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La Mafia uccide solo estateLa seconda tappa, prevista venerdì 25 luglio, dell’evento “Parliamone” organizzato dall’Associazione “Risveglio Ideale”.
Interverrà al dibattito alla fine del film Salvatore Borsellino (fratello del giudice Paolo) “Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene.” (Paolo Borsellino)

Al via anche la seconda tappa del cineforum itinerante “PARLIAMONE” organizzato dall’Associazione “RISVEGLIO IDEALE” che continuando a seguire un percorso tematico incentrato sui contenuti della legalità, ci vedrà presenti in altre realtà regionali. Dopo il primo riuscitissimo dibattito svoltosi a Pizzo Marina lo scorso giugno, questa volta faremo tappa nella storica PIAZZA ITALIA di S. EUFEMIA LAMEZIA.

Il prossimo 25 luglio alle ore 20 dopo la proiezione del film “La mafia uccide solo d’estate”, per la prima volta proposto a Lamezia Terme, seguirà un dibattito che coinvolgerà il pubblico presente. Il film, interpretato è diretto da Pierfrancesco Diliberto, più noto come PIF, è una commedia drammatica che attraverso i ricordi d’infanzia del protagonista, ricostruisce in toni spesso paradossali e ironici, una sanguinosa stagione dell’attività criminale di Cosa Nostra a Palermo dagli anni ottanta fino ai giorni nostri. ll film racconta la vicenda di Arturo, giovane giornalista che narra in maniera del tutto originale i fatti di mafia che hanno punteggiato la sua vita fin dall'infanzia ed esplosi nella sanguinosa stagione stragista. La sua è una storia scomoda perché chiama in causa responsabilità collettive che costringono a interrogarsi sull’identità culturale del Paese, sul suo passato e sul suo futuro, rappresentando la mafia senza indulgenze celebrative. Scegliendo come protagonista un ragazzino che coltiva sogni e speranze, e che imparerà a sottrarsi alle regole della criminalità, il film ci ricorda che ribellarsi alla mafia si può sentendosi erede e portatore di quei valori sani per cui i veri eroi hanno combattuto sacrificando la propria vita.

Anche questa volta il dibattito che emergerà dopo la proiezione del film, vorrà riflettere proprio sulla possibilità che ciò possa realizzarsi. Interverranno al dibattito il dott. Salvatore BORSELLINO, fratello del giudice Paolo, ucciso a Palermo nella strage di mafia del 1992 e promotore del “Movimento delle Agende Rosse”, l’on. Angela NAPOLI, Presidente di Risveglio Ideale e Consulente della Commissione Parlamentare Antimafia, il professore Giorgio LO FEUDO, docente di Filosofia del linguaggio e semiotica del testo presso l’Università della Calabria, il dott. Luciano REGOLO, direttore de L’Ora siamo noi. Moderatore d’eccezione per questa seconda tappa di PARLIAMONE, il Direttore del Corriere della Calabria, dott. Paolo POLLICHIENI.

 

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Finalmente una buona notizia!

Il mare con le sue mareggiate imperversa sulla fragile SS18 nella zona dopo il porto di Amantea e pone la città e la costa tirrenica a rischio di isolamento.

Ma non c’entra niente il mare. Non ne ha colpa. Fa semplicemente il suo dovere. La colpa come al solito è dell’uomo, che, nelle sue esplicazioni più terribili di tecnici e di politici, riesce a creare danni incredibili rimanendo sempre indenne da responsabilità; anzi talvolta questo “homo technicus et politicus” diventa eroe del quotidiano e viene reincaricato se non addirittura rieletto da un popolo bue (senza offesa per i buoi) che poi per non accusarsi dell’errore smentirsi non accusa nemmeno il suo nominato od eletto.

Ma ecco la buona notizia.

Per evitare che Amantea e la costa tirrenica restino isolati ecco che arrivano i 6 milioni di euro necessari per la ricostruzione del Ponte sul Savuto.

6 milioni, salvo certi imprevisti che alzeranno i costo finale! Volete scommetterci?

La Giunta regionale ha infatti approvato con la delibera pubblicata sul Burc del 19 giugno, la rimodulazione delle risorse Cipe del Piano per il Sud.

A renderlo noto è il Commissario straordinario della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro che, insieme all’Assessorato regionale ai Lavori Pubblici e a quello alla Programmazione, ha individuato il percorso per ottenere il finanziamento dell’opera attraverso risorse già destinate all’ente intermedio.

La ricostruzione del ponte sul fiume Savuto riveste un’importanza prioritaria per un vasto territorio a cavallo tra  le Province di Catanzaro e Cosenza.

Posto sulla strada provinciale 163/1 tra Nocera Terinese e Campora San Giovanni e trasferito dall’Anas all’Amministrazione provinciale nel 2000, il viadotto è stato prima danneggiato dal maltempo nel 2006 e poi definitivamente distrutto da un’alluvione del 2008.

Il settore Viabilità dell’Amministrazione  provinciale ha già redatto il progetto preliminare, inserendolo tra gli interventi prioritari da realizzare nel programma delle opere pubbliche.

E Wanda Ferro ha spiegato che :“La rimodulazione del Piano per il Sud è stata la strada più rapida da percorrere per finanziare l’opera. Si tratta di un intervento consistente: l’attuale manufatto va demolito e il ponte ricostruito.  La redazione per tempo del progetto da parte della Provincia di Catanzaro consente di accelerare i tempi di realizzazione dell’opera, per porre fine ai disagi dei cittadini e delle tante attività economiche e produttive del territorio”. 

Il commissario della Provincia ha quindi ringraziato “i sindaci interessati dalla ricostruzione del Ponte, i rappresentanti dei comitati civici e le associazioni di categoria, come le organizzazioni professionali agricole, che hanno sempre affiancato le istituzioni in maniera propositiva, ma anche gli ex colleghi della giunta e del consiglio provinciale espressione del comprensorio, che hanno sempre dato priorità alla ricostruzione di questa importante infrastruttura”.

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Ecco il comunicato della Capitaneria di porto di Vibo Valentia la cui Guardia Costiera ha eseguito 6 decreti di sequestro di impianti di depurazione tra cui quello di Nocera Terinese che serve Amantea.

Deferiti alla AG il sindaco del Comune di Nocera Terinese , il Sindaco pro tempore del Comune di Serrastretta, il Responsabile dell’Area Tecnica dello stesso comune, i due titolari delle imprese di gestione e conduzione degli impianti di Guarna del Comune di San Pietro a Maida che si sono succedute nella gestione.

“A seguito di mirati controlli eseguiti dai militari della Guardia Costiera di Vibo, sugli impianti di depurazione comunali presenti nella provincia di Catanzaro versante tirrenico, sia sui comuni costieri che nei comuni dell’entroterra prospicienti i bacini del fiume Amato e del fiume Savuto, sono emerse delle palesi criticità di gestione di sei impianti di depurazione, prontamente trasmessi con apposite comunicazioni di reato alla Procura della Repubblica di Lamezia Terme, che accertata la situazione ha, con apposita delega d’indagine, richiesto ulteriori e approfonditi accertamenti esperiti nelle ultime due settimane dai guardacoste.

Dagli ultimi accertamenti svolti sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, sono stati emessi sei decreti di sequestro preventivo d’urgenza a firma del Pubblico Ministero Dott. Santo Melidona e la cui esecuzione è stata differita, negli stessi provvedimenti, di trenta giorni a partire da oggi, così da consentire alle autorità responsabili di provvedere alle opere di immediata urgenza per rimuovere gli inconvenienti rilevati dalla polizia giudiziaria.

Diciotto i militari impiegati a bordo delle sei pattuglie del Servizio Operativo della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina, che hanno provveduto nella mattinata odierna a notificare mediante apposita relazione di notificazione i provvedimenti di sequestro agli indagati, ai custodi e ad un dipendente dell’ATO 1 di Cosenza, nominato in qualità di esperto, che dovrà collaborare alla verifica dell’eliminazione delle criticità riscontrate presso gli impianti che risultano essere:

L’impianto di depurazione consortile sito in località Marina del Comune di Nocera Terinese, per deposito incontrollato di fanghi non smaltiti secondo la tempistica prevista per legge. Infatti il mantenimento dei fanghi di depurazione nelle vasche dell’impianto, provoca ad oggi, oltre al malfunzionamento del sistema depurativo, anche un trascinamento degli stessi nello scarico finale, che sfocia in mare tramite il torrente grande affluente del Fiume Savuto. In particolare al momento dei controlli i Guardacoste hanno, a conferma di ciò, accertato e filmato il trascinamento di fanghi all’uscita dell’impianto. Deferito all’A.G. il sindaco pro tempore del Comune di Nocera.

L’impianto di depurazione sito in località Guarna del Comune di San Pietro a Maida, ove è stato accertato che i fanghi di depurazione non sono stati regolarmente smaltiti e si trovano depositati nei letti di essiccazione causando un non opportuno ciclo depurativo dei reflui fognari, con conseguente trascinamento allo scarico finale, confluente nel Fiume Amato. Deferiti due titolari delle imprese di gestione e conduzione degli impianti che si sono succedute nella gestione.

I quattro impianti di depurazione del Comune di Serrastretta siti nelle località Timpa Cancello, Trempa Migliuso, Fossa d’Angoli, Costa Capoluogo, ove è stato accertato che i fanghi di depurazione non sono stati regolarmente smaltiti e si trovano depositati nei letti di essiccazione causando un non opportuno ciclo depurativo dei reflui fognari, con conseguente trascinamento allo scarico finale, confluente nel Fiume Amato. In particolare tre dei quattro impianti ispezionati, sono risultati inattivi al momento del controllo. Deferiti il Sindaco pro tempore del Comune di Serrastretta e il Responsabile dell’Area Tecnica.

I militari al termine delle notifiche hanno nuovamente sottoposto a controllo i sei impianti di depurazione, cosi da verificare decorso il termine dei trenta giorni se le criticità precedentemente rendicontate alla Procura e cristallizzate alla data odierna saranno state completamente eliminate.

L’attività di polizia ambientale di cui sopra nasce da specifiche informative di reato prodotte dal personale della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina, al comando del C.F. (CP) Paolo MARZIO, che dal mese di febbraio 2014 al mese di giugno u.s. hanno sottoposto a controllo più di 85 impianti di depurazione comunali e privati, presenti sia sulla fascia costiera che nell’entroterra dei comuni ricadenti nel Compartimento Marittimo, che abbraccia 36 comuni costieri e 4 provincie (Potenza-Cosenza-Catanzaro-Vibo) del versante tirrenico calabro lucano. L’operazione complessa denominata “MARECHIARO 4“, ha visto operare più di 50 militari destinati nei vari Comandi del Compartimento Marittimo, i quali hanno esperito ben 116 missioni percorrendo più di 5.823 Km di vigilanza, ispezionando 66 Comuni, 309 stazioni di sollevamento, dalle cui verifiche sono scaturiti 36 verbali amministrativi per un ammontare di oltre 217.000 euro e nr.30 notizie di reato indirizzate alle Procure competenti per territorio (Lagonegro-Paola-Lamezia-Vibo).

Oltre all’attività già relazionata all’A.G. gli uomini e le donne dei comandi Guardia Costiera ricadenti sotto la giurisdizione della Compartimento Marittimo di Vibo continueranno senza soluzione di continuità le attività di monitoraggio ambientale al fine di scongiurare eventuali inquinamenti del mare e delle coste”.

 

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