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Amantea. Turismo. Parla Vincenzo Lazzaroli
Mercoledì, 20 Giugno 2018 09:24 Pubblicato in Campora San GiovanniNella sessione ordinaria di lunedì 18 giugno del consiglio comunale di Amantea, è stata approvata l’ipotesi di modifica del bilancio stabilmente equilibrato, per come richiesto dal competente Ministero dell’interno.
All’intero di tale ipotesi, viene ratificata l’introduzione dell’imposta di soggiorno, con applicazione della massima aliquota con decorrenza a partire dal 9 agosto 2018.
Tale imposta, tecnicamente necessaria per l’approvazione del bilancio da parte del Ministero (così viene motivata dai più fermi sostenitori), dovrebbe valere per l’anno 2018 all’incirca 100 mila euro, mentre per il 2019 l’imposta si stima peserà per 150 mila euro.
Per la maggioranza di governo, che sprizza gioia e soddisfazione da tutti i pori, questa imposta servirà per il rilancio turistico di Amantea. Senza di essa, per Amantea, non ci sarebbe futuro turistico.
Nella sostanza, diciamolo chiaramente, la nuova stagione del rilancio turistico per il nostro territorio, quella del terzo millennio, si apre con l’applicazione dell’imposta di soggiorno, che da agosto peserà sulle spalle dei nostri cari turisti.
Quindi, più turisti arriveranno ad Amantea e più saranno i proventi derivati da tale imposta
Con tali proventi, ci hanno assicurato, potremo davvero ambire ad essere competitivi con le migliori località turistiche, perché saremo in grado di offrire un prodotto di eccellenza, con servizi sicuramente all’avanguardia.
Insomma, Amantea non sarà più come prima, ad iniziare dal lungomare, bigliettino da visita verso i tanti visitatori e turisti che giungono ad Amantea per trascorrere le loro vacanze.
Francamente sembra davvero un libro dei sogni, perché i sogni poi si scontrano con la realtà dei fatti; le foto certificano la situazione del lungomare dello scorso anno e quella che si presenta oggi ai nostri occhi e a quelli dei nostri amati e potenziali turisti.
Questo è, dunque, il risultato dei sogni di questa fantasiosa amministrazione?
A distanza di un anno, il lungomare è sempre più nell’abbandono totale.
Le balaustre a protezione sono quasi del tutto inesistenti e quelle poche rimaste sono piene di ruggine.
Manca la minima manutenzione, dico davvero la minima manutenzione, perché basterebbe davvero poco per ripristinare le ringhiere mancanti.
Cosa si aspetta ancora, che si faccia male qualche bimbo cadendo al disotto del lungomare? Chi ne risponderà poi?
Vi prego dunque, non prendiamo ancora in giro i cittadini e i turisti con queste favolette; non c’è bisogno dell’imposta di soggiorno per il rilancio del turismo, piuttosto ci vorrebbe più sensibilità verso il territorio e un mimino di buona volontà.
Se si spera nell’imposta di soggiorno come la panacea di tutti i mali, allora vuol dire che non si è in grado di studiare e mettere in pratica una vera politica di sviluppo del turismo locale; aspettare la tassa di soggiorno come la manna dal cielo vuol dire certificare il proprio fallimento politico ed amministrativo, in un campo che potremmo definite “vitale” per la nostra città.
E se vogliamo dirla tutta, non possiamo nemmeno cominciare ad offrire il nostro prodotto turistico, facendo pagare una tassa per il soggiorno in questa situazione di degrado e abbandono. Quantomeno si abbiano la compiacenza e l’umiltà necessarie per correre almeno ai ripari; siamo già in ritardo, ma facciamo qualcosa prima che arrivino i turisti.
Evidentemente si aspettano i primi turisti generosi a cui far pagare un biglietto, come se dovessero assistere ad uno spettacolo tragicomico mai visto prima, per fargli vivere l'emozionante esperienza di essere protagonista della rinascita turistica di Amantea.
Sia chiaro, da oggi inizierò a documentare ciò che non va, in modo da dimostrare nella realtà dei fatti quali saranno i magici e taumaturgici effetti della tassa di soggiorno nei confronti del movimento turistico di Amantea del terzo millennio.
Vincenzo Lazzaroli
S. Donato di Ninea (cs)- Sequestrata discarica abusiva.
Mercoledì, 20 Giugno 2018 09:17 Pubblicato in CosenzaRiceviamo e pubblichiamo:
ROTONDA 20 giugno 2018 - Una discarica abusiva di 400 metri quadri è stata posta sotto sequestro nei giorni scorsi dai militari della Stazione Parco Carabinieri di S.Donato di Ninea.
I militari durante un controllo del territorio finalizzato alla prevenzione dei reati ambientali hanno individuato tale area in località “Cozzo del Farneto” del Comune di Acquaformosa, all’interno del Parco Nazionale del Pollino, in prossimità della strada comunale denominata “Rialbo”.
All’interno dell’area erano stati abbandonati rifiuti di ogni genere.
In particolare frigoriferi, materiale ferroso di vari genere, lavatrici, pneumatici, biciclette, contenitori vari, vetro frantumato, 2 metri cubi di materiale edile derivante da demolizione, parti di autovetture e mezzi agricoli, carcasse di autovetture, televisori e computer.
Oltre al sequestro dell’area si è provveduto a denunciare all’Autorità Giudiziaria il proprietario del terreno e l’autore materiale del reato, entrambi di Acquaformosa, per realizzazione di una discarica non autorizzata e gestione illecita di rifiuti.
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Abbiamo parlato di pecore tosaerba, ora parliamo di porcellini. Le foto!
Martedì, 19 Giugno 2018 23:35 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiLe pecore tosaerba sarebbero una possibile, logica ,economica soluzione per mantenere il verde dei pochi parchi comunali.
Abbiamo iniziato dal Campus, ma avremmo potuto iniziare anche dal parco della grotta.
Per non parlare della Chiesa di San Francesco e di tante altre strade cittadine.
Ora vogliamo ricordare che se mancano le pecore, sembra ci siano ,al contrario,tantissimi porcellini.
Porcellini che sporcano con i loro resti il nostro paese.
Siamo andati nella villa comunale il giorno in cui ci sono stati i giovani scout
Eccovi le foto.
Piccole cose, in verità.
Bottiglie di birra( in vetro)
Bottiglie in alluminio, di coca e di birra.
Semplici carte.
Contenitori di caffè.
Un pallone bucato.
Una sedia che non si sa da dove sia piovuta.
Due tavoli posti all’esterno del gazebo.
Tavoli che se posti all’interno del gazebo non avrebbero offerto lo spettacolo che si rileva nelle foto.
Piccoli segni, se volete, ma di una inciviltà fortemente diffusa e praticata.
La verità è che né arriveranno le pecore, né i porcellini saranno portati nel porcile.
E senza dimenticare i giochini che, come mostrato, sono anche pericolosi.
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