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La poliomelite fino al 1950, quando il vaccino pose fine a questa gravissima malattia, creò gravi problemi. In particolare paralisi ed in alcuni casi anche la morte.

La polio è una malattia altamente infettiva, che riduceva la mobilità di chi ne era affetto fino a lasciare al soggetto una paralisi che avrebbe potuto portare con sé per tutta la vita. Nei casi più acuti, la paralisi del diaframma poteva anche portare alla morte per soffocamento.

Poi man mano venne sostanzialmente eradicata

Ma è ancora presente, per esempio in Siria, dove a causa della guerra civile le vaccinazioni sono state nettamente minori di quelle necessarie.

Ora in California  si scoprono alcuni casi di virus simile a quello della poliomelite.

Almeno 5 i casi.

E tutti e 5 i bambini erano stati vaccinati contro la poliomelite

In due casi è stato trovato un virus solo simile a quello della poliomielite, l'enterovirus-68.

Negli altri tre casi non si è ancora riusciti a risalire alla causa. Prima della comparsa della paralisi, tre bambini hanno anche sofferto di una malattia respiratoria .

I 5 casi accertati saranno riportati in occasione del meeting annuale della American Academy of Neurology a Philadelphia-

Keith Van Haren della Stanford University a Palo Alto, in California, e membro della American Academy of Neurology, ha osservato che "anche se il poliovirus è stato sradicato dalla maggior parte del globo, anche altri virus possono danneggiare la colonna vertebrale, portando ad una sindrome simil-polio".e che - In due casi è stato riconosciuto un virus simile, mentre negli altri tre resta ancora da determinare la causa.

Il sito http://www.bbc.co.uk/news/health-26289614 parla invece di 20 casi

Vi faremo sapere.

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L’euro parlamentare amanteano emana un comunicato stampa nel quale dichiara la sua soddisfazione per il voto favorevole da parte della Commissione Ambiente del regolamento per i controlli ufficiali della catena alimentare a garanzia della salute dei consumatori.

Ecco il comunicato n 6 del 20 febbraio dell’euro parlamentare membro della commissione ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare :

BRUXELLES, Giovedì 20 febbraio 2014 – Controlli ufficiali della catena agroalimentare. La Commissione Ambiente, nella giornata di oggi giovedì 20, ha approvato la proposta di regolamento. 25 voti a favore, 5 contrari e 1 astenuto.

Mi ritengo soddisfatto del voto di oggi. Diventa principio generale – ha commentato –la frequenza minima uniforme dei controlli per tutti i settori. Più trasparenza sull'attività delle autorità competenti e per la definizione delle tariffe, e maggiore indipendenza e imparzialità dei controlli. La crisi economica in cui versano la maggior parte degli Stati membri – prosegue l'eurodeputato – ha portato a ridurre il bilancio destinato ai controlli e non possiamo permettere che ciò diventi una pratica diffusa. Ai consumatori, dobbiamo dare certezza della sicurezza dei prodotti soprattutto di quelli alimentari. Con gli emendamenti votati abbiamo rafforzato e meglio definito – conclude – i controlli soprattutto nel settore della carne e dei prodotti di origine animale destinati al consumo umano.

Il voto definitivo spetta alla plenaria di aprile, dove mi auguro venga riconfermato il consenso al mio rapporto e dove cercherò – chiosa PIRILLO – di prevedere un esenzione, per le microimprese, dal pagamentodelle tariffe sui controlli.

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Strano, vero?. Affatto, ci sembra. La TV di Stato è TV di potere non di in formazione. E chi governa indica di cosa e come si deve parlare. A meno che, come abbiamo riportato, non ci sia sufficiente libertà di stampa, a meno che no solo le macchine fotografiche ma anche le macchine da ripresa siano sequestrate e fare servizi dal Venezuela sia troppo rischioso e non facile come per l’Ucraina!

Ed è per questo che non si parla del Venezuela dove ancora oggi ci sono milioni di emigranti italiani con cui sono in contatto i propri parenti in Italia che mostrano la propria intensa preoccupazione per quanto sta accadendo.

Per fortuna sui media locali e le reti sociali continuano le segnalazioni di proteste antichaviste , molte volte represse con violenza.

Ieri nella capitale ci sono stati nuovamente scontri con la polizia durante una dimostrazione a sostegno di Leopoldo Lopez, giovane leader dell'opposizione, che si e' consegnato alle autorità l'altro ieri dopo un mandato di arresto emesso nei suoi confronti per istigazione alla violenza.

Barack Obama, parlando durante una visita in Messico per partecipare a un summit economico, ha chiesto al Venezuela di rilasciare i manifestanti arrestati e di rispondere alle ''legittime rimostranze'' del suo popolo.

Eppure le ragioni delle dimostrazioni son o l'aumento esponenziale della criminalità di strada, la crescita dell'inflazione, la corruzione e le poche occasioni di lavoro.

Quasi una anticipazione di quello che potrebbe succedere in Italia?

Forse!

E forse….

Ieri tra i morti anche Genesis Carmona, la studentessa di marketing all’Università Tecnologica del Centro e nota modella, eletta Miss Turismo di Carabobo (nordovest del Paese) nel 2013, che era nella decina di persone, per lo più giovani, rimaste ferite ieri quando un gruppo armato ha aperto il fuoco contro una manifestazione antichavista a Valencia, capitale dello stato e terza città del paese. (nella foto mentre viene trasportata in ospedale con una moto!)

La giovane Genesis è morta a poca distanza dal luogo dove è stata uccisa lo scorso 7 gennaio Monica Spears Mootz, una ex Miss Venezuela e star delle telenovelas, di 29 anni.

La morte di Spears, assassinata insieme al marito da una banda di rapinatori mentre percorreva la quarantina di kilometri che separano Valencia da Puerto Cabello, sulla costa caraibica, aveva portato il presidente Nicolas Maduro a decidere un rimpasto totale del governo e a lanciare una iniziativa politica contro la violenza criminale nel paese.

Ma nessuno gli ha creduto.

E sembra abbiano fatto bene

Anche la chiesa locale in piazza. A Maracaibo un sacerdote, José Palmar, è stato raggiunto da pallottole di gomma e picchiato dai poliziotti nel corso di una manifestazione studentesca.

E nessun provvedimento è stato preso contro gli agenti del Servizio Bolivariano di Intelligence Nazionale (Sebin) –almeno 3- che secondo le inchieste pubblicate da diversi organi di stampa, sono stati ripresi mentre sparavano sui manifestanti negli incidenti del 12 febbraio scorso

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