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Lo storico svizzero Daniele Ganser spiega le VERE cause della guerra in Siria.

 

Altro che lotta al terrorismo!

“La maggior parte della gente è del tutto disorientata riguardo la guerra siriana (grazie ai media manipolatori della realtà). Fondamentalmente le cause dello scoppio del conflitto riguardano petrolio e gas, e non il terrorismo.

Nel Golfo Persico c’è un giacimento di gas, il più grande esistente al mondo, il Qatar possiede una parte di questo giacimento e si è incontrato col la Turchia nel 2009 per vendere il loro gas costruendo una pipeline che attraverso Arabia Saudita e Siria avesse raggiunto la Turchia, che geograficamente apre le porte al Qatar verso il mercato europeo.

Ma perchè il Qatar vuole vendere il loro gas in Europa?

Perchè a loro il gas non serve a nulla.

Il problema è che dovevano chiedere ad Assad il permesso per attraversare il suo paese con il gasdotto, e la risposta del presidente siriano è stata NO.

Ed è per questo che kuwait, Arabia Saudita e Turchia vogliono farlo cadere, a questi si aggiunge l’alleanza dei paesi NATO: Gran Bretagna, Usa e Francia.

Dall’ altra parte invece c’è la Russia, che sostiene Assad perchè non vuole che il gas del Qatar arrivi in Europa in quanto ne risentirebbe economicamente la loro Gazprom.

Questo conflitto va avanti da 4 anni, e si è arrivati ormai a 400mila morti.

 

Da noi i media ci raccontano solo che Assad è “il cattivo”, senza accennare minimamente agli interessi di petrolio e gas in quelle zone.

Arrivati a questo punto ecco che scatta la strategia del terrorismo.

L’ Arabia Saudita e la Turchia hanno introdotto jihadisti radicali in Siria con l’incarico di destabilizzare la società siriana (quelli che i nostri media chiamano ribelli), ed ha funzionato.

I paesi della Nato (Usa Francia e Gran Bretagna) stanno dalla parte dei “ribelli” jihadisti perchè vogliono la caduta di Assad per poi realizzare il gasdotto Qatar-Turchia che passa per la Siria, dall’altra parte c’è la Russia che sostiene in presidente siriano per fare in modo che questo gasdotto non si realizzi.

E poi ci vengono a dire che la Nato combatte il terrorismo…

Quindi tutto sommato questa guerra contro il terrorismo è solo una storia infarcita di bugie per coprire interessi milionari di grandi potenze mondiali. E intanto in Siria muoiono uomini donne e bambini…”

Questa la situazione in Siria:

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Elettori  - 4.052.341

 

Votanti - 1.245.929 pari al 30,74%.

Voti per il SI 722.672 pari al 64,70%.

Voti per il NO 394.253 pari al 35,30%.

 

Schede Bianche 9.297 pari al 0,74%.

Schede Nulle 119.174 pari al 9,56%.

 

Non assegnate 533 pari al 0,04%.

Dato aggiornato al 05/12/2016 - 07:26

 

Il SI stravince.

Tutte da comprendere le ragioni.

Dati per circoscrizione:

Europa                                               Il SI ottiene il 62,42%            il NO ottiene il 37,58%

 

America Settentrionale e centrale         Il SI ottiene il 62,24%            il NO ottiene il 37,76%

 

America meridionale                           Il SI ottiene il 71,94%            il NO ottiene il 28,07%

 

Africa ed Oceania                               Il SI ottiene il 59,68%            il NO ottiene il 40,32%

 

Note sul voto per stati

Il SI vice dappertutto tranne che in

Bulgaria dove il NO ottiene il 54,30%.

Danimarca dove il NO ottiene il 50,21%.

Estonia dove il NO ottiene il 58,53%.

Federazione Russa dove il NO ottiene il 56,17%.

Finlandia dove il NO ottiene il 59,29%.

Irlanda dove il NO ottiene il 58,04.

Islanda dove il NO ottiene il 74,68.

Lettonia dove il NO ottiene il 54,00%.

Lituania dove il NO ottiene il 52,54%.

Malta dove il NO ottiene il 63,00%.

Norvegia dove il NO ottiene il 51,59%.

Polonia dove il NO ottiene il 53,07%.

Repubblica Ceca dove il NO ottiene il 57,30%.

San marino dove il NO ottiene il 51,77%.

Slovacchia dove il NO ottiene il 61,62%.

Ungheria dove il NO ottiene il 55,34%.

 

Nelle Americhe solo il Costarica il NO ottiene il 51,39%.

 

Nel resto del mondo votano per il NO solo il Kazakhstan,la Nigeria, il Kenya, l’Oman, l’Armenia, l’Uzbekistan, il Pakistan, l’India, la repubblica di Corea, il Giappone, il Vietnam, il Laos, la Malaysia.

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comeNel film “Sleeper” (Il Dormiglione) di Woody Allen, Miles Monroe, entrato in ospedale nel 1973 per un'ulcera, viene ibernato e scongelato due secoli dopo. Nel futuro le coppie si appartano in un'apposita macchina cilindrica, l'Orgasmatron, in grado di portare uomo e donna all'orgasmo in pochi secondi. Fino a duecento anni prima l'amore era spesso chiamato l'emozione suprema, una esperienza di picco. Al suo risveglio Miles scopre che, durante il suo lungo sonno, era scoppiata la guerra nucleare e il mondo era stato diviso in due blocchi, uno dei quali comandato dal "Grande Leader". Miles si finge un robot e riesce a fuggire, poi si unisce ai ribelli e penetra in un laboratorio dove tentano di clonare il leader con ciò che resta di lui dopo un attentato. La seduzione del design anni sessanta dalle forme morbide e sinuose richiama certamente il tema dell’erotismo che, nei films, si manifesta anche attraverso il ruolo della nuova tecnologia. In “Barbarella” la Excessive Machine è un complicato meccanismo di tortura che obbliga la vittima ad avere un orgasmo mortale: si tratta di una specie di sarcofago-fisarmonica dentro il quale viene infilata la protagonista e che, suonato come una pianola meccanica, porta la donna fino al piacere fatale. Barbarella , però, riesce a neutralizzare la macchina mandandola in tilt. Siamo entrati nell'era dei social network, degli avatar e della scomparsa dei contatti umani nella vita reale? Anche il sesso, dunque, è destinato a diventare qualcosa di digitale e impalpabile.

 

Il film "Her" di Spike Jonze nel 2014 regalò al cinema il primo orgasmo tra un essere umano e una voce robotica.

Nel mondo odierno, di Internet e dei social media la rotta, su cui veleggiare per trovare l'amore può essere più difficile che mai. Il 1990 ha visto la nascita di una nuova tendenza: Speed dating. Ideato da un rabbino californiano per aiutare i single ebrei a fare nuove conoscenze e a sposarsi. Il trend era dettato dalla velocità della vita moderna dove le persone non hanno più il tempo di passare attraverso il codice del corteggiamento vecchia scuola.

 

Lo Speed ​​dating fa ruotare gli interessati con appuntamenti molto brevi tête-à-tête, che durano da tre a otto minuti.

Dopo una rotazione completa l'organizzatore compila una lista di preferenze, e assicura che coloro che si piacciono a vicenda possono incontrarsi realmente e in maniera prolungata. Secondo alcuni scienziati moderni, gli esseri umani genererebbero impressioni durevoli di un potenziale compagno-amante entro i primi tre secondi del rendez-vous. Il tradizionale modo di fare risulterebbe obsoleto. Dunque, appuntamenti, telefonate, lettere e messaggi, sarebbero solo portatori di ansia non salutare. Al contrario, fin da oggi, le persone possono aumentare le loro scelte amorose in modo esponenziale attraverso servizi di incontri online come OkCupid e Match.com.

Nel post scriptum del 1984 per Il nome della rosa, il romanziere e filosofo italiano Umberto Eco ha scritto circa le difficoltà di dire "ti amo" in un'epoca in cui quelle parole erano state esaurite. Ad esempio, quando un amante moderno chiede "perché proprio io e non un-altro?" la partner, se onesta, non può che rispondere "perché sei uno di loro."

 

In un mondo dove esistono le nostre conversazioni in centri di server cloud-based nel deserto finlandese, dove una generazione sta crescendo condizionata per condividere momenti privati ​​in spazi pubblici, forse anche noi censuriamo noi stessi; plasmiamo noi stessi come se da un momento all'altro qualcuno potrebbe sintonizzarsi. Una donna trentenne ha scritto che quando era lontana dal suo fidanzato in viaggio d'affari a Tokyo, e un terremoto scosso il suo albergo, ha mantenuto la webcam accesa mentre dormiva in modo che potesse vegliare su di lei e avvisarla in caso di pericolo.

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

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