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Nuovo record per la piattaforma video più famosa del web: Youtube.

logo-youtube In un post sul blog ufficiale della compagnia è stata pubblicata la notizia che ogni giorno vengono visti complessivamente 1 miliardo di ore di contenuti video, distribuiti tra sito e app mobile. Un numero incredibile che ha portato gli analisti di new e classic media a domandarsi se “il tubo” stia per eclissare definitivamente il ruolo della televisione. Ma è davvero così? Oppure ci aspetta un futuro di interazione tra piattaforma online e tubo catodico?

Il sorpasso sulla TV

È questo un dato incredibile e confermato dal Wall Street Journal, che ha recentemente pubblicato un articolo in cui si spiega come il numero di americani che guardano la tv stia diminuendo ogni giorno, con le persone che si “spostano” sempre di più verso la piattaforma web. Un trend che trova sviluppo anche in Italia, confermato da studi che evidenziano come su un campione di 500 giovani, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, circa il 7% di loro guarda più di 6 ore di video web alla settimana.

Al primo posto dei contenuti scelti resta la musica, sia per quanto riguarda i videoclip ufficiali degli artisti che per le esibizioni live, seguita dai filmati legati alla tecnologia, alle ricette e ai videogame. Proprio questi ultimi stanno contribuendo in maniera incredibile alla crescita del numero di visualizzazioni giornaliere. Troviamo così compagnie di gioco online come PokerStars, una delle prime ad intuire il potenziale del mezzo, che hanno iniziato quotidianamente a trasmettere in diretta streaming i propri eventi ed i tornei di poker più importanti del mondo, sia di livello europeo che mondiale, prima dalla propria piattaforma e poi aprendo un canale Youtube dedicato.  Non solo partite di poker live ma accanto ad esse aumentano le dirette streaming dei tornei dei videogiochi più famosi come League of Legends e Dota 2, lanciando così il fenomeno degli e-sports. Videogiochi che sbarcano sulla piattaforma di Google, diventando dei veri e propri eventi da seguire in diretta e che trasformano Youtube in un polo di attrazione a livello globale.

Standard qualitativi elevati per i contenuti

Aumenta il numero di visualizzazioni ed aumenta la qualità dei contenuti, un aspetto sempre più considerato dagli utenti della piattaforma. Migliorano di conseguenza il livello delle immagini e quello dei montaggi, abbiamo audio sempre più chiari e protagonisti dei video sempre più a loro agio nelle vesti di “presentatori”. Una questione, quella della qualità, che non è sfuggita ai vertici della compagnia che ha deciso di creare l'Academy per i suoi creativi più importanti e per aiutarli a migliorare il livello delle loro produzioni.

YouTube: una piattaforma complementare o alternativa alla tv?

Youtube soppianterà definitivamente la televisione? Oppure collaborerà con essa nel garantire sempre nuove opportunità di visione agli utenti? Innanzitutto partiamo dai pubblici di riferimento: la piattaforma web ha un'audience molto difficile da raggiungere dagli inserzionisti pubblicitari legati alla tv. Un dato rilevato da un'indagine interna fatta da Youtube ha evidenziato come una persona su due accede al viewer tutti i giorni e che questa percentuale cresce proprio tra coloro che passano meno tempo davanti alla tv: tra questi 2 su 3 sono utenti giornalieri di Youtube. Ed è proprio per questa capacità attrattiva che stanno nascendo collaborazioni sempre più strette tra i due canali che si “scambiano” logiche e influenze creando benefici per entrambi.

YouTube TV

Ma i vertici di Youtube non sembrano accontentarsi di questo rapporto complementare con i media tradizionali e lanciano il proprio servizio di streaming televisivo, la stessa YouTube Tv presentata il 28 febbraio sul mercato statunitense che consente agli utenti di comprare un abbonamento ad un gruppo di canali pay-per-view. Un progetto ambizioso, quello della piattaforma di Google, la cui preparazione è durata alcuni anni. Finalmente è stato lanciato solo dopo aver stretto accordi con le principali media company americane per la trasmissione dei contenuti. Contenuti che saranno registrabili su tecnologia cloud ed in cui saranno presenti alcuni spazi pubblicitari con i network televisivi che venderanno pubblicità proprio attraverso questo servizio.

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La Madonna di Medjugorje, detta anche Regina della Pace, viene venerata da milioni di persone e la cittadina dove si sono verificate le presunte apparizioni è diventata meta di numerosi pellegrinaggi.

Le apparizioni sono iniziate nel lontano 24 giugno 1981, quando ancora esisteva la Jugoslavia comunista, a sei veggenti e sono tuttora in atto.

Secondo i veggenti la Madonna inviterebbe i fedeli alla conversione, alla preghiera, alla pace, pace che si può raggiungere attraverso la recita del Santo Rosario quotidiano, il digiuno nei giorni di mercoledì e venerdì, la lettura quotidiana della Bibbia, la confessione almeno una volta al mese, la comunione preferibilmente tutti i giorni.

La Madonna, secondo quanto riferiscono i veggenti, avrebbe comunicato dieci segreti. La posizione della chiesa è quella della cautela e ha istituito presso la Congregazione per la Dottrina della Fede una speciale commissione di inchiesta e di studio sulle apparizioni della Madonna, presieduta dal Cardinale Ruini.

In questi anni sono state svolte molte indagini anche dal punto medico scientifico. Ma oggi a distanza di anni, quando è previsto l’arrivo a Medjugorje dell’inviato del Santo Padre nella persona dell’Arcivescovo di Varsavia Mons. Hoser, il Vescovo di Monster ha dichiarato che le apparizioni della Madonna a Medjugorje non sono autentiche causando sconcerto tra i milioni di fedeli che ogni anno si riversano in quella cittadina sperduta della Bosnia Erzegovina.

Ha fatto sapere che la posizione della Curia è stata sempre chiara e risoluta. Insomma ha smontato la soprannaturalità dei fenomeni.

“Se la Madonna, Madre di Gesù, non è apparsa, come infatti non è, allora a tutto sono da applicare le seguenti formule: “sedicenti” veggenti, “presunti” messaggi, “preteso” segnale visibile e “cosiddetti” segreti”.

E poi il Vescovo si è soffermato sulla figura che appare ai veggenti e l’ha definita come una “figura ambigua”, che si comporta in modo del tutto diverso della Madonna nelle apparizioni riconosciute dalla Chiesa.

E poi ha anche affermato, tenendo conto di tutto quel che è stato esaminato e studiato dalla Curia Diocesana, si può pacificamente affermare: La Madonna non è apparsa in Medjugorje.

All’inizio il paesino di Medjugorje era un paesino sperduto su una collina brulla che nemmeno era segnato sulla carta geografica tanto era piccolo e insignificante, ora, invece, è completamente irriconoscibile. Sono spuntati come funghi alberghi, ristoranti, pub, shop.

Tutto appare come un grande business.

Paolo Brosio, giornalista e scrittore, inviato speciale di Rete Quattro al tempo di mani pulite, uno dei maggiori devoti e credenti della Madonna, difende Medjugorje e più volte si è recato in pellegrinaggio sul luogo dove è apparsa la Madonna scrivendo alcuni libri.

Ieri sera in televisione ha affermato che quel luogo sarà riconosciuto santuario a tutti gli effetti come Pompei e Loreto e l’inviato di Papa Francesco non potrà che dare indicazioni positive.

Per Paolo Brosio quello che sta accadendo in questi giorni è chiaramente l’inizio di una guerra. E’ un attacco ad orologeria per colpire l’arrivo dell’inviato del Papa; qui a Medjugorje sono tutti sgomenti, dai frati ai veggenti, che purtroppo sono ormai abituati da anni agli sputi del Vescovo di Moster.

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le strategie di web marketingIl focus del nostro articolo e delle nuove opportunità di crescita imprenditoriale si fonda sul rapporto tra innovazione digitale e PMI, con particolare riferimento alle attuali strategie di web marketing per piccole e medie imprese.

A confermarlo è stato l'ultimo rapporto dell'Osservatorio PMI di Global Strategy incentrato sulle performance di circa 7.000 imprese con un fatturato annuo compreso tra i 20 ed i 250 milioni di euro.

Da questo rapporto emerge che sono ben 448, in Italia, le aziende 'eccellenti' la cui redditività e solidità sono in crescita rispetto ad altre concorrenti.

A cosa è dovuto il loro successo?

Le imprese cosiddette eccellenti analizzate in questo studio sono cresciute maggiormente (in valore e redditività) perché hanno investito di più in nuove tecnologie, ricerche di web marketing e strategie di internazionalizzazione.

Innovazione digitale ed internazionalizzazione (l'espansione sui mercati esteri emergenti e non solo) sono ormai due strategie indivisibili.

Innovazione digitale e PMI: la chiave del successo produttivo

Sviluppo, produttività e redditività di piccole e medie imprese sono ormai legati saldamente tra loro da un unico, essenziale collante: l'innovazione tecnologica.

Digital marketing, cloud e Internet delle Cose (Internet of Things) sono tutti ingredienti fondamentali nella ricetta della quarta rivoluzione industriale fondata sull'innovazione tecnologica, che anche le PMI del 'made in Italy' stanno vivendo ed a cui devono rendere conto per sopravvivere e non essere tagliate fuori dal nuovo diktat imprenditoriale.

Molte attività artigianali, mestieri e professioni sono destinati a scomparire dalla scena economica, ad essere sostituiti dai nuovi macchinari sfruttati in campo industriale e dai Bot (intelligenza artificiale che rimpiazza il lavoro umano) in settori come l'assistenza clienti.

Puntare su strategie di web marketing efficaci ed avanzate non rappresenta più il lusso esclusivo di colossali market place come Amazon, bensì una necessità che coinvolge tutti, piccole e medie imprese incluse.

Innovazione digitale: la parola d'ordine anche in Italia

Innovazione digitale e PMI sono il focus non soltanto del nostro articolo ma dell’economia italiana che deve stare al passo con quella internazionale: il Ministero dello Sviluppo Economico (in rapporto alla Legge di Stabilità 2016) ha approvato il documento "Industry 4.0, la via italiana per la competitività del manifatturiero".

Il titolo di questo documento parla chiaro: anche una piccola impresa artigiana oggi necessita di promozione Internet e di strategie di web marketing.

Innovazione digitale e PMI non solo viaggiano insieme ma avranno un legame sempre più stretto tra loro, se si vogliono raggiungere certi risultati senza peraltro rischiare l’isolamento dalla quarta rivoluzione industriale.

In piena era digitale, il successo di un’impresa (qualsiasi impresa) non può escludere una strategia pianificata di web marketing.

I tempi in cui gli imprenditori delle piccole o medie imprese artigiane si affidavano soltanto al passaparola per acquisire clienti è finito. Oggi, l’acquisizione e l’estensione del parco clienti è un’operazione delicata che viene affidata alla tecnologia della comunicazione, in grado non soltanto di fornire gli strumenti adatti per individuare con precisione il target ideale di un’impresa e di fidelizzare i clienti, ma anche per monitorare e misurare (quindi, ottimizzare) l’intera gestione delle risorse messe in campo.

Parola d’ordine: visibilità e posizionamento sul mercato

La parola d’ordine per il successo imprenditoriale oggi è: posizionarsi sul mercato, essere visibili seguendo le regole di una buona campagna di web marketing e facendo risaltare i punti di forza di un’azienda.

Non essere presenti online (nei motori di ricerca come sui social network) significa autoescludersi dal mondo imprenditoriale.

Innovazione digitale e PMI: abituiamoci a leggerle insieme come un unico, importante termine, una base di partenza per arrivare alla crescita ed al successo.

Non dimentichiamo che, in Europa, le Piccole e Medie Imprese (PMI) rappresentano la colonna portante che sostiene l’economia: nel territorio UE, 98 aziende su 100 sono PMI. Tutte, nessuna esclusa, per essere competitiva e puntare alla crescita, non può più permettersi di trascurare l’innovazione digitale: è determinante adottare nuovi sistemi per gestire la produzione, aumentare l’efficienza, monitorare costantemente il valore e la redditività grazie a sistemi digitali interconnessi.

Internet of Things, l’Internet delle Cose, è già realtà da un pezzo.

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