
Ecco la richiesta:
Al Sig. Sindaco del Comune Belmonte Calabro Dott. Francesco Bruno
All’ Assessore del Comune di Belmonte Calabro dott.ssa Curcio Francesca
È necessario cogliere negli altri solo quello che di positivo sanno darci e non combattere ciò che è diverso, che è “altro” da noi. (Nilde Iotti)
Come Gruppo Politico “Insieme si …può” abbiamo voluto portare un esempio per supportare e condividere, allargando a nuovi contesti sociali e politici, il dialogo fra istituzioni e società civile rinnovando l’invito a voler istituire una commissione una Commissione Pari Opportunità tra donne e uomini; uno strumento di elaborazione e di proposta per il buon governo del nostro piccolo comune.
Un impegno che la nuova amministrazione tutta, nelle figure della maggioranza e della minoranza si è assunto in campagna elettorale.
Sosteniamo subito che una CPO (Commissione Pari Opportunità) non può essere vista come un piccolo ghetto che si occupa di cose di donne.
Le pari opportunità fra uomo e donna non devono essere considerati solo come un “obbligo istituzionale”, ma devono transitare trasversalmente in tutti gli ambiti settoriali del programma di governo della comunità e del territorio.
Per attuare questa trasversalità è necessario:
- assumere non solo il punto di vista maschile, ma anche quello delle donne che devono sentirsi cittadine, a pieno titolo, e quindi capire di essere in grado di incidere realmente sui meccanismi che intrecciano le politiche del territorio (dalla formazione al lavoro, dalle politiche per le famiglie ai servizi sulla vita quotidiana, dalla condivisione dei tempi di vita e di lavoro all’attenzione contro la violenza maschile);
- considerare le pari opportunità come punto centrale dell’attività amministrativa, al fine di avere cura della comunità consentendo alla nostra società di continuare a vivere non solo tra le mura di casa, specie in una situazione di crisi economica e politica come quella attuale, con una precisa attenzione rispetto ai bisogni, ai desideri e alle risorse;
- assumere il valore della diversità del punto di vista delle donne, come volano per comprendere le altre differenze presenti nella società.
Non si tratta quindi solo di evitare forme discriminatorie, riteniamo indispensabile promuovere la parità nella gestione della cosa pubblica, nelle relazioni private domestiche e in quelle pubbliche.
Un cambiamento politico, culturale, di rappresentazione della realtà che vuole promuovere il benessere di tutti donne e uomini, vecchi e giovani, autonomi e non.
Un contributo a tale impostazione può essere dato dalla creazione di una Commissione composta da sole donne, per promuovere la soggettività e la responsabilità femminile all’interno di uno spazio politico capace di formulare progetti e soluzioni da condividere in tutti gli altri luoghi e momenti della politica e dell’amministrazione cittadina.
Una Commissione composta da una rappresentanza che preveda la presenza di donne delle associazioni, delle professioni e delle forze politiche, presenti sul territorio ed in grado di creare un ponte tra le istituzioni e le realtà sociali e lavorative e che riescano a creare reti di confronto per una crescita personale e collettiva.
Sulla spinta delle motivazioni sopra indicate chiediamo, come consiglieri di minoranza, l’istituzione di una CPO (Commissione Pari opportunità) nel comune di Belmonte Calabro.
Si richiede formalmente che la proposta venga considerata come punto all’o.d.g del prossimo consiglio comunale.
Alla presente è allegata la proposta del regolamento della CPO
Belmonte Calabro 02-02-2017
I consiglieri di Minoranza
Giancarlo Pellegrino
Olinda Suriano
Alessio Furgiuele
Come previsto nel programma elettorale e per come anticipato in più occasioni, sono iniziati i lavori di allestimento dell’ARREDO URBANO del Comune di Lago.
- Dopo circa quarant’anni, si sta già provvedendo alla sostituzione delle bacheche del centro urbano delle frazioni.
- Si continuerà con il posizionamento delle nuove targhe viarie;
- Nuovi getta carte per la raccolta differenziata;
- Nuove Panchine e segnaletica verticale;
- Ristrutturazione della Villa comunale “Formentano”;
- N. 3 panchine “Smart” illuminate, con la Wi-Fi e caricatore per tutti i dispositivi mobili;
- Attraverso un apposito progetto realizzato da un Ingegnere illuminotecnico è previsto un sistema di illuminazione a Led per l’abbellimento del centro storico (Piazza del Popolo) e di un altro importante scorcio di Lago.
Per dovere, verso i nostri concittadini, specifichiamo quanto segue:
I fondi destinati per L’ ARREDO URBANO derivano da un vecchio finanziamento regionale di 70.000€ , previsto per una semplice ristrutturazione del mattatoio comunale.
Tale rifacimento non avrebbe concesso alla struttura di essere autonoma ed efficiente e sarebbero servite altre ingenti somme per renderlo agibile con le nuove normative igienico sanitarie.
Pertanto, si è pensato di devolvere il mutuo a questo progetto di ARREDO URBANO che porterà a Lago un nuovo restyling, una nuova rigenerazione urbana e di essere tutti fieri di presentare ancora più bella ed accogliente la nostra Città.
Lo dice la minoranza che comunque ha chiesto la convalida del Prefetto
Questa la nota :
“Comunicato stampa: record di brevità al Consiglio comunale di lago.
L’ultimo consiglio comunale di Lago(16/01/2018) ha segnato il record di durata di una assemblea elettiva perché è durato una manciata di minuti !!!!
Un miracolo di brevità che non significa affatto efficienza di decisione ma mancanza di responsabilità e anche un modo troppo sbrigativo di amministrare.
Un record negativo che merita la nostra censura e anche la disapprovazione di ogni buon cittadino.
L’argomento riguardava la “APPROVAZIONE del REGOLAMENTO per la disciplina e lo svolgimento dell’attività della conferenza dei sindaci dei Comuni appartenenti al distretto socio sanitario n. 3 di Amantea e SCHEMA DI CONVENZIONE”
Una materia non poco importante, ma molto importante, di competenza del Consiglio (quindi della maggioranza e della minoranza), di rilievo intercomunale e strutturata in numerosi articoli.
Una materia quindi da non sbrigare in pochi minuti.
Noi pensiamo che quello che si è verificato non ha precedenti nella lunga storia amministrativa del nostro Paese e forse anche nella storia amministrativa degli oltre ottomila Comuni italiani.
Oltre alla incredibile brevità, l’ultima riunione del Consiglio noi crediamo sia stata preceduta dal nostro rispetto di alcune formalità riguardanti l’avviso di convocazione.
Andiamo per ordine.
- La comunicazione inviata ai consiglieri comunali di minoranza non recava né la data, né il numero di protocollo e neanche il bollo comunale, come prescrive l’ultimo comma dell’articolo 34 del regolamento del Consiglio comunale.
- L’inizio della seduta era previsto per le ore 12,00 del giorno sedici gennaio 2018.
- Nonostante le irregolarità formali riscontrate nell’avviso di convocazione, la minoranza si è recata nella sala consiliare, giungendovi alle ore 12,03 – 12,04: un ritardo non eccezionale e perfettamente scusabile.
- Giunta alle ore 12,03 – 12,04, la minoranza ha dovuto constatare che il Consiglio comunale era già terminato.
- Questo, dunque, il record del Sindaco e dei suoi complici Consiglieri, ivi incluso il Presidente del Consiglio che, invece, dovrebbe dimostrare maggiore rispetto di se stesso e dell’assemblea che presiede, e della popolazione.
- I fatti che noi denunciamo con molta forza sono stati ripresi dall’ emittente privata PERLAGO e perciò sono facilmente controllabili.
- La denuncia che noi facciamo è semplice: come è possibile che un argomento importantissimo (i servizi socio-sanitari, che riguardano i cittadini più bisognosi, per ragioni economiche e/o di salute e/o di lavoro), che coinvolge i Comuni del nostro comprensorio, e che riguardano un Regolamento e uno schema di Convenzione sia stato possibile definire in quattro minuti, considerando anche il tempo necessario alla chiamata dei Consiglieri presenti e alla formalità della votazione.
Un fatto gravissimo che è stato perpetrato ai danni non soltanto dei Consiglieri della minoranza, ma anche, e soprattutto, dei Cittadini i quali di quanto deciso dal Sindaco frettoloso e dai suoi Consiglieri “pressaruvi” non conoscono nulla.
Di quanto è successo, noi abbiamo dato doverosa comunicazione al Prefetto di Cosenza perché verifichi la validità della seduta e valuti come sia possibile prendere decisioni consiliari in tre – quattro minuti.
Ne informiamo anche la popolazione perché conosca da chi e in che modo e con quanta leggerezza viene amministrata la cosa pubblica nel Comune di Lago.
Lago, 20/01/2018 Il Gruppo di Minoranza