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Sono le 11 di stamat tina ed in Via Santa Maria scoppia l’allarme per una fuga di gas che invade un caseggia to ed anche l’esterno.

 

Poi all’improvviso, senza una ragione apparente il gas prende fuoco.

La signora Nadia dà subito l’allarme a tutti gli abitanti del caseggiato invitandoli ad allontanarsi ed intanto chiama i Vigili del Fuoco che devono però giungere da lontano, da troppo lontano per arrivare in tempo.

 

Allora chiama i carabinieri della locale stazione guidata dal maresciallo Tommaso Cerza.

Intanto la famiglia Mazzuca chiude l'interruttore del gas di città ma dimentica di spegnere il quadro elettrico che invece viene spento provvidenzialmente dal maresciallo Cerza appena salito nella abitazione.

I carabinieri erano stati anche chiamati da un’altro dei residenti ed infatti sono immediatamente intervenuti.

 

Salgono nell’appartamento il maresciallo Tommaso Cerza ed il maresciallo Enrico Caporaso che riescono non senza difficoltà a spegnere le pericolose fiamme che avrebbero potuto portare anche ad un evento pericolosissimo.

Un intervento non da poco tanto che dopo i due carabinieri sono stati soccorsi dal 118 che ha riscontrato lievi ustioni.

Sorte peggiore hanno subito le loro divise che sono rimaste bruciacchiate e che sono di fatto inservibili.

Sotto la gente a guardare il loro intervento , gente che è scoppiata in un forte e lungo applauso quando la bombola è stata messa in sicurezza.

 

A contribuire allo spegnimento e messa in sicurezza anche Ottaviano di Puglia ( e chi altri, se no?) del servizio di protezione civile di Amantea che è intervenuto con un estintore.

A tutti ed all’applauso spontaneo dei presenti uniamo il nostro ringraziamento.

Sul posto anche due pattuglie dei Vigili Urbani di Amantea guidate dalla Vigilessa Anna Montemagno

Alle 11,33 arrivano i vigili del Fuoco con alla guida il caposquadra Romito Marco Salvatore.

 

Anche loro salgono immediatamente nel caseggiato e provvedono alla rimozione della bombola che viene trasportata lontano da case e strade.

La bombola infatti viene portata nel letto del torrente calcato e prima raffreddata da potenti getti di acqua e poi definitivamente messa in sicurezza.

Si chiude così positivamente una vicenda che sarebbe potuta finire in tragedia.

 

Meglio così ma è sempre il momento di riflessioni.

Possibile che una città come Amantea ed il suo territorio debba continuare restare sprovvista del presidio dei vigili del Fuoco, peraltro quando questi potrebbero essere allocati senza costi nell’immobile già sede dell’ufficio del Giudice di pace che posizionato proprio a lato della SS18 permetterebbe di raggiungere con facilità il capoluogo di Amantea, la popolosa frazione di Campora SG e tutti i comuni del comprensorio( Aiello Calabro, Cleto, Serra d’Aiello, San Pietro in Amantea, Lago, Belmonte Calabro, Longobardi, Fiumefreddo Bruzio. eccetera).

 

 

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Siamo spesso contestati di parlare male dell’ammi ni strazio ne ( ogni ammini stra zine, invero) e questo so lo perché riteniamo sia nostro dovere parlare delle cose di Amantea.

Una di queste sono, da tempo, i photored che a nostro giudizio hanno allontanato gli storici clienti della rete commerciale amanteana, quelli che ne hanno fatto la fortuna.

Ad aggravare questo fenomeno il problema de La principessa e dell’impossibile limite di velocità 30kmh.

Da qualche tempo anche il problema dell’autovelox di Acquicella.

A noi ricorda sempre il meraviglioso “Non ci resta che piangere”di Roberto Benigni e Massimo Troisi, e la famosa frase “Alt! Chi siete? Cosa portate? Sì, ma quanti siete? Un fiorino!”

Tra i tantissimi che a voce ci hanno sollecitato ancora attenzione, finalmente un nostro lettore che ci ha inviato la seguente lettera. Leggetela!

“Buongiorno, avendo letto in rete la prossima attivazione del servizio autovelox mobile in loc. Acquicella ss 18 da parte della polizia locale, chiedo informazioni sulla possibilità che in un futuro prossimo vengano realizzate, così come chiesto dall'attuale amm.ne comunale, 2 postazioni fisse per il controllo della velocità ed un cd.sorpassometro.

Leggo che queste richieste sono state dettate dall'incremento di incidenti stradali in zona, cosa che evidentemente a me sfugge anche percorrendo il suddetto tratto di strada più volte al giorno.

Invero, l'attuale limite di velocità di 50 km/h è da ritenersi non adeguato, sia per le condizioni oggettive del tratto interessato, ma soprattutto in quanto la strada non interseca alcun centro abitato, poiché le case che insistono sul lato ovest ("ferrovia") si contano davvero sulle dita di una mano, venendo così a mancare uno degli elementi distintivi del centro abitato, ossia la percorrenza penetrativa (e non tangenziale) all'interno di un nucleo di fabbricati (mi pare di ricordare in numero di 15).( sono 25)

Questa proposta ha evidentemente lo scopo di "fare cassa", così come i vari photored e le strisce blu ormai onnipresenti in Amantea.

A quest'ultimo proposito mi chiedo se qualcuno si è mai domandato se le suddette sono regolari e se il piano di traffico comunale ha previsto le zone a sosta libera così come richieste dalla legge...

Ad ogni modo credo che se il Sindaco davvero pensa di mettere questo ulteriore obolo a carico degli automobilisti io, la mia famiglia e moltissime altre persone che conosco, onde evitare verbali per infrazione del cds, ci vedremo costretti a scegliere altre destinazioni limitrofe per le nostre attività quotidiane, commercio in primis.

Infatti sfido chiunque a tenere i 50 km/h con un'auto moderna se non tenendo costantemente gli occhi sul tachimetro, neanche l'ultima marcia riesce a mantenere questa velocità e fa singhiozzare la vettura.

Piuttosto, il Sindaco si è mai preoccupato dei numerosissimi camion che ogni giorno (e notte) viaggiano a migliaia sulla ss 18, provocando danni al bitume della sede stradale e creando REALI situazioni di pericolo?( sospettiamo che non siano mai contravenzionati)

O gli preme solamente regolamentare il traffico sulla ss18 in occasione della fiere di novembre e della notte bianca, creando disagi notevoli ed evidenti a chi è obbligato a percorrere detta strada visto che non ci sono in pratica percorsi alternativi?

Se è così vicina al tema della sicurezza stradale, allora l'amm.ne in carica potrebbe promuovere un serio progetto che elimini Amantea dal percorso della statale, così come è successo a Guardia Piemontese Marina, con ingresso ad Acquicella ed uscita a Coreca, la cosa è fattibilissima e darebbe giovamento sia alla popolazione, evitando il traffico di passaggio, e sia agli automobilisti che eviterebbero un percorso a tutti gli effetti cittadino su una strada che dovrebbe essere a scorrimento veloce.

D'altra parte questa proposta è già stata avanzata in passato se non erro, forse sarebbe il caso di riproporla.

Chiedo cortesemente pertanto alla luce di questi fatti un approfondimento sul tema da parte della vostra testata. Grazie.”

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Ci offre la opportunità di riparlare della casa della salute di Amantea la reazione politica relativa alla Casa della salute di Chiaravalle centrale.

 

A Chiaravalle dicono che “ Passano gli anni, mutano le giunte regionali e i loro presidenti, cambiano i direttori generali delle ASP, ma il destino della Casa della Salute rimane purtroppo eternamente immutabile: stasi assoluta e silenzio totale”.

 

Poi continuano dicendo che si sarebbero aspettati che il “Presidente della Giunta Regionale e il Direttore Generale dell’ASP, ormai insediatisi da un paio d’anni, avessero comunicato alle istituzioni locali un ruolino di marcia relativo ai lavori da realizzare e, soprattutto, all’idea concreta (e non astratta) con cui riempire la Casa della Salute. Niente di tutto ciò è purtroppo avvenuto”.

 

Ne arguiscono che “La Casa della Salute evidentemente è ritenuta un problema di secondo ordine la cui risoluzione è stata affidata a qualche burocrate dell’ASP e a qualche medico che utilizza i fondi pubblici per qualche viaggio di studio nel Nord Italia al fine di tentare di importare a modelli estranei al contesto calabrese”.

 

Inoltre sostengono che “Ancora una volta i cittadini del comprensorio vengono discriminati, essendo allo stato attuale l’offerta sanitaria assolutamente da terzo mondo e al di sotto dei livelli minimi essenziali”.

Concludono che si sarebbero attesi “un’inversione di tendenza rispetto al tanto criticato modello Scopelliti, ma di tutto ciò ad oggi non vi è traccia alcuna, se non delle sfilate e delle passerelle elettorali da parte di qualche deputato accompagnato da un Consigliere Regionale”.

Infine chiedono “ pertanto, che almeno il Direttore Generale dell’ASP esca dal torpore nel quale sembra caduto e senza indugio convochi gli amministratori e i sindaci e le istituzioni del comprensorio per indicare loro ufficialmente lo stato dell’arte dell’opera e le soluzioni eventuali che intende adottare per sbloccare l’immobilismo in cui è caduta la nostra Casa”.

 

Parole che potremmo sposare interamente noi di Amantea, salvo il fatto che da noi non ci sono nemmeno le sfilate dei politici !

Ah, a proposito a che punto è la Casa della salute di Amantea?

Quanto dovremo attendere ?

La barca di salvataggio che avrebbe dovuto passarci verso la buona sanità è forse affondata anche essa?.

 

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