
Se vedete passare questo mezzo non abbiate alcun timore.
Non si tratta di un intervento di riparazione della rete di distribuzione del gas , ma di un semplice e pur necessario controllo delle eventuali perdite della rete stessa.
L’automezzo speciale è dotato di una cartografia della rete del gas e vi cammina sopra a bassa velocità.
Come noto, in presenza un punto difettoso della tubazione i gas leggeri fuoriescono si espandono a cono verso l'alto, diffondendosi anche attraverso la copertura stradale.
Essi sono rilevabili, nella zona del cono di diffusione, mediante apparecchi aventi sensibilità nell’ordine di alcune ppm.
A seconda della dimensione del danno e della permeabilità del terreno, si formano dei "coni" aventi un'estensione da 2 ad oltre 20 mt..
Un apposito software registra tutti i dati, giorno, orario, distanze percorse ed entità delle perdite comprese, e le registra su apposito PC.
I dati vengono memorizzati su disco fisso o dischetto per essere successivamente utilizzati od archiviati.
Nella parte bassa del mezzo attrezzato (vedi foto) noterete la apposita attrezzatura di rilevazione delle eventuali perdite di gas tra cui diverse sonde aspiranti che fanno suonare un apposito allarme sonoro nella cabina.
L’automezzo deve procedere ad una velocità di circa 15 km/h. ed in questo modo riesce a percorrere diverse decine di km al giorno.
Nella occasione vengono controllati anche le cabine di "primo salto" che riducono la pressione del gas, di filtraggio delle eventuali impurità e di odorizzazione come prescritto dalle norme UNI CIG per consentire un'immediata rilevazione delle eventuali fughe.
Ed anche le cabine di decompressione ("secondo salto") che riforniscono la rete di distribuzione capillare all'utenza.
Bene.
Almeno fino al 31 dicembre 2016: poi si vedrà.
Ne da notizia il M5s con il seguente comunicato:
«Sino al 31 dicembre dell'anno corrente la tenenza della Guardia di Finanza rimarrà ad Amantea, contrariamente a quanto prima previsto.
Questa proroga, frutto di interlocuzione diretta con i vertici del Ministero dell'Economia e di un immediato intervento parlamentare, consente alla politica di individuare soluzioni concrete per il mantenimento definitivo del presidio sul territorio».
Lo dichiarano la deputata Dalila Nesci e Francesca Menichino, consigliera del Comune di Amantea (Cs).
Con la notizia della soppressione della tenenza locale delle Fiamme gialle, le due portavoci del Movimento 5 stelle avevano intrapreso una battaglia nelle istituzioni nazionali e del luogo, coinvolgendo addetti ai lavori, componenti politiche e sociali.
«Si tratta – spiegano le portavoci – di un baluardo di sicurezza e legalità, di un vantaggio per tutta la cittadinanza di Amantea e dintorni, che abbiamo il dovere di difendere e rilanciare.
Non possiamo, però, perdere tempo prezioso o ritenere d'aver risolto il caso».
«Da qui – conclude la nota di Nesci e Menichino – l'invito alle forze politiche, civili, sindacali, sociali e religiose perché, nell'unità, si cerchino i locali, gli strumenti e le risorse necessarie per sistemare la tenenza della Guardia di Finanza nell'area urbana di Amantea.
Per questo dovrà esserci uno sforzo collettivo, corale e convinto, con l'obiettivo di farcela, il che può agevolare l'economia sana della zona e preservare le attività produttive da fenomeni illeciti di inquinamento e subordinazione».
I carabinieri della stazione di Amantea hanno tratto in arresto, oggi pomeriggio, 6 luglio, per ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione abusiva di munizionamento, un 27enne di Amantea, S.P., celibe, disoccupato, noto alle forze dell’ordine.
Nella tarda mattinata di oggi, una pattuglia della locale stazione Carabinieri aveva notato il giovane circolare senza casco e su un ciclomotore sprovvisto di targa.
I militari, subito dopo aver individuato S.P., hanno intimato l'alt.
Non curante delle segnalazioni dei militari, in un primo momento avrebbe fatto un cenno di rispondere all'alt, rallentando, come se avesse voluto fermarsi e, successivamente, invece, si è dato alla fuga sulla strada Lungomare Tirreno.
I carabinieri di pattuglia si sono posti immediatamente all’inseguimento, chiedendo rinforzi ad altre pattuglie al fine di poter circondare e chiudere le principali arterie stradali.
La fuga è proseguita sul Lungomare Tirreno e si è protratta per oltre un chilometro, con il ventisettenne che ha proseguito per un tratto a zig zag sulla strada, con non pochi pericoli per i pedoni e per gli automobilisti.
S.P., sentendosi raggiunto dai carabinieri, ha continuato la fuga, dapprima su un breve tratto di strada sterrata, impercorribile con l’auto, per poi proseguire con il ciclomotore sulla spiaggia passando tra i bagnanti.
Ad un certo punto, insabbiato, ha abbandonato il veicolo ed è fuggito a piedi, venendo poi raggiunto e arrestato in spiaggia.
A seguito di accertamenti eseguiti il ciclomotore con il quale l’uomo si è dato alla fuga è risultato essere oggetto di furto.
L’uomo è stato successivamente sottoposto a perquisizione domiciliare e presso la propria abitazione sono stati rinvenuti diversi proiettili da fucile inesplosi e non denunciati e quasi 40 artifici pirotecnici modificati.
E' stato quindi arrestato dai militari e condotto ai domiciliari in attesa di giudizio.