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Tra sessanta e settanta anni circa.

Cappellino per il freddo, foulard al collo per ripararsi dal freddo, grossi occhiali neri per la privacy ( difficile riconoscerlo), un giubbino catarifrangente giallo per essere visto dalle auto in transito.

E’ passato stamattina lungo la SS18 diretto verso sud.

Camminava a piedi e portava tutte le sue ricchezze con un carrello di supermercato, un carrello che spingeva stando ad esso di lato per poter avere il passo più lungo.

Davanti al carrello un giubbino catarifrangente rosso ( scolorito).

Camminava senza fermarsi, volgendo ogni tanto lo sguardo intorno alla ricerca di qualcosa di suo interesse.

Nel carrello tutto il suo universo.

Dove vada non si sa.

Cammina.

Chi sia non si sa.

Nessuno glielo chiede.

Mi fa venire in mente “L'insostenibile leggerezza dell'essere” di Milan Kundera, ed esattamente il suo contrario , cioè l’insostenibile pesantezza dell’essere vecchio in questa nostra Italia.

Non si sa nemmeno da dove viene.

Certamente non dalla Siria e quindi non può chiedere il riconoscimento di status di rifugiato e quanto da esso deriva compresa l’assistenza sociale ed economica.

Nè viene da altri paesi in guerra e quindi non può chiedere la solidarietà dei popoli più ricchi, ma nemmeno essere chiuso in un centro di identificazione ricevendone in cambio un letto , le sigarette ed i pasti quotidiani.

No! Lui è italiano .Non rientra in questi casi.

Peraltro il suo carrello non somiglia nemmeno lontanamente ad un barcone della speranza e tantomeno la SS18 somiglia al canale di Sicilia.

Purtroppo per lui non è nemmeno ROM.

A meno che non stia andando verso l’Africa per poi imbarcarsi, sbarcare in Italia senza documenti per avere quello che, attenzione compresa, oggi non ha da connazionale.

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Non si ferma lo sciame sismico nell’isola di Cefalonia.

Dopo la prima forte scossa delle 13,55( ora italiana) di 6,3 gradi della scala Richter e delle altre tre rispettivamente di 4,4 e 4,3 e di nuovo 4,4 delle ore 14,08, 14,24 e 14,59 , tutte alla profondità di 10 km, lo sciame sembrava essersi fermato

E così è stato per quasi quattro ore

Poi alle 18,45 un’altra fortissima scossa di 5.5 gradi Richter a soli 7,7 km di profondità e di seguito alle 19,12 ancora una scossa di 4,5 gradi Richter. Di nuovo a 10 km di profondità.

I maggiori danni si sono registrati nel villaggio di Pallikis dove vecchie abitazioni, tra cui anche un pensionato per anziani, hanno dovuto essere evacuate.

Pallikis ha subito diversi terremoti tra cui almeno 2 distruttivi.

Uno nel 1867 ed uno molto recentemente il 12 agosto 1953

Furono rasi al suolo tutti gli edifici storici.

Sul posto è arrivato in elicottero il ministro degli Interni Yiannis Michelakis per rendersi conto di persona dell’impatto del sisma.

Il terremoto, oltre che sulle coste nord-occidentali della Grecia, è stato avvertito anche a Patrasso ed Atene

L’isola di Cefalonia si trova in una zona molto particolare.

«È una zona molto vicina alla placca dell'Egeo, che è una microplacca che si insinua fra la placca Africana e quella Eurasiatica», spiega il direttore del Centro Nazionale Terremoti dell'Ingv, Alberto Michelini.

La microplacca Egea si trova nel punto in cui le due grandi placche continentali si muovono orizzontalmente l'una rispetto all'altra. Questo stesso tipo di movimento caratterizza la faglia all'origine del terremoto di oggi.

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Siamo in Grecia. Alle 13.55 un fortissimo terremoto di 6.3 gradi della scala Richter ha sconvolto l’isola di Cefalonia.

E peraltro dopo pochi minuti altre due scosse di 4,4 gradi e di 4,3 gradi viaggianti verso ovest, cioè in direzione della Calabria, la cui popolazioni li ha avvertiti.

Cefalonia è più grande delle isole ioniche dalla Grecia

Famosissima in Italia per essere stata teatro dell'eccidio della Divisione Acqui dell'Esercito italiano per mano dei soldati tedeschi tra il 15 e il 26 settembre 1943, cioè poco tempo dopo l'annuncio dell'armistizio fra l'Italia e gli Alleati, l'8 settembre.

Le scosse hanno interessato soprattutto la zona di Argostoli

L’epicentro,infatti, si trova a 7 chilometri a ovest di Argostoli e 2 chilometri a ovest di Lixouri.

Secondo quanto riferisce la stampa locale, al momento non ci sarebbero danni a cose o persone.

Il popolo di twitter, invece, parla di gravi danni alle cose, in particolare edifici e strade.

Ci sarebbe stata anche una completa interruzione della corrente elettrica su tutta l’isola, su cui vivono almeno 40mila persone.

In questo momento, oltretutto, ad Argostoli è in atto una forte ondata di maltempo.

La città di Argostoli fu rasa al suolo proprio da un terremoto nel 1953.

In realtà gran parte dell’isola subì enormi danni, tanto che ad oggi l’unico paese rimasto intatto e “sopravvissuto” a quella scossa è Fiskardo, che si trova nella parte nord ed è un noto centro turistico

Il primo ministro Antonis Samaras sarà nelle prossime ore sull’isola di Cefalonia insieme al ministro dell’Interno Yiannis Michelakis .

Vi terremo informati

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