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Sempre lui: Andrea Ianni Palarchio. Ecco cosa scrive:

 

Leggendo sui giornali le notizie a riguardo la conferenza stampa tenuta ieri dal sindaco di Amantea e da una parte della giunta comunale riguardo al pasticcio Tari 2015 sembrerebbe che il ruolo e le responsabilità dell'assessore al bilancio e tributi nella vicenda TARI sia stato marginale se non nullo.

 

Assolutamente nulla invece la responsabilità del responsabile tributi il quale nemmeno viene informato dei fatti e non viene nemmeno invitato alla conferenza stampa.

Insomma per il sindaco al comune di Amantea l'Orrore Tari 2015 non è stato compiuto nè dall'assessore con delega ai tributi nè dal funzionario responsabile dell'ufficio tributi.

 

La responsabile del groviglio amministrativo che ha causato l'annullamento da parte del TAR Calabria della delibera consiliare di approvazione delle tariffe Tari 2015 a quanto pare sembra essere stata la segretaria comunale (assente alla conferenza stampa).

 

Sembrerebbe che sia stata lei a suggerire/consigliare i tempi di presentazione delle delibere e sempre lei a suggerisce al sindaco di non tener conto dell'impugnazione davanti al TAR da parte del ministero dell'Economia e delle Finanze (forse in previsione di una facile vittoria senza nemmeno costituirsi).

Sembrerebbe essere stata sempre la segretaria comunale a produrre il memoriale difensivo inviato al TAR , considerato dal TAR il quale dopo averlo esaminato ha accolto la proposta di annullamento della delibera proposto dal MEF. (Forse la segretaria ed il sindaco si sbagliavano a ritenere una facile vittoria).

 

Ma se ha fatto tutto la segretaria quali responsabilità di chi ha la delega ai tributi in un comune ??? Sbagliare in 2 anni 2 delibere TARI non è sufficiente ??? Devono essere sempre i collaboratori a sbagliare è sempre i cittadini a pagare ??? (Nel 2015 come nel 2014)

Quali sono le responsabilità di un sindaco che decide di inviare attraverso per raccomandata (costo €2,50) ai propri concittadini la richiesta di pagamento della TARI sapendo che la stessa era stata impugnata davanti al TAR e che con ogni probabilità sarebbe stata annullata?

Ha forse immaginato che in molti hanno dovuto affrontare sacrifici e privazioni per il pagamento ravvicinato di TARI , TASI ed IMU !!!

 

Che considerazione si ha dei contribuenti?

Qualcuno sostiene (spero che non sia ancora la segretaria), che i tempi di approvazione della delibera sono stati rispettati in quanto la delibera di giunta è stata approvata nei termini indicati dalla legge dimenticando però che il TAR (nella sentenza) ha espressamente segnalato attraverso la citazione dell’art. 1, comma 683 l. 27 dicembre 2013, n. 147, che "il consiglio comunale deve approvare, entro il termine fissato da norme statali per l'approvazione del bilancio di previsione, le tariffe della TARI in conformità al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani, redatto dal soggetto che svolge il servizio stesso ed approvato dal consiglio comunale o da altra autorità competente a norma delle leggi vigenti in materia, e le aliquote della TASI, in conformità con i servizi e i costi individuati ai sensi della lettera b), numero 2), del comma 682 e possono essere differenziate in ragione del settore di attività nonché della tipologia e della destinazione degli immobili" attribuendo quindi espressamente la competenza al Consiglio comunale.

 

Quindi sembra evidente che la delibera da tenere in considerazione è chiaramente quella fatta dal Consiglio Comunale e poi annullata dal TAR.

Ma in tutto questo cosa c'entra l'assessore al bilancio ed ai tributi ???

Aspettarsi le dimissioni ? Era e sarà da illusi !!! Povera città !!!

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Tutta Aman tea parla della vicen da TARI e di chi l’ ha po sta in esse re. La politi ca amantea na, invece, con la sola eccezione di Andrea Ian ni Palarchio, Francesca Menichino e Sergio Ruggiero,

 

sono in rigido silenzio, quasi che non parlando del fatto esso sparisca.

A questo gioco al silenzio non intende partecipare la consigliera Concetta Veltri che ha presentato oggi 22 giugno una “intensissima” interrogazione “multipla” alla quale , riteniamo, sia ben difficile rispondere. Eccola.( nella foto la spazzatura sulla strada per Lago)

Signor Sindaco

Signor assessore ai Tributi

Signora Segretaria

Signor ragioniere

Signor responsabile dei Tributi

Signor revisore dei Conti

Alla Corte dei Conti di Catanzaro

Al MEF di Roma

Interrogazione a risposta scritta

La vicenda della tari 2015 è incredibile.

Ma ancora più incredibile è il comportamento tenuto dalla amministrazione comunale.

Perché i consiglieri comunali di minoranza non sono stati informati del fatto che il Ministero delle Finanze in data 10 novembre 2015 si è costituito contro il comune di Amantea presso il TAR di Catanzaro?

Figurarsi i cittadini?

E perché il comune non ha informato nemmeno i consiglieri di minoranza del fatto che in data 17.12.2015 si è svolta presso il Tar di Catanzaro la udienza per il giudizio cautelare con rinvio al merito?.

Ed ancora, perché il comune non ha informato nemmeno i consiglieri comunali del fatto che in data 31.05.2016 si era svolta presso il Tar di Catanzaro la udienza di merito che ha accolto il ricorso del MEF?.

Se non fosse stata per la attenzione avuta dal mancato consigliere comunale Andrea Ianni Palarchio che ha reso pubblica la notizia quando l’amministrazione comunale avrebbe reso pubblica la sentenza ?

Chi ha tenuto riservata la notizia?

E la notizia era stata comunque partecipata ai consiglieri di maggioranza o nemmeno a loro?

E se i consiglieri di maggioranza non hanno avuto questa notizia, che ci stanno a fare nel consiglio?

O forse sapevano ed anche loro sono complici di questo vergognoso comportamento?

La notizie era stata partecipata al revisore dei Conti?

E’ forse questa la trasparenza, la democrazia partecipata?

E’ questo il rispetto che la Giunta Sabatino porta ai suoi stessi elettori?

Con quale faccia la intera giunta nasconde la verità sui fatti del comune stesso che interessano la città?

Quali altri fatti ci nasconde?

Ma andiamo avanti.

Perché la Giunta non ha difeso l’ente contro il ricorso presentato dal MEF costituendosi al TAR?

Sapeva che avrebbe perso comunque?

E chi ha preso la decisione di non costituirsi?

Con quale parere tecnico e di legittimità?

Ed ancora.

Chi pur sapendo che era pendente il ricorso al TAR, che esso sarebbe stato perso, che la delibera consiliare n 37 del 123 agosto 2015 sarebbe stata dichiarata illegittima, ha comunque fatto stampare le bollette , le ha fatte inviare ed ha chiesto un pagamento illegittimo e non dovuto?

Si tratta di un tentativo di incassare somme non dovute?

Che cosa ha fatto il revisore dei conti di fronte al tentativo riuscito di nascondere la illegittimità della esazione di un tributo non dovuto?

Ha informato la Corte dei Conti?

Ha informato il Ministro delle Finanze?

Ed ora?

Ora come intende comportarsi la Giunta Sabatino?

In uno scatto di dignità l’intera giunta si dimetterà?

O faranno dimettere solo l’assessore Tempo che diventerà il capro espiatorio della intera vicenda?

La segreteria ha iniziato un procedimento disciplinare per i danni derivati all’ente dalla applicazione di una delibera che ben si sapeva sarebbe stata dichiarata illegittima?

Il responsabile dell’Ufficio tributi ed il ragioniere hanno restituito al sindaco il proprio incarico?

Ed infine.

La Giunta ha dato disposizioni di restituire immediatamente ai contribuenti le somme della TARI 2015 non dovute?

Quale TARI ora richiederà ai cittadini?

Applicando quali tariffe?

Quelle del 2014 anche esse illegittime?

Amantea 21 giugno 2016.                             La Consigliera Comunale Concetta Veltri

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Amantea ebbe un tempo in cui era davvero facile gettare le reti etrarle sulla barca piene di pesci.

 

In quel tempo le spiagge erano ampie ed i pescatori riuscivano a stenderle facilmente per rammendarle ed evitare, così, di perdere, i pesci, anche se piccoli.

E c’erano molti più pescatori pronti a calare le barche, gettare le reti e raccogliere i pesci.

 

Amantea, oggi, vive una stagione in cui è più difficile pescare, e questo anche se esistono, e possono essere usate, strumentazioni capaci di “sentire” i pesci ed andarli a pescare.

Ci sono meno pescatori, meno barche , meno reti, e , comunque, le reti sono tutte piene di buchi.

Né alcuno che le ripari.

Non solo, ma tra i pescatori si annidano finti riparatori di reti, finti pescatori.

E così i pescecani imperversano nelle acque amanteane mangiando tutto e tutti, anche il presente ed il futuro della città.

 

Anzi i pesci nascosti nelle tane insieme alle loro paure, al massimo si affacciano dalle loro finestre sporgendo fuori la testa per vedere se i barracuda siano nei pressi.

Non mangiano, sopravvivono.

Ed Amantea vive così il periodo più disperato da sempre.

Un momento in cui il mare ed il cielo sono blu ma solo sulle cartoline.

Un momento in cui la gente è come i pesci, spia da dietro le imposte e si affaccia solo quando passano le processioni del potere, da chiunque espresso, ignari che di tal fatta sono costretti a respirare l’aria malsana del potere.

Per fortuna, però, sembra che, da qualche parte si stiano rammentando le reti da usare per una grande pescata.

Solo con nuove reti sarà possibile portare fuori dal mare quei pesci che ne sono al momento padroni.

Anche quei pesci che finora non sono mai rimasti nelle reti, vuoi perché fuggevoli, vuoi perchè protetti dalle acque sporche nelle quali vivono, vuoi perché padroni incontrastati del mare stesso.

La voce corre questa voce dice i pescatori non siano del luogo.

E, soprattutto, corre voce che ormai sia giunto il tempo di mettere in opera le reti che sono state preparate.

Chi sono?

Forse sono figli di Simone e di altri apostoli.

Sembra che siano gli attuali discepoli di Frate Nicola e frate Pierpaolo.

Sembra che siano tutti in attesa che, come avvenne presso il lago di Tiberiade, venga loro dato l’ordine di gettare le reti.

E ci sembra di averne scorto qualcuno di questi neo pescatori in giro per il paese , con gli occhi vigili ad avvertire la luce che romperà il buio della notte dell’apostasia, e, soprattutto, con le orecchie tese e pronte a sentire parole non dette e ragioni non svelate.

Parliamo , ovviamente, della apostasia quale abbandono dei valori di civiltà, del senso della giustizia, della sua ricerca, della sua affermazione nell’agire quotidiano, senza la quale non ci sarà più umanità.

Di quella apostasia che non è solo della ‘ndrangheta , ma anche degli altri poteri politici, massonici, giudiziari.

E questa luce potrà aversi soltanto quando, e se, gli uomini veri risorgeranno dal loro sonno e senza timore alcuno.

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