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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa

“Sarà stipulato venerdì 17 novembre il protocollo di intesa tra il Comune di Belmonte Calabro e la London Metropolitan University.

A Belmonte è in pieno svolgimento il quarto campus di studenti e docenti della università inglese.

Questa esperienza ebbe inizio nel 2016 attraverso una pioneristica iniziativa dell'associazione culturale ''La rivoluzione delle seppie'' in collaborazione con l’associazione “Ex Convento”.

Nel trascorso anno accademico sono state sei le tesi di laurea in architettura, conseguite alla London Met, che hanno avuto come oggetto sei progetti su Belmonte Calabro.

Uno dei temi più affrontati è lo studio del progressivo abbandono dei centri storici al tempo dello svolgersi di un intenso fenomeno di immigrazioni.

L'attenzione è rivolta, soprattutto, alla possibilità di interpretare gli effetti conseguenti allo spopolamento dei centri storici ed all'intensificarsi dei flussi migratori dai paesi a sud del mediterraneo non come criticità ma come opportunità di sviluppo.

Il protocollo di intesa prevede una collaborazione triennale tra Comune e London Met finalizzata alla rigenerazione urbana di Belmonte Calabro.

Nel corso dell'evento del 17 novembre, alle ore 17.00 presso la biblioteca comunale saranno proiettati dei video curati dagli studenti e subito dopo, alle 18.30 nei locali del VAB (Villaggio Albergo Belmonte), ci sarà la firma del protocollo d’intesa e una tavola rotonda sul tema ''Centri storici della Calabria: abbandono o nuove narrazioni identitarie. Esperienze a confronto''.

Oltre al sindaco dott Franceso Bruno ed al suo vice ing Luigi Provenzano, chiamati a fare gli onori di casa, parteciperanno i docenti Sandra Denicke Polcher e Jane Mc Allister della London Met, Ottavio Amaro dell’ Università Mediterranea di Reggio Calabria, Tullio Romita dell’ Università della Calabria.

Le conclusioni sono affidate all'assessore della Regione Calabria prof Francesco Russo.

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Scrive la minoranza di Longobardi:"Sin dal nostro insediamento, con l'interrogazione del 25/05/2015 - prot. n° 1924, abbiamo sollecitato l'adozione del Piano comunale di spiaggia, ma l'amministrazione è rimasta totalmente silente.Con il solito bollettino del gruppo consiliare "Longobardi oltre il 2000",la maggioranza ha reso noto che il Piano comunale di spiaggia "è vigente e operativo e se qualcuno -si legge nel predetto bollettino- vuole aprire un lido può tranquillamente venire in comune e chiedere il lotto che gli interessa".

"Ma le chiacchiere - affermano i consiglieri di minoranza Franco Cicerelli e Nicola Bruno- stanno a zero.

La smentita ufficiale viene proprio dall'ufficio tecnico comunale che, con nota prot. n°3440 del 25/10/2017, riferisce che il piano spiaggia avrebbe dovuto essere "adeguato, sin dal 2005, al piano di indirizzi regionale (Pir)".

Infatti, "la legge regionale n° 17/2005, nelle more dell'adeguamento dei piani al Pir, ha stabilito -come si legge nella nota dell'utc- che solo le concessioni in atto si prorogavano fino al 2020", senza, quindi, che il comune potesse concederne di nuove.

Peraltro, ancora,oggi, l'adeguamento del nostro piano, dopo 12 anni, è, badate bene, -si legge nella nota tecnica- "in itinere", con l'ovvia conseguenza che "nessuno -continua il consigliere Nicola Bruno- nel frattempo, ha potuto realizzare un lido".

Per fortuna, "sempre la regione Calabria -conclude Bruno- , con legge n° 7/2017 ha previsto la possibilità, anche per i comuni costieri che non hanno adeguato il piano spiaggia, di rilasciare "concessioni demaniali marittime" ma, solo ed esclusivamente, "suppletive" (vedi nota tecnica comunale) e cioè a supporto di strutture ricettive alberghiere, giochi o piccoli chioschi.

A ben vedere, ancora oggi, pur essendo il nostro comune dotato, sulla carta, di un piano spiaggia, non può affatto rilasciare nuove concessioni, come sostenuto dalla maggioranza, perchè, in realtà, il piano è inadeguato e, quindi, di fatto, non operativo.

Basta chiedere all'ufficio tecnico del nostro comune.

Eppure, il piano spiaggia serve a favorire lo sviluppo del turismo!".

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In un territorio come quello del basso tirreno cosentino ricco di 30 mila abitanti ma senza una caserma di Vigili del Fuoco, spesso gli incendi creano gravi problemi a beni e persone.

In questi casi sono sempre i Carabinieri ad interventire salvando persione e mettendo in sicurezza i loro beni.

E’ successo anche a Lago.

E l’amministrazione comunale non si trincera dietro il silenzio. Affatto.

 

Ecco la nota inviataci per la pubblicazione

“Il Sindaco di Lago, Enzo Scanga, esprime un sentito ringraziamento al Maresciallo Polito e all’Appuntato Mazzuca per la rapidità, la decisione, la premura e la professionalità dimostratedurante l’intervento in contrada Aurisana nell’abitazione del Sig. S.R. nella quale si è sviluppato un incendio.

Con il loro pronto intervento hanno messo in salvo il signor S.R, portandolo fuori mentre era impegnato nel tentativo di domare le fiamme con mezzi improvvisati, e la stessa abitazione portando fuori anche 3 bombole di gas di cui una avvolta dalle fiamme.

Oltre ad esprimere il rammarico per l’ incendio e la solidarietà alla famiglia per il danno subito, il Sindaco e l’Amministrazione Comunale mostrano forte apprezzamento per l’attenzione offerta dall’Arma e ai suoi militari della locale Caserma

Un fortte plauso, inoltre, all’efficienza con la quale la locale stazione dei Carabinieri monitora l’intero territorio Comunale, confermando la piena sinergia tra le Istituzioni per il mantenimento ed il controllo della sicurezza”.

Non si esclude ,infine, un formale riconoscimento pubblico per il coraggio mostrato dai carabinieri della locale stazione .

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