
Il Ministero del l’Economia e del le Finanze ha proposto ricorso avverso la deli bera n 18 del 16.10.2015 adottata dal con siglio comunale di Mariano del Friuli e recante l’approvazione delle tariffe del la tassa sui ri fiuti ( TARI) per l’anno 2015.
Ha sostenuto il ministero la violazione dell’art. 1, comma 169, della legge 296 del 2006 e dell’art.1, comma 683, della legge 147 del 2013, che la delibera sarebbe stata adottata oltre il termine fissato per l’anno 2015 per la deliberazione del bilancio di previsione.
Il comune di Mariano del Friuli ha eccepito che la carenza di interesse al ricorso in quanto le modifiche sono tutte favorevoli al contribuente, introducendo esenzioni e diminuzioni del carico fiscale rispetto all’anno precedente.
L’unico interesse del ministero è un generico ripristino della legalità violata e quindi si tratterebbe di un ricorso inammissibile.
Rileva il Tribunale friulano che il ministero non avrebbe sufficientemente esplicitato l’interesse al ricorso se non richiamando il potere di coordinamento in materia di finanza pubblica ed in particolare l’art 52 comma 4 del dlgs 446 del 1997 che si seguito richiamiamo:
4. Il Ministero delle finanze può impugnare i regolamenti sulle entrate tributarie per vizi di legittimità avanti gli organi di giustizia amministrativa.
E poi conclude il tribunale: “Non si vede quale utilità potrebbe ottenere il Ministero ricorrente dall’annullamento delle citate delibere, se non un mero ripristino della legalità, questione questa che non può di per sé fondare l’interesse al ricorso amministrativo sulla base dei principi del codice”
Ed ancora “ L’esame delle censure di merito conforta tale tesi, perché in esse si contesta il mancato rispetto del termine per l’approvazione delle delibere nonchè la violazione dello statuto del contribuente, tutte questioni che non incidono sulle prerogative del Ministero né sugli interessi istituzionali di cui risulta portatore”
Per quanto nel merito il Tribunale amministrativo regionale per il Friuli Venezia Giulia ( sezione prima) ( vedi foto) dichiara inammissibile il ricorso presentato dal MEF e condanna lo stesso al pagamento a favore del comune delle spese e degli onorari.
Ed allora la domanda.
Se il comune si fosse difeso come ha fatto quello di Mariano del Friuli forse il TAR di Catanzaro avrebbe pronunciato una diversa sentenza.
Ed ancora.
È possibile adire il Consiglio di Stato in presenza di un siffatto orientamento del tribunale amministrativo friulano?
Ed ora cosa farà il comune di Amantea?
Sempre lui: Andrea Ianni Palarchio. Ecco cosa scrive:
Leggendo sui giornali le notizie a riguardo la conferenza stampa tenuta ieri dal sindaco di Amantea e da una parte della giunta comunale riguardo al pasticcio Tari 2015 sembrerebbe che il ruolo e le responsabilità dell'assessore al bilancio e tributi nella vicenda TARI sia stato marginale se non nullo.
Assolutamente nulla invece la responsabilità del responsabile tributi il quale nemmeno viene informato dei fatti e non viene nemmeno invitato alla conferenza stampa.
Insomma per il sindaco al comune di Amantea l'Orrore Tari 2015 non è stato compiuto nè dall'assessore con delega ai tributi nè dal funzionario responsabile dell'ufficio tributi.
La responsabile del groviglio amministrativo che ha causato l'annullamento da parte del TAR Calabria della delibera consiliare di approvazione delle tariffe Tari 2015 a quanto pare sembra essere stata la segretaria comunale (assente alla conferenza stampa).
Sembrerebbe che sia stata lei a suggerire/consigliare i tempi di presentazione delle delibere e sempre lei a suggerisce al sindaco di non tener conto dell'impugnazione davanti al TAR da parte del ministero dell'Economia e delle Finanze (forse in previsione di una facile vittoria senza nemmeno costituirsi).
Sembrerebbe essere stata sempre la segretaria comunale a produrre il memoriale difensivo inviato al TAR , considerato dal TAR il quale dopo averlo esaminato ha accolto la proposta di annullamento della delibera proposto dal MEF. (Forse la segretaria ed il sindaco si sbagliavano a ritenere una facile vittoria).
Ma se ha fatto tutto la segretaria quali responsabilità di chi ha la delega ai tributi in un comune ??? Sbagliare in 2 anni 2 delibere TARI non è sufficiente ??? Devono essere sempre i collaboratori a sbagliare è sempre i cittadini a pagare ??? (Nel 2015 come nel 2014)
Quali sono le responsabilità di un sindaco che decide di inviare attraverso per raccomandata (costo €2,50) ai propri concittadini la richiesta di pagamento della TARI sapendo che la stessa era stata impugnata davanti al TAR e che con ogni probabilità sarebbe stata annullata?
Ha forse immaginato che in molti hanno dovuto affrontare sacrifici e privazioni per il pagamento ravvicinato di TARI , TASI ed IMU !!!
Che considerazione si ha dei contribuenti?
Qualcuno sostiene (spero che non sia ancora la segretaria), che i tempi di approvazione della delibera sono stati rispettati in quanto la delibera di giunta è stata approvata nei termini indicati dalla legge dimenticando però che il TAR (nella sentenza) ha espressamente segnalato attraverso la citazione dell’art. 1, comma 683 l. 27 dicembre 2013, n. 147, che "il consiglio comunale deve approvare, entro il termine fissato da norme statali per l'approvazione del bilancio di previsione, le tariffe della TARI in conformità al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani, redatto dal soggetto che svolge il servizio stesso ed approvato dal consiglio comunale o da altra autorità competente a norma delle leggi vigenti in materia, e le aliquote della TASI, in conformità con i servizi e i costi individuati ai sensi della lettera b), numero 2), del comma 682 e possono essere differenziate in ragione del settore di attività nonché della tipologia e della destinazione degli immobili" attribuendo quindi espressamente la competenza al Consiglio comunale.
Quindi sembra evidente che la delibera da tenere in considerazione è chiaramente quella fatta dal Consiglio Comunale e poi annullata dal TAR.
Ma in tutto questo cosa c'entra l'assessore al bilancio ed ai tributi ???
Aspettarsi le dimissioni ? Era e sarà da illusi !!! Povera città !!!
Tutta Aman tea parla della vicen da TARI e di chi l’ ha po sta in esse re. La politi ca amantea na, invece, con la sola eccezione di Andrea Ian ni Palarchio, Francesca Menichino e Sergio Ruggiero,
sono in rigido silenzio, quasi che non parlando del fatto esso sparisca.
A questo gioco al silenzio non intende partecipare la consigliera Concetta Veltri che ha presentato oggi 22 giugno una “intensissima” interrogazione “multipla” alla quale , riteniamo, sia ben difficile rispondere. Eccola.( nella foto la spazzatura sulla strada per Lago)
Signor Sindaco
Signor assessore ai Tributi
Signora Segretaria
Signor ragioniere
Signor responsabile dei Tributi
Signor revisore dei Conti
Alla Corte dei Conti di Catanzaro
Al MEF di Roma
Interrogazione a risposta scritta
La vicenda della tari 2015 è incredibile.
Ma ancora più incredibile è il comportamento tenuto dalla amministrazione comunale.
Perché i consiglieri comunali di minoranza non sono stati informati del fatto che il Ministero delle Finanze in data 10 novembre 2015 si è costituito contro il comune di Amantea presso il TAR di Catanzaro?
Figurarsi i cittadini?
E perché il comune non ha informato nemmeno i consiglieri di minoranza del fatto che in data 17.12.2015 si è svolta presso il Tar di Catanzaro la udienza per il giudizio cautelare con rinvio al merito?.
Ed ancora, perché il comune non ha informato nemmeno i consiglieri comunali del fatto che in data 31.05.2016 si era svolta presso il Tar di Catanzaro la udienza di merito che ha accolto il ricorso del MEF?.
Se non fosse stata per la attenzione avuta dal mancato consigliere comunale Andrea Ianni Palarchio che ha reso pubblica la notizia quando l’amministrazione comunale avrebbe reso pubblica la sentenza ?
Chi ha tenuto riservata la notizia?
E la notizia era stata comunque partecipata ai consiglieri di maggioranza o nemmeno a loro?
E se i consiglieri di maggioranza non hanno avuto questa notizia, che ci stanno a fare nel consiglio?
O forse sapevano ed anche loro sono complici di questo vergognoso comportamento?
La notizie era stata partecipata al revisore dei Conti?
E’ forse questa la trasparenza, la democrazia partecipata?
E’ questo il rispetto che la Giunta Sabatino porta ai suoi stessi elettori?
Con quale faccia la intera giunta nasconde la verità sui fatti del comune stesso che interessano la città?
Quali altri fatti ci nasconde?
Ma andiamo avanti.
Perché la Giunta non ha difeso l’ente contro il ricorso presentato dal MEF costituendosi al TAR?
Sapeva che avrebbe perso comunque?
E chi ha preso la decisione di non costituirsi?
Con quale parere tecnico e di legittimità?
Ed ancora.
Chi pur sapendo che era pendente il ricorso al TAR, che esso sarebbe stato perso, che la delibera consiliare n 37 del 123 agosto 2015 sarebbe stata dichiarata illegittima, ha comunque fatto stampare le bollette , le ha fatte inviare ed ha chiesto un pagamento illegittimo e non dovuto?
Si tratta di un tentativo di incassare somme non dovute?
Che cosa ha fatto il revisore dei conti di fronte al tentativo riuscito di nascondere la illegittimità della esazione di un tributo non dovuto?
Ha informato la Corte dei Conti?
Ha informato il Ministro delle Finanze?
Ed ora?
Ora come intende comportarsi la Giunta Sabatino?
In uno scatto di dignità l’intera giunta si dimetterà?
O faranno dimettere solo l’assessore Tempo che diventerà il capro espiatorio della intera vicenda?
La segreteria ha iniziato un procedimento disciplinare per i danni derivati all’ente dalla applicazione di una delibera che ben si sapeva sarebbe stata dichiarata illegittima?
Il responsabile dell’Ufficio tributi ed il ragioniere hanno restituito al sindaco il proprio incarico?
Ed infine.
La Giunta ha dato disposizioni di restituire immediatamente ai contribuenti le somme della TARI 2015 non dovute?
Quale TARI ora richiederà ai cittadini?
Applicando quali tariffe?
Quelle del 2014 anche esse illegittime?
Amantea 21 giugno 2016. La Consigliera Comunale Concetta Veltri