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Redazione TirrenoNews

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Riceviamo e pubblichiamo il volantino della minoranza in Comune Insieme per la città distribuito ieri domenica 15 giugno in Campora San Giovanni, tra l’altro, da Sante Mazzei, Concetta Veltri, Miriam Bruno. Ecco il testo.

CAMPORA TRADITA ED UMILIATA

Dopo vent’anni un Sindaco della Città tradisce ed umilia Campora.

Dopo aver sbandierato ai quattro venti la candidatura nella lista Rosa Arcobaleno di ben otto candidati di Campora, nell’organo esecutivo è stato nominato un solo assessore : Gianluca Cannata.

Storia e consuetudine volevano che a Campora, 1/3 della popolazione del Comune, 1/3 degli elettori, 1/3 dei voti della lista Rosa Arcobaleno, venissero assegnati 2 assessori e la delega di Vice-Sindaco.

Cosi non è andata, il Sindaco Monica Sabatino, ha mentito alle elettrici ed agli elettori camporesi e di tutta la Città.

La scarsa rappresentatività della laboriosa comunità camporese in seno all’organo esecutivo, ridotta ad un solo rappresentante, lascia tutti offesi ed indignati :

SI E’ TOCCATO IL FONDO

Per quali oscuri motivi il neo assessore Cannata ha accettato da solo l’ incarico ?

Vuole forse diventare Vicerè di Campora ed oscurare gli altri consiglieri di maggioranza?

Consiglieri di Campora svegliatevi, non lasciate che la vostra dignità venga calpestata, unitevi per fare in modo che la giusta rappresentatività venga riconosciuta.

Protestate come hanno fatto in Consiglio Comunale i rappresentanti Veltri Concetta e Salvatore Alessandro.

Cittadini di Campora, il Sindaco non mantiene fede agli impegni assunti in campagna elettorale, e questo e solo l’inizio, figuriamoci che cosa ci aspetta.

Noi faremo la nostra parte, saremo al vostro fianco, affinchè in ogni momento della vita amministrativa, dopo la delusione e la mortificazione subita, venga riconosciuto il giusto peso, il giusto ruolo che merita una Comunità che quotidianamente lavora, produce e contribuisce in maniera importante allo sviluppo dell’intera Città.

15 giugno 2014                                                                                             Insieme per la Città

Il mio amico Alfonso Frangione( quello che con Pasquale Veltri pulisce il sottopasso che permette di accedere alla spiaggia di Catocastro, quello che con la moglie Patrizia pulisce la stessa spiaggia, quello che dipinge le strisce bianche per far meglio parcheggiare, eccetera) ha letto della questione Campora , cioè della “pretesa” dei camporesi di avere una rappresentatività equilibrata alla popolazione , al territorio, ai bisogni, agli interessi ed interviene dalla “sua” Roma.

“Leggo su vari giornali on-line e/o cartacei di questo grosso problema riguardante gli assessori che dovrebbero essere proporzionalmente ripartiti tra Amantea e Campora S. Giovanni.

Mi pare di aver letto esclusivamente di commenti critici, ma possono essermene sfuggiti altri di parere diverso, riguardo la scelta che è stata effettuata e che penalizzerebbe Campora.

Premetto che è sicuramente un mio limite, forse perché vivo in città, il non capire questo problema. Amantea è una.

Un Comune. Con questa auspicata sorta di "manuale Cencelli" non se ne uscirebbe più e anche altre frazioni, quartieri, ecc. - io credo - avrebbero diritto a loro rappresentanti.

A Catocastro, per esempio, si vede un vigile o un netturbino (direi ogni morte di Papa) in casi particolari tipo la processione dei "varetti", (nei vicoli mai visto un netturbino), la gente va contromano pur senza avere lì casa, il degrado della cosa pubblica (pure della privata in verità) è vergognoso, il ponte sul fiume mi dicono che è pericolante (infatti sono stati tolti i "cassoni per la monnezza" per non far salire sul ponte il relativo camion), l'importante strada raccordo per la statale verso Paola (sotto la chiesetta di San Giuseppe) è franata e ovviamente lasciata lì "morta ammazzata" e mi fermo qui per non tediare l'incauto lettore.

Allora che dovremmo fare noi catocastresi?

Dovremmo chiedere che ci sia un assessore di Catocastro che tuteli maggiormente il nostro quartiere?

Non credo debbano andare così le cose, sarebbe bieco campanilismo. Io credo che tutto ciò che dobbiamo pretendere è che le persone designate in qualità di Assessori (e non solo) lavorino bene nell'interesse di tutti i cittadini facenti parte del Comune di Amantea; poi se 'sti Assessori sono tutti di Colongi o di Camoli o di Cannavina non è la "conditio sine qua non".

Facciamo tutti il tifo per Amantea tutta.

E vigiliamo.

E collaboriamo.

Ciao. Alfonso Frangione.”

NdR .Ci permetterà Alfonso di cogliere alcuni aspetti della sua nota.

  1. Campora ha paura di finire come Catocastro ed è per questo che pretende una maggiore rappresentatività.
  2. Il buonismo di papa Francesco( che a Roma arriva evidentemente prima e meglio) si nota evidente nella invocata speranza che “sti assesori” lavorino bene. ( evidentemente non lo hanno fatto se da Catocastro non passa mai un vigile se non scendendo dal comune e mai uno spazzino nemmeno scendendo dal comune). La foto del centro storico è recente
  3. L’invito a vigilare è accoglibile ed è esattamente quello che stanno facendo i camporesi pretendendo assessori prossimi ai loro problemi ed interessi

Auguri Catocastro! Ah, i Catocastresi possono comunque sempre rivolgersi a coloro che hanno votato!

Sant’Antonio da Padova : AIUTACI

Domenica, 15 Giugno 2014 17:55 Pubblicato in Politica

Una sintesi del discorso alla città in occasione delle celebrazioni dei festeggiamenti di Sant’Antonio.

“C’è chi ruba, distrugge e divora i beni dei poveri! “

“Chiediamo a Sant’Antonio di convertirli e di fermare la spirale della corruzione pacificamente accettata”.

Le famiglie e le imprese “spogliate da quelli che S. Antonio chiamava la gente maledetta dagli usurai”.

La corruzione dilagante, l’illegalità “che rischia di diventare la trama della convivenza civile della nostra città”.

“La parola di S. Antonio risuoni forte in particolar modo contro gli usurai e gli strozzini, che coperti dalla criminalità organizzata, ancora mietono vittime che restano silenziose e prive di aiuto. Senza parlare della corruzione che dilaga”.

“Se seguiamo il Vangelo che impone l’attenzione verso i poveri, gli ultimi e i bisognosi, allora la speranza può rinascere, perché il cristiano, come Sant’Antonio, sa di avere in custodia tutti i suoi fratelli”.

“Dietro le vittime dell’usura vediamo chi, duro e inflessibile persevera nel male e non si piega di fronte a Dio”.

“Riconciliamoci, cerchiamo di stringere e unire le forze perché nella nostra città cresca e maturi quell’impegno concreto e reale verso il bene comune.”

Il senso autentico della devozione al Santo di Padova “ ci invita a rimetterci a seguire la via sicurissima del Vangelo, dove giustizia e pace si baciano e amore e misericordia si incontrano”.

“Resta per noi la regola migliore, la via più santa, il mezzo più sicuro per la vera giustizia, perché porta con se la parola rivoluzionaria del perdono”.

Infine “sostegno e gratitudine alle forze dell’Ordine per il loro lavoro”.

“Questi i temi toccati dal Vescovo di Lamezia nel suo discorso alla città, ribadendo

Questa la preghiera del Vescovo di Lamezia Terme, Monsignor Luigi Antonio Cantafora, al termine della processione di Sant’Antonio di Padova, che ha concluso i festeggiamenti in onore del compatrono della città di Lamezia Terme.

Le foto sono relative ai festeggiamenti di Sant’Antonio di Amantea.

Le oranti

La banda

Le autorità

Il popolo

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