Nell’operazione di oggi, inoltre, 3 persone non sono ancora state assicurate alla giustizia in quanto irreperibili e, tra queste, una è di Catanzaro. Le indagini condotte dall’Arma dei carabinieri hanno svelato che la rete dello spaccio godeva di legami di un certo livello, ma non esistono comunque prove dirette di collusione con le cosche lametine. Di certo le persone arrestate hanno tutte precedenti penali specifici a vario titolo. Quello che mi preme sottolineare è il ruolo avuto dalle intercettazioni per svelare questa rete di spaccio. Nelle conversazioni si parla di droga con nomi specifici quali la “nera”, la “bianca” o il classico “fumo”. Si tratta di intercettazioni in cui sono presenti conversazioni sia di carattere “autoaccusatorio che “eteroaccusatorio” in cui si fa riferimento a terzi. Per questi ultimi si è proceduto a verifica con osservazioni, appostamenti, perquisizioni che hanno portato, in alcuni casi, anche al sequestro di sostanze così come avvenuto in precedenza per quattro tra le persone che erano già stati arrestati in flagranza. Possiamo dire che la prova delle intercettazioni è più che sufficiente in quanto quello che gli inquirenti hanno avuto modo di ascoltare è do grado molto elevato. Le captazioni sono dunque attendibili anche perché le parti in causa, quando si trovavano in conversazione tra loro, parlavano spontaneamente senza la consapevolezza di essere ascoltati. Tutto questo ci fa dire che le intercettazioni non sono inficiati da alcuna millanteria”.

Ed ecco cosa ha detto il colonnello Ugo Cantoni “Questa nostra attività di oggi dà supporto ad una situazione grave e spesso sottovalutata come lo spaccio di sostanze stupefacente di cui sono vittime i giovani e giovanissimi. Non bisogna mai abbassare la guardia e sottovalutare questo problema perché chi vende stupefacenti in mezzo ai giovani fa un danno enorme”.

Infine la dichiarazione del Comandante Fabio Vincelli: “Questa nostra operazione scaturisce dalla profonda conoscenza del territorio di Lamezia da parte degli uomini del comando stazione di Lamezia con il supporto di quelli del comando provinciale e rientra nella nostra costante attività ed impegno sul fronte della lotta allo spaccio degli stupefacenti. Tra gli arrestati ci sono personaggi visti e rivisti che rappresentano punto di riferimento sul territorio cittadino per quanto riguarda lo spaccio di sostanze stupefacenti. Sono personaggi sui quali abbiamo acquisito diversi elementi e sui quali i militari di Stazione e Compagnia hanno sacrificato e messo a disposizione diverso tempo. Nello specifico, posso dire che l’attività nasce da un piccolo riscontro effettuato nel 2011 ma tecnicamente, abbiamo avviato le indagini dal novembre 2012 con tutta una serie di ulteriori riscontri e servizi di osservazione per completare il quadro che già avevamo su queste persone”.

I nomi degli arrestati

- in carcere :

• BUFFONE Giuseppe, nato a Lamezia Terme

• CARUSO Pietro, nato a Lamezia Terme

• FRANCESCHI Rosario, nato a Nicastro

• FRANCESCHI Concetto, nato a Nicastro

• PAOLA Antonio, nato a Nicastro

-agli arresti domiciliari :

• MAZZEI Tommaso, nato a Lamezia Terme

• FRANCESCHI Antonio,

• PAGLIUSO Vincenzo, nato a Lamezia Terme

• NERO Antonio, nato a Lamezia Terme

• FIORINO Domenico, nato a Lamezia Terme

• MORELLO Tiziano, nato a Lamezia Terme

• COSENTINO Pierpaolo, nato a Lamezia Terme

• COSTANTINO Giuseppe, nato a Lamezia Terme

. con obbligo di dimora nel Comune di residenza a carico di:

• MANIACI Luca, nato a Carini

Una signora di Amantea entra in un supermercato insieme con il coniuge. La borsa con il portafoglio sulla spalla, come al solito.

Gira tra gli stand e compra quanto necessario. Poi si accorge che le manca il portafoglio.

Non ci sono solo i soldi, ma come in tutti i portafogli delle donne, le chiavi di casa, i documenti ed altro.

Viene lanciato l’allarme ed il proprietario del supermercato chiama i carabinieri della locale caserma che giungono con immediatezza.

Il resto è routine, salvo la sorpresa e la rabbia della borseggiata.

Un giro rapido tra gli stand per verificare che il portafoglio sia stato abbandonato negli scaffali od in altro luogo del supermercato

Immediata la acquisizione dei filmati interni del supermercato per la verifica dell’azione del borseggiamento o di persona già nota alle Forze dell’ordine.

I filmati sono alla attenzione dei carabinieri

Stamattina la formalizzazione della denuncia

Attenti, allora.

Impensabile che non si tratti di una specialista ( propendiamo per una donna perché le donne tra di loro diffidano meno)

Ci viene anche segnalato che una spallina della borsa sia scivolata (?) dalla spalla della derubata mentre si aggirava al banco della frutta e che possa non essersi trattato di un caso ma del momento del borseggiamento

Nel mentre speriamo che dai filmati si veda qualcosa il presente articolo per segnalare a tutti ed in particolare alle donne la probabile presenza di borseggiatori/trici e la necessità della massima attenzione

Ah, attenzione anche nei luoghi affollati della città ed in particolare nel mercato domenicale e nel mercato degli agricoltori.

I deputati calabresi si ribellano a Renzi

Mercoledì, 18 Giugno 2014 08:58 Pubblicato in Calabria

Che sia l’inizio della ribellione interna al PD anche alla Camera dopo quella al Senato fatta da 13 senatori dopo la espulsione di Corradino Mineo dalla commissione affari costituzionali?

Troppo presto per dirlo , ma se il buon tempo si vede dal mattino , allora….

Ecco cosa scrivono Ernesto Magorno, Demetrio Battaglia, Enza Bruno Bossio, Stefania Covello, Bruno Censore, Nico Stumpo, Nicodemo Oliverio:

“ Per quanto siano evidenti e indispensabili misure di razionalizzazione dell’apparato pubblico nel nostro Paese ci sono alcune misure annunciate nel decreto legge sulla P.A. che necessitano di una indispensabile revisione.

In particolare la soppressione, a partire dal primo ottobre 2014, di 8 sedi staccate del Tar tra cui quella di Reggio Calabria è irragionevole e non presenta alcun profilo di economicità.

Lavoreremo in sede parlamentare perché vi sia un ripensamento e sia consentito il prosieguo della attività.”

Un giudizio forte.

Una scelta irragionevole, dicono!

Non solo. Ma non fa risparmiare alcunché.

In sostanza quindi non si tratta di una riduzione della spesa ma di un aumento

Evidentemente i deputati calabresi devono avere propri tecnici diversi da quelli di Renzi che hanno fatto calcoli economici diversi.

Aspettiamo curiosi di sentire questi dati o di scoprire se non si tratta piuttosto di una ennesima dimostrazione di opportunismo politico.

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